Premiata la qualità del Novecento italiano nell'asta di Arte Moderna e Contemporanea

Grande soddisfazione alla Casa d’Aste Pandolfini per l’asta di Arte Moderna e Contemporanea, battuta lo scorso 10 giugno a Milano, per tutta una serie di risultati che hanno soddisfatto le attese.

La vendita ha raccolto un totale di circa 1.230.000 euro e registrato il 110% delle stime, con il 67% dei lotti venduti.

 

L’interessante e storica opera di Emilio Isgrò del 1971, DICHIARO DI NON ESSERE EMILIO ISGRÒ, composta da sette pannelli su tela emulsionata in teca di legno ed esposta nel 2016 a Palazzo Reale è stata acquistata da un collezionista italiano per la cifra di 234.800 euro (lotto 87).  

Anche gli altri top lot non sono stati al palo: Getulio Alviani con l’opera in acciaio degli anni ’62-65, RILIEVO SPECULARE E ELEMENTI RICURVI, ha chiuso una bella gara tra collezionisti collegati al telefono a 173.800 euro (lotto 71), mentre ha corso fino a 137.200 euro, più che raddoppiando la stima di partenza, l’opera di grande qualità di Pier Paolo Calzolari, SENZA TITOLO (lotto 64).

Ancora ricordiamo la vendita di tutti i Boetti a partire da GIOCARE, una penna blu su carta applicata su tela del 1978, che ora è in una nuova collezione per 143.300 euro (lotto 57), bene anche DALL’OGGI AL DOMANI, un arazzino del 1989 aggiudicato a 21.250 euro (lotto 84).

La grande tela ad acrilico del ’66 di Renato Mambor, FIGURE, è stata contesa fino a 36.250 euro (lotto 70), mentre è in una nuova collezione a fronte di 26.875 euro DA MICHELANGELO, un olio su tela di Tano Festa (lotto 60), che contrariamente alle aspettative non è stata riunita alla “sua metà”, un’opera gemella nel titolo e nelle dimensioni. Sempre di Festa è stata molto apprezzata, richiesta e contesa la scultura in ferro e smalti UNA FINESTRA SUL MARE che alla fine è passata di mano per 9.375 euro (lotto 106).

Per l’arte contemporanea da segnalare l’aggiudicazione di entrambe le opere di Fernandez Arman: SENZA TITOLO APA#8110.03.005 del 2003 che ha quasi triplicato la stima chiudendo a 20.000 euro e COMPOSIZIONE del 2002 passata di mano per 9.750 euro (lotti 105 e 104). 

Per le “carte” ricordiamo i 13.750 euro con cui è stato aggiudicato un interessante disegno di Osvaldo Licini del 1952 raffigurante L’AMALASSUNTA, raro per la dedica sul retro fatta dall’artista ad un amore segreto che lo accompagnò tutta la vita (lotto 63).