VINI: un'asta importante e una degustazione di prestigio

L’Essenziale
Che costituisce o contiene l’essenza di una cosa.

Questa definizione nel mondo enologico è particolarmente calzante: il vino è l’essenza contenuta dalla bottiglia, ma per l’universo dei vini pregiati e da collezione questa non basta, e così l’essenziale diventa la capsula, l’etichetta, lo stato di conservazione…tutti elementi che rendono uniche bottiglie che nascono già come tesori.

Ma l’essenza in questo mondo non è solamente il vino, è anche la convivialità con il quale viene consumato, cosa che negli ultimi due anni ci è stata portata via da cause di forza maggiore ma che finalmente sembra tornare alla normalità, uno status che Pandolfini è lieta di celebrare con un partner d’eccezione, una delle aziende storiche che porta alto il nome e la qualità italiana nel mondo: Ferrari dei Fratelli Lunelli.

Una prestigiosa joint venture che culminerà, nella mattinata del 27 aprile, con una degustazione esclusiva del più importante cuvée dell’azienda trentina: il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore, l’unica bollicina italiana che può competere con le celebri maison della Champagne.

Un evento esclusivo riservato a 40 ospiti selezionati, stampa e pochi clienti, che vede la partecipazione del presidente e dell’enologo di Ferrari, Matteo Lunelli e Ruben Larentis, con l’avvocato Paolo Baracchino, noto giornalista e critico, come relatore e moderatore.

La degustazione di Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Magnum 2007, 2005, 2004, 2001, 1999, 1995 e 1986, che avrà luogo nella sede storica di Pandolfini, il prestigioso Palazzo Remirez-Montalvo a pochi passi dalla cupola del Brunelleschi e del campanile di Giotto, sarà seguita da un light lunch magistralmente preparato da un’eccellenza italiana orgogliosamente fiorentina, l’Enoteca Pinchiorri, tre stelle Michelin.

 

L’asta di VINI PREGIATI E DA COLLEZIONE, prenderà il via nel pomeriggio del 27 aprile con i primi 7 lotti provenienti direttamente dalla cantina della casa madre Ferrari e proseguirà fino a conclusione della sessione con tutti vini italiani, tra cui un focus particolare sulla regione Toscana che presenta le più importanti etichette anche con grandissimi formati, come le Imperiali (bottiglie da 6 litri, n.d.r.) di Masseto delle annate 2007 e 1999, per le quali sono richiesti 6.500/13.000 euro (lotti 161 e 168), e annate leggendarie, come la Magnum di Sassicaia del 1985, valutata 2.500/5.000 euro (lotto 188), che ha ottenuto i migliori punteggi su tutte le classifiche internazionali del settore.

La mattina del 28 aprile si ripartirà dall’Italia con il Piemonte e i suoi maggiori produttori quali Gaja, Giacomo Conterno e Bartolo Mascarello, per proseguire con la vicina Francia e in particolare con la Champagne e i grandi nomi amati dal collezionismo internazionale: Bollinger, Selosse, Cristal, Salon, Krug e Dom Perignon tra cui anche una bottiglia della cuvée P3 annata 1985 stimato 1.700/3.400 euro (lotto 332).

La sessione si chiuderà con i lotti provenienti dal resto del mondo come il Vega Sicilia e il Penfolds.

Nel pomeriggio la vendita rimane Oltralpe con selezioni dei vini universalmente più ricercati, ovvero quelli provenienti dal Bordeaux e dalla Borgogna tra cui casse aperte solo per questa vendita dagli esperti del dipartimento: di particolare interesse sono le confezioni da 12 bt di Château Lafite Rothschild e di Château Margaux entrambe del 2000, per la prima sono richiesti 7.000/14.000 euro (lotto 439), mentre l’altra è valutata a 6.000/12.000 euro (lotto 414).

 

Per la Borgogna anche una nutritissima selezione di lotti prestigiosi di Coche-Dury, Rousseau e Engel, tra cui un Corton-Charlemagne del 2005 a 2.500/6.000 euro (lotto 501) e una bottiglia Magnum di Clos-Vougeout del 2001 valutato 2.000/4.000 euro (lotto 513).

 

Pandolfini è onorata e felice di annoverare in catalogo a 30.000/60.000 euro una bottiglia del ricercatissimo Musigny del Domaine Leroy, annata 2008: un vino prodotto in poche centinaia di esemplari (lotto 527).

Chiude la due giorni una notevole collezione del Domaine de la Romanée Conti: su tutte una bottiglia di Romanée Conti del 1990 stimata a 15.000/30.000 euro (lotto 572).

 

Un appuntamento che ha tutte le carte in regola per diventare un evento eccezionale.