NUMISMATICA: STRAORDINARIE SELEZIONI DI MEDAGLIE DI VENEZIA E MEDAGLIE IN ORO “PROOF” INTERNAZIONALI

L’asta di NUMISMATICA del 29 maggio include una interessante raccolta di medaglie di Venezia e di personaggi legati alla storia della Serenissima, dal XV al XIX secolo. Incisori di grande pregio hanno lavorato per la zecca dogale nel corso della sua avvincente storia, intagliando indiscussi masterpiece su metallo, fusi o coniati che siano: tra questi menzioniamo Giovanni Zacchi, Andrea Spinelli, Giovanni da Cavino, Guillame Duprè, Willem van Bylaer, Lazarus Gottlieb Lauffier, Georg Hautsch, Antonio Pazzaglia. Prodotte in bronzo, argento, e solo in rarissimi casi, anche in oro, celebrano i Dogi e le più gloriose imprese militari della Serenissima, ma anche la costruzione di edifici religiosi o le alleanze politiche strette nel corso della sua storia.

Di questa splendida produzione il catalogo offre oltre cento esemplari, tutti raccolti e selezionati con meticolosità nel corso del tempo per la loro qualità conservativa e rarità da un attento raccoglitore veneto; solo alcuni esempi cominciando con MARCANTONIO GIUSTINIAN CVII DOGE, medaglia in oro di benemerenza per decreto del Senato, fusa e cesellata a Venezia, proposta a 3.000/6.000 euro, poi ANDREA GRITTI DOGE LXXVII DOGE, medaglia opus di Giovanni Zanchi fusa a Bologna nel 1537 opus di Giovanni Zanchi, che è offerta a 800/1.000 euro, mentre ha una valutazione di 2.500/4.500 euro  la medaglia celebrativa fusa a Roma nel 1647 GIOVANNI I CORNER XCVI DOGE, un opus di Gioacchino Francesco Travani.

 

Nella seconda parte della vendita è proposta una collezione numismatica composta da numerosi esemplari aurei di provenienza nazionale e internazionale che il capo dipartimento, Alessio Montagano, confida possano replicare gli straordinari successi ottenuti nalle ultime vendite da esemplari in oro a tiratura limitata e nello stato di conservazione proof, ossia a “fondo specchio”. Tra questi spiccano per rarità e ricercatezza le monete d’oro slovacche in cofanetto battute nella zecca di Kremnica, nella serie “Tesoro di San Venceslao”, “Waldstein” e “Millennium”, contenenti ciascuna nominali da 1, 3 e 5 ducati, come un cofanetto della serie “Millennium” che già nella vendita Pandolfini del giugno 2021 aveva raggiunto la straordinaria somma di 32.650 euro partendo da una stima di euro 2.850/5.700.

Ma qual è il motivo del successo di questa rarissima serie composta di soli 700 esemplari coniata dalla Repubblica Socialista Cecoslovacca (1960-1990) in un periodo così recente da creare così tanta bagarre in fase di vendita? La risposta è duplice e va primariamente ricercata nella storia antica e longeva della Zecca che, innanzitutto, è di proprietà dello Stato Slovacco, indipendente dopo la sua scissione nel 1992 della Cecoslovacchia. Prima di allora, ma dopo la seconda guerra mondiale, la Cecoslovacchia gravitava nell’orbita Sovietica, periodo nel quale vennero coniate le serie “Millennium” nel nominale del “ducato”, che si coniava sin dal Medioevo sul modello del fiorino d’oro di Firenze e del ducato di Venezia. Questa moneta d’oro, per il suo costante titolo di coniazione (purezza del 986 per mille), fu considerata la più solida valuta dell’Europa centrale e venne pertanto considerata la moneta “modello” dalla Zecca Socialista.

Dai documenti disponibili risulta che durante la sua storia, nella zecca di Kremnica, sono stati coniati 21,5 milioni di ducati, per un valore complessivo, al prezzo attuale dell’oro, di circa un miliardo di dollari USA. Dal 1992 la zecca di Kremica non ha più coniato ducati della serie socialista e molte di queste monete sono state in seguito fuse unicamente per il loro titolo intrinseco. La conseguente rarità, dettata pertanto dalla duplice circostanza storica, ne ha decretato l’indiscusso primato numismatico che si è tradotto in un aumento della richiesta da parte dei collezionisti, non solo dell’Est Europa, che sicuramente non mancheranno di contendersi della Zecca di Kremnitz un SET DI 2 MONETE IN ORO (2 e 4 Ducati 1972) della SERIE KUTNÀ HORA e un SET DI 2 MONETE IN ORO (10 e 5 Ducati 1972) della SERIE WALDSTEIN, entrambi in astuccio in legno originale e stimati rispettivamente 2.000/4.000 e 3.000/6.000 euro.

 

Il catalogo spazia per qualità e rarità anche per la presenza delle serie britannica in astuccio contenente dodici pezzi di re Giorgio V (1910-1936) datati 1911: quattro in oro e otto in argento nello stato di conservazione “fior di conio”. Questo lotto, stimato 8.000/12.000 euro, è estremamente ricercato dal mercato internazionale e i realizzi degli ultimi anni fanno propendere per almeno un suo raddoppio della base d’asta.

Infine ricordiamo anche le numerose serie di sterline in oro del tipo “vecchio” e “nuovo” conio, sempre molto ricercate dai collezionisti e investitori che intendono riservare una parte della propria liquidità al riparo delle continue e vistose oscillazioni che stanno caratterizzando i mercati finanziari internazionali.