La grande bellezza d’Oriente all’incanto da Pandolfini.

Fiore all’occhiello della prossima asta, una coppia di vasi della Dinastia Qing valutati 120.000 euro.

L’Arte Orientale è protagonista della prossima asta Pandolfini, in calendario il 5 luglio nella storica sede di Palazzo Ramirez-Montalvo, a Firenze. All’incanto, un totale di 268 lotti selezionati, secondo precisi criteri di ricerca, qualità e prestigio, dalla Casa d’aste e dal capo dipartimento Thomas Zecchini.

«L’arte orientale, negli ultimi anni, ha visto una crescita importante del suo mercato di riferimento. Nell’Europa dell’800 è la Via della Seta ad aprire il mondo occidentale alla cultura millenaria di Cina, India e Giappone. Oggi sono molti i pezzi, collezionati da generazioni, a riscuotere un crescente interesse, non solo sul mercato italiano ed europeo, ma soprattutto nel sempre più vibrante panorama asiatico. L'esempio più eclatante è sicuramente quello dell’asta del 2014 in cui un vaso Qing del XIX secolo è stato battuto dalla nostra casa d’aste per 7,5 milioni di euro e aggiudicato ad un anonimo collezionista cinese. Per questa sessione estiva, abbiamo raccolto una serie di oggetti e opere di diversa fattura e provenienza cercando, come sempre, di proporre una selezione in grado di suscitare l’interesse dei nostri compratori e non deludere le aspettative di chi vi si avvicina per la prima volta.» commenta Thomas Zecchini.

Dagli intagli in giada e corallo alle porcellane policrome, dalle sculture in bronzo ai dipinti, sono vere e proprie opere d’arte quelle che collezionisti, esperti e neofiti, potranno aggiudicarsi all’asta, confermando, ancora una volta, la profonda esperienza nel settore della più antica Casa d’Aste italiana.

Con una valutazione tra gli 80.000 e i 120.000 euro, è una coppia di vasi della Dinastia Qing del XIX secolo, in cloisonné e a forma di YanYan, a spiccare nell’ampio e ricco catalogo. Realizzati dalla manifattura Decheng di Pechino, i preziosi vasi - decorati da motivi floreali e uccelli su smalto blu cielo - non mancheranno di catturare l’occhio attento del pubblico.

Realizzato con la stessa tecnica, all’incanto andrà anche un Taiping Youxiang in cloisonné risalente al XVIII secolo. Metafora dell’elefante portatore di pace e prosperità per la Nazione, l’animale raffigurato - dallo sguardo rivolto verso sinistra e la proboscide volta alla bocca - trasporta sul dorso un vaso quadrato dai manici dorati poggiato su una sella e un tappeto, entrambi finemente decorati.

Tra le ceramiche, viene proposta invece una coppia di vasi a bottiglia, in porcellana policroma della fine del XIX, della Dinastia Qing; singolari per grandezza ed eleganza pittorica, andranno all’asta con una stima tra i 10.000 e i 15.000 euro.

Sempre dello stesso periodo, anche il raro vaso Shang Ping: la più importante tipologia vascolare di manifattura imperiale cinese in porcellana della Dinastia Qing, nata per premiare i sudditi e gli alti funzionari considerati onesti e meritevoli di tale omaggio. Tra i pochi e ambiti esemplari ad oggi disponibili, il vaso in porcellana bianca con decorazione blu a fiori di loto e rami avvolgenti, si contraddistingue per il forte valore simbolico e la bellezza e l’unicità del decoro. A completare la collezione di ceramiche, in catalogo anche diverse sculture in porcellana Dehua.

Di particolare interesse per i collezionisti, anche la scatola in lacca rossa del XVIII secolo. Con decorazione ad intaglio a forma di flower balls e prese in bronzo dorato riportanti teste a forma di drago, l’oggetto ricorda un esemplare attualmente presente alla mostra China’s Hidden Century del British Museum di Londra.

Non mancano, inoltre, un dipinto su carta firmato Jiao Bingzhen del XIX-XX secolo e un grande tavolo in legno intagliato con piano in marmo e piedi a forma di zampe di animale.

Ampia anche la gamma di giade, tra cui si segnala un vaso in giada bianca decorato da una fenice che vola tra le nuvole e tre vasi in giadeite dalle ricche sfumature e decorazioni, tutti risalenti alla Dinastia Qing.

Infine, numerose le sculture selezionate: dalla rilevante raffigurazione di Bodhisattva Guanyin in legno laccato dorato della Dinastia Ming - valutata tra i 25.000 e i 30.000 euro -, alla scultura in bronzo brunito dello stesso periodo che ritrae la divinità della ricchezza Caishen, fino alla testa di Budda in ferro della Dinastia Yuan-Ming risalente al XIII-XIV secolo.

Il catalogo sarà esposto in anteprima a Firenze, a Palazzo Ramirez-Montalvo

 in Borgo degli Albizi, 26.

1, 3 e 4 luglio, dalle 10.00 alle 18.00. 2 luglio, dalle 10.00 alle 13.00.