IL FASCINO E L’ELEGANZA | UN PERCORSO TRA I MIGLIORI VINI ITALIANI E FRANCESI

Il vino, un grande vino, è sinonimo di cultura, di lusso, di joie de vivre e, indiscutibilmente, di fascino ed eleganza. Sono queste qualità, indefinibili ma subito riconoscibili, il filo conduttore di un viaggio tra eccellenze, ovvero un percorso tra le migliori etichette del panorama enologico mondiale raccontato attraverso i lotti di un importante appuntamento: l’asta Pandolfini del 20 e 21 aprile.

Come consuetudine, in ragione dell’alto numero di lotti offerti, la vendita si articola in due giornate che prendono il via con la produzione italiana, nello specifico con tutti grandi formati di Barolo Lazzarito, Rocche di Castiglione e Ravera, e di Barbaresco Masseria della cantina Vietti: un inizio straordinario.

La mattina prosegue con le selezioni di importanti produttori di Brunello, come Biondi Santi, Soldera, e Marroneto, ma anche di Barbaresco e Barolo delle etichette Gaja e Bruno Giacosa come 4 bt Mg di SELEZIONE RISERVA ETICHETTA ROSSA BRUNO GIACOSA, offerte a 3.600/4.500 euro (lotto 72).

Chiude la prima sessione una selezione di 21 lotti del miglior vino delle Langhe: il Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno, bottiglie di grande formato e in perfetto stato di conservazione di annate straordinarie, come la 2010, in catalogo 3 bt csl BAROLO RISERVA MONFORTINO, la cui stima è di 2.100/4.200 euro (lotto 140).

In particolare segnaliamo l’ultimo lotto della mattinata, un vero pezzo unico: un QUARTO DI BRENTA del 1955, un’annata strepitosa in un formato introvabile la cui richiesta è di 9.000/18.000 euro (lotto 151). 

 

Il pomeriggio prosegue con il meglio della Toscana, alcuni esempi: 1 bt 12 litri in csl di LE PERGOLE TORTE del 2004 stimata 3.000/6.000 euro (lotto 165); 3 bt del 2016 in csl di SOLAIA in catalogo a 500/1.000 euro (lotto 191); 12 bt dal 2001 al 2004 in cassa edizione limitata di ORNELLAIA stimati entrambi 2.000/4.000 euro (lotti 254 e 255); 1 bt DMg del 2015 in csl di MASSETO offerta a 1.500/3.000 euro (lotto 260,) e 12 bt del 2015 in csl di SASSICAIA in catalogo a (lotto 285), ma anche Tignanello, Guado al Tasso…una lista di lotti imperdibili.

 

Il giorno seguente, 21 aprile, è dedicato alla regione Transalpina con una doppia sessione che racchiude le etichette più ricercate dal pubblico internazionale.

La produzione francese è aperta dalle aziende del Rodano, della Champagne e del Bordeaux con il meglio che possano offrire: Hermitage di Domaine Jean-Louis Chave, sia bianco che rosso, cassette di Salon, Krug e Bollinger 

Non mancano i più nobili Château di Francia, con bottiglie uniche di grandi formati, come le 3bt Mg di CHÂTEAU LAFITE ROTHSCHILD del 1988  la cui stima è di 2.400/4.800 euro (lotto 370), conservate nella loro cassetta originale aperta per la prima volta dagli esperti di Pandolfini in occasione della redazione del catalogo; o le 6 bt Mg di PÉTRUS del 1966 per le quali sono richiesti 18.000/36.000 euro, che compongono un lotto più unico che raro (lotto 375).

Per questa sessione abbiamo selezionato due grandi maison di champagne con alcuni lotti conservati con cura dai loro proprietari che sono pronti a entrare in una nuova collezione: Cristal e Dom Pérignon. Due sono i lotti più rappresentativi: 1  preziosa bt di MATHUSALEM di Cristal del 2002 e 1 rarissima bt di PLÉNITUDE 3 (P3) del 1983 offerte rispettivamente a 2.000/4.000 e 1.500/3.000 euro (lotti 395 e 412).

Il cammino in terra di Francia prosegue nella regione regina, la Borgogna nelle zone della Côte de Nuits e della Côte d’Or, in particolare con le bottiglie del Domaine Armand Rousseau, tra cui 1 bt del 2003 di CHAMBERTIN del 2010 stimata 1.800/3.600 euro (lotto 419), poi le Clos de Ruchottes, Clos Saint Jacques e altre.

La quarta e ultima sessione presenta lotti selezionati di vari produttori borgognoni: Leroy, D’Auvenay, Ramonet, Méo-Camuzet e non solo, con tutti i loro principali cru, come 1 bt di RICHEBOURG del Domaine Leroy proposta a 3.000/6.000 euro (lotto 504) o 2 tb di MONTRACHET del 2017 di Jean Claude Ramonet la cui richiesta è di 3.440/4.000 euro.

La vendita prosegue con i principali domaine, protagonisti dell’indiscutibile successo della Borgogna nel mondo enologico, come il prezioso Coche-Dury del quale si segnala 1 bt di CORTON-CHARLEMAGNE del 2002 stimato 2.200/4.400 euro (lotto 538); il sorprendente Rouget in catalogo tra gli altri con 1 bt Mg di VOSNE ROMANÉE AU CROS PARANTOUX del 2010 per la quale sono richiesti 2.500/5.000 euro (lotto 555); l’indimenticabile Engel con 1 bt Mg di ÉCHÉZEAUX del 1999 offerta a 2.000/4.000 euro (lotto 579);  e il mostro sacro Romanée-Conti con un ASSORTIMENTO in 13 bt del 2009 in due casse originali che con i suoi 35.000/55.000 euro costituisce  il top lot delle due giornate (lotto 627).

 

Tutti nomi che hanno fatto la storia e che infiammano le sale di vendita di tutto il mondo.

 

Questo catalogo rappresenta il coronamento di una ricerca costante dell’eccellenza, che ha contraddistinto il dipartimento fin dalla sua fondazione, più di 20 anni fa; è il compimento di un progetto che Pandolfini considera una pietra miliare, e non un traguardo, nella sua costante ricerca della massima qualità.