Esito | NUMISMATICA, GIOIELLI E OROLOGI SUPERANO I 6.000.000 EURO

LUXURY DAYS: TRE GIORNI E TRE ASTE PER UN UNICO SUCCESSO

 

Numeri e percentuali sorprendenti per il successo che va oltre ogni previsione della tre giorni del luxury di Pandolfini, le vendite di Numismatica, Gioielli e Orologi battute in Palazzo Ramirez-Montalvo e le Aste a Tempo di Gioielli (20-27 maggio) e Orologi (21-28 maggio) hanno superato i 6.000.000 di euro di totale complessivo, e tutte fanno quasi l’en plein di venduto.

Nel dettaglio delle singole vendite questi i numeri che hanno decretato un così largo successo:

  • · la NUMISMATICA ha incassato 828.175 euro, con il 91% di lotti venduti, il 209% d’incremento del monte stime e una media lotto eccellente di 2.044 euro;
  • · i GIOIELLI registrano un totale di venduto di 3.211.760 euro che equivale a un incremento delle stime pre-asta del 293%, i lotti venduti sono stati il 95% e la media lotto si è attestata a 8.634 euro;
  • · gli OROLOGI hanno incassato 1.768.625 euro che è pari al 169% delle stime, i lotti venduti sono stati il 96% mentre la media lotto è stata di 13.710 euro.  

Già dell’esposizione che si è tenuta nella sede di Milano all’inizio di maggio, l’interesse e la grande quantità di collezionisti, appassionati e operatori del settore facevano presagire ad un risultato eccellente. Un interesse che si è consolidato nei giorni di esposizione a Firenze ed è sfociato in una partecipazione senza precedenti alle sessioni di vendita. Durante l’asta, infatti, tramite la piattaforma PANDOLFINI LIVE e telefonicamente si sono collegati per partecipare più di duemila clienti da tutto il mondo, in particolare da Cina, Stati Uniti, Svizzera, Francia, Belgio, Gran Bretagna e Israele.

A prescindere dall’eccezionalità di certi lotti e dai risultati ottenuti, questi cataloghi presentano al loro interno diversi e interessanti spunti collezionistici, un filo rosso lungo il quale ci muoveremo per un resoconto delle aggiudicazioni più importanti perché, visto il largo successo di tutte le vendite, è impossibile dare conto di tutto.

 

NUMISMATICA | 24 maggio

Il successo delle ultime vendite si è ripetuto puntualmente anche in questa vendita e i risultati ottenuti, presi singolarmente o nel quadro complessivo dell’attività del dipartimento sono dati d’assoluto rilievo, che ne fanno l’indiscusso punto di riferimento del settore per il mercato italiano.

Bisogna dire che i lotti di cui parlare per un resoconto esauriente sarebbero molti, non potendo riscrivere il catalogo ci limiteremo a quelli più eclatanti e partire dal successo di alcune rarità legate alla storia della Serenissima che hanno registrato record assoluti e sorprendenti, si tratta di almeno due oselle, due zecchini e due ducati in oro.

Nel dettaglio: un’OSELLA DA QUATTRO ZECCHINI ALVISE MOCENIGO IV (1763-1778) partita da una richiesta di 4.000 è stata aggiudicata a 38.750 euro (lotto 275), identica la corsa esponenziale dell’OSELLA DA QUATTRO ZECCHINI GIOVANNI CORNER II (1709-1722) che ora è in una nuova collezione per 27.500 euro (lotto 264).

Medesime performance per gli zecchini: il rarissimo ZECCHINO SEBASTIANO VENIER (1577-1578) ha più che decuplicato la stima chiudendo la sua gara a 8.500 euro (lotto 242), mentre lo ZECCHINO SEBASTIANO BEMBO (1615-1618) è passato da 1.000 a 9.750 euro (lotto 248).

Strepitose anche le gare per l’aggiudicazione dei ducati, quello rarissimo con tondello decentrato di NICOLÒ TRON (1471-1473) ha chiuso a 11.500 euro (lotto 225) mentre quello di NICOLÒ MARCELLO (1473-1474), praticamente introvabile in questo stato di conservazione, ha corso fino a 22.500 euro (lotto 226).

Restringendo la cronaca ai risultati più evidenti è indispensabile sottolineare il successo ottenuto dalle serie estere in oro, una tendenza che conferma l’interesse per le rare monete a serie limitata in oro conservazione “Proof”, nonostante siano relativamente recenti. In questa vendita su tutte hanno brillato quelle cecoslovacche e indonesiane.

Le prime, che aggiudicate a 43.750 euro sono risultate il top lot della vendita, sono un lotto composto da TRE COFANETTI ognuno di 3 monete (1, 3, 5 ducati) che sono una rara coniazione di soli 700 esemplari intitolata “Millennium” econiata nel 1973 dalla ZECCA DI KREMNITZ IN CECOSLOVACCHIA (lotto 358). Le indonesiane, che sono un Proff set composto da 10 monte, 5 in oro e 5 in argento in commemorazione del 25° anniversario della Repubblica, hanno più che triplicato la richiesta passando di mano a 25.000 euro (lotto 404).

Pandolfini e il capo dipartimento Alessio Montagano, attenti e sensibili alle variazioni che si registrano sui mercati del collezionismo, hanno proposto un catalogo che ha riscosso un incondizionato apprezzamento dovuto, anche, alla componente preziosa insita nei nummi, che ne fanno prodotti “sicuri” in un periodo storico difficile, caratterizzato dall’altalenante resa economica degli strumenti finanziari più diffusi e dall’incertezza dei mercati finanziari dovuta allo spettro della pandemia prima e ora della guerra in corso.

Per questo, ai successi di cui sopra, si devono aggiungere tutte le serie di monete e medaglie d'oro, italiane ed estere, che hanno attirato i collezionisti più preparati, ottenendo aggiudicazioni importanti, si parla di conii di Gran Bretagna, Messico, Malta, Israele, Austria…

 

GIOIELLI | 25 - 26 maggio

Nella vendita di gioielli, ancora una volta grandi firme e pietre importanti sono un binomio vincente, esemplificativo è il caso dell’ANELLO con diamante taglio navette di ct 4.99 di Bulgari, che dopo una gara combattuta è stato aggiudicato a 137.500 euro (lotto 41), così come lo è l’aggiudicazione di un altro ANELLO, questa volta firmato Cartier Paris, che montava un rubino birmano “purplish red” di taglio ovale di cat 5.59 circondato da diamanti taglio huit huit, che è passato di mano a 112.500 euro (lotto 272).

In linea generale hanno “brillato” i diamanti, montati su anelli, collane, orecchini, spille…in virtù della grande qualità delle pietre e dei gioielli selezionati da Cesare Bianchi e Andrea De Miglio esperti del dipartimento; a conferma ricordiamo con piacere un altro importante diamante di ct 4.80 che, per felice coincidenza, è anch’esso taglio navette montato in un ANELLO che è stato battuto a 100.000 euro (lotto 282).

Filo conduttore, i diamanti ci portano a una SPILLA a tralcio in argento e oro con diamanti taglio antico per circa ct 10 che con una serie di rilanci ininterrotta ha corso fino a 110.000 euro (lotto 353), poi a un diamante di ct 2.45 montato a solitario in un ANELLO in oro bianco che ha più che triplicato la richiesta essendo stato aggiudicato a 42.500 euro (lotto 250), mentre a 45.000 euro è stato battuto un ANELLO con diamante taglio ottagonale di ct 3.37 (lotto 220).

Per la serie “solitari” ricordiamo anche l’ANELLO con diamante taglio brillante di ct 2.68 che ha corso fino a 45.000 euro (lotto 143), mentre l’ANELLO con diamante taglio brillante di ct 3.01 è passato di mano a oltre il doppio della stima a 27.500 euro (lotto 182), ancora in tema di diamanti taglio brillante ricordiamo l’ANELLO a spirale con diamante di ct 4.03 circondato da piccoli diamanti che è stato aggiudicato a 27.500 euro (lotto 152).

Continuiamo con un diamante taglio brillante di ct 2.72 montato come ciondolo di una COLLANA in oro bianco che ha chiuso la gara a 30.000 euro (lotto 180), come a 30.000 euro è stato aggiudicato un GIROCOLLO in oro e argento con diamanti per ct 6 circa realizzato nella parte centrale con tre motivi a fiore intervallati da maglie groumette (lotto 192).

La via dei diamanti ci riporta a una delle atout più richieste: l’abbinamento maison-pietre importanti per parlare di un BRACCIALE di Van Cleef New York realizzato con un motivo a ghirlanda di fiori in diamanti per ct 17, che è stato aggiudicato a 45.000 euro (lotto 214), mentre un BRACCIALE con diamanti per ct 10 circa di Bulgari ha realizzato 38.750 euro (lotto 40). Della gioielleria romana ricordiamo anche una bella COLLANA con diamanti per un totale di ct 15 realizzata seguendo un elegante motivo a volute che ha più che triplicato la stima chiudendo la gara a 52.500 euro (lotto 39) e, infine, va segnalata la vendita per 35.000 euro di un paio di ORECCHINI pendenti in oro bianco diamanti e rubini cabochon (lotto 26).

Sempre con i diamanti passiamo a un altro must have, i gioielli animalier per segnalare, con piacere, che la deliziosa SPILLA in platino di Cartier, che raffigura una coppia di pappagalli in diamanti taglio brillante con i piccoli occhi e i becchi in onice e pietre dure, è passata di mano a 25.000 euro, ossia ben cinque volte la richiesta (lotto 62). Di Cartier anche la SPILLA a farfalla in corallo, onice e brillanti che con una combattutissima gara è passata dalla richiesta di 4.000 euro ai 47.500 euro dell’aggiudicazione (lotto 317); il corallo, illuminato da diamanti, è protagonista di un’altra SPILLA firmata Cartier disegnata a forma di grande fiore che è stata aggiudica a a 30.000 euro, anche in questo caso con una rivalutazione esponenziale (lotto 265).

Tra le pietre di colore, oltre al rubino di Cartier, molto apprezzati sono stati gli smeraldi, in particolare tre pietre colombiane: uno smeraldo ottagonale di ct 4.50 montato in un ANELLO in oro bianco e diamanti che è stato aggiudicato a 25.000 euro (lotto 174), uno smeraldo ottagonale di ct 3.60 al centro di un ANELLO in oro giallo e diamanti di Ventrella che è passato di mano a 20.000 euro (lotto 155) e uno smeraldo taglio cuscino di ct 2.10 montato nell’elemento centrale di un delizioso bracciale in oro e argento che con rilanci senza soluzione di continuità ha corso dai 2.500 euro di partenza ai 31.250 euro di aggiudicazione (lotto 315).

Non si può chiudere il capitolo pietre di colore senza evidenziare la vera performance del GIROCOLLO in platino con boules di zaffiri che reggono un pendente-spilla e separano dei distanziali in rubini, zaffiri, diamanti e smeraldi incisi a foglia che ha infiammato sale, telefoni e piattaforma per correre fino alla strepitosa aggiudicazione di 90.000 euro (lotto 114).

Da segnalare ancora la presenza di alcuni gioielli d’artista, per tutti ricordiamo l’aggiudicazione a 37.500 euro dell’anello in oro giallo di Man Ray (lotto 202), e di alcune giade, su tutte citiamo un PENDENTE in giadeite e pezzottaite, così come è stato chiamato nel 2002 un nuovo minerale che varia dal rosa al rosso arancio, che ha quadruplicato la richiesta passando di mano a 25.000 euro (lotto 391).

 

OROLOGI | 26 maggio

Per questo catalogo, come si preannunciava la star assoluta è stata il marchio Rolex, marchio per il quale ormai da tempo le vendite Pandolfini sono diventate un punto imprescindibile del calendario internazionale come ha dimostrato la foltissima partecipazione di clienti da tutto il mondo interessati all’impareggiabile collezione di Daytona tra i quali spiccava un ROLEX DAYTONA “EYE OF THE TIGER” REF. 116588TBR con cassa in oro giallo, ghiera con diamanti taglio carré, quadrante tiger firmato Rolex con pavè di diamanti e smalto nero che è stato aggiudicato a 275.000 euro (lotto 532). Tra le aggiudicazioni di maggior rilievo non poteva mancare un ROLEX DAYTONA PAUL NEWMAN, REF. 6239 del 1969 con cassa in acciaio, quadrante nero a tre colori e bracciale oyster in acciaio che è passato di mano a 206.250 euro (lotto 534).

L’interesse per i modelli Daytona non si è esaurito con i due esemplari più importati ma ha inanellato una lunga serie di aggiudicazioni eccellenti, segnaliamo un ROLEX DAYTONA REF. 16520 serie S in acciaio che è di un nuovo collezionista per 45.000 euro (lotto 452); in collezione anche dei due VIP, ossia un ROLEX DAYTONA "VIP" REF. 16518 del 1997 in oro giallo e un ROLEX DAYTONA "VIP" REF. 116519 del 2003 in oro bianco, che sono passati di mano rispettivamente a 35.000 euro e 32.500 euro (lotti 451 e 450). Ricordiamo anche un ROLEX DAYTONA REF. 116520 del 2001 in acciaio e un ROLEX DAYTONA REF. 16523 del 1997 in acciaio e oro, entrambi aggiudicati a 25.000 euro (lotti 448 e 449).

Ma Rolex in catalogo non era solo Daytona, quindi ricordiamo anche l’aggiudicaziona a 17.500 euro di un SUBMARINER “METER FIRST” ref. 5513 del 1968 in acciaio (lotto 469), mentre 20.000 euro è la cifra di aggiudicazione di un altro SUBMARINER ma con SCRITTA ROSSA REF. 1680 del 1970 (lotto 519). 

Da Rolex passiamo all’altro grande marchio, Patek Philippe del quale il catalogo presentava due interessanti esemplari di NAUTILUS, il primo con REF. 5711/1 del 2019 ha cassa in acciaio e quadrante ardesia, corredato di scatola e libretti originali che ha chiuso la gara a 125.000 euro (lotto 530) mentre il secondo esemplare, REF. 5712G-001 del 2006 in oro bianco e quadrante ardesia, ha avuto una bella performance raggiungendo la cifra di 112.500 euro (lotto 529).

Sempre per PATEK PHILIPPE si deve dar conto dell’aggiudicazione di un orologio particolarmente raro un PATEK PHILIPPE REF. 592 personalizzato per l’importante concessionario torinese Astrua che ha quintuplicato la richiesta chiudendo dopo una gara combattuta a 16.250 euro (lotto 528).

Restiamo a Ginevra, città d’origine dei marchi più famosi, per ricordare la bella gara, conclusasi a 27.500 euro, con cui un nuovo collezionista è ora in possesso di un interessante ROGER DUBUIS SYMPATHIE BIRETROGRADE CALENDARIO PERPETUO FASI LUNARI REF. S43 con cassa in oro rosa (lotto 421).

Infine, concludiamo questa cronaca, anche se per sommi capi, ricordando che il catalogo rendeva omaggio a un importante anniversario, quello dei i 50 ANNI DI AUDEMARS PIGUET ROYAL OAK (1972-2022), un capolavoro di Gerald Genta. Questo eccezionale segnatempo regale nel suo successo rappresenta uno degli orologi da investimento più ambiti nel mondo del collezionismo, mondo al quale il catalogo Pandolfini ha offerto un AUDEMARS PIGUET ROYAL OAK "MINI JUMBO" REF. BA14700/789BA in oro giallo con quadrante avorio che è passato di mano a 81.250 euro (lotto 524), poi due AUDEMARS PIGUET ROYAL OAK CHRONO, il primo REF. 26315ST con cassa in acciaio, ed il secondo un AUDEMARS PIGUET ROYAL OAK CHRONO REF. 25860ST in acciaio sono stati aggiudicai rispettivamente 52.500 euro e 43.750 euro (lotti 523 e 521).