DIPINTI ANTICHI: 55 opere dal Quatto al Settecento

Cinquantacinque opere dal Quattro al Settecento compongono il catalogo di Dipinti Antichi con cui Pandolfini si presenta all’appuntamento autunnale del 9 novembre.

Star dell’asta è senza dubbio MADDALENA IN CONTEMPLAZIONE DEGLI STRUMENTI DELLA PASSIONE, dipinta da Mattia Preti nel suo periodo maltese, offerta a 150.000/250.00 euro. Per un artista da sempre uso a composizioni complesse e sapientemente orchestrate è relativamente inconsueta la scelta di dedicare una tela di grandi dimensioni a un’unica figura che occupa lo spazio con la prepotenza di una vera e propria apparizione, ostentando le forme sensuali (lotto 21). L’artista è presente in catalogo anche con un CRISTO RISORTO, del medesimo periodo della Maddalena, definito “spettacolare” da Benedict Nicolson all’epoca della sua prima apparizione sul mercato londinese. Il dipinto, che raffigura un soggetto raro nella ricchissima produzione del maestro, è stimato 40.000/60.000 euro (lotto 42).

La pittura veneziana del Settecento ha sicuramente un posto di rilievo essendo presente con artisti come Giulia Lama autrice di GIUDITTA CON LA TESTA DI OLOFERNE, un olio su tela dall’alto potenziale drammatico che è valutata 40.000/60.000 euro (lotto 12) e Giovanni Antonio Guardi con il RITRATTO DI ELISABETTA CRISTINA D’AUSTRIA, commissionato all’artista dal maresciallo Schulemburg nel 1745 assieme a quelli di altri quattro importanti personaggi della casa d’Asburgo, che è in catalogo con la richiesta di 20/30.000 euro (lotto 29). Troviamo poi Pietro Longhi con la LA CONFESSIONE, un’opera stimata 40.000/60.000 euro replica autografa di un dipinto conservato agli Uffizi (lotto 52) e Gaspare Diziani presente in catalogo con una serie dedicata agli Elementi e divisa in due lotti, il primo rffigura il TRIONFO DI ANFITRITE, personaggio mitologico legato al tema degli elementi come personificazione dell’Acqua, il secondo è composto da due splendide tele inedite e non replicate, ovali come la precedente, che rappresentano ARIA e TERRA: i due lotti sono valutati entrambi 25.000/35.000 euro (lotti 43 e 44).

Per Firenze ricordiamo la presenza in catalogo di Agostino Ciampelli autore del CRISTO RISORTO APPARE ALLA MADRE, un raffinatissimo e inedito dipinto che deve riferirsi agli anni delle sue prove più fortunate, legate alla committenza del cardinale Alessandro de’ Medici e al suo pontificato col nome di Leone XI, la stima è di 30.000/50.000 euro (lotto 36). Si segnalano ancora: CRISTO e LA VERGINE, una coppia di tele di Carlo Dolci proposta a 20.000/30.000 euro (lotto 47), e due ritratti medicei eseguiti nella bottega di Giusto Sustermans FERDINANDO II DE’ MEDICI e MARIA VITTORIA DELLA ROVERE offerti in due lotti a 6.000/8.000 euro ciascuno (lotti 3 e 4).

Un catalogo completo e particolarmente stimolante nella molteplicità di periodi, scuole e temi pittori contemplati, tra questi anche interessanti nature morte, come una coppia di sontuose tele del raro artista napoletano Andrea Belvedere:  FIORI E ARGENTERIA e FIORI ARGENTI E UN PAPPAGALLO sono due opere raffinate negli accordi cromatici che esplorano l’intera gamma dei rossi e del rosa, e nella splendida “mostra” di vasellame in argento lucente in un sapiente gioco di chiaroscuro. Questi dipinti che costituiscono una splendida prova della creatività di Andrea Belvedere, appena prima della conclusione della stagione più felice della natura morta napoletana, sono offerti a 60.000/80.000 euro (lotto 26).

Chiudono il catalogo DI VEDUTE DI MALTA dipinte nel XVIII secolo, proposte a 20.000/30.000 euro (lotto 54): sebbene più recenti, potranno certo stimolare la competizione che nell’asta dello scorso 8 Giugno ha visto una coppia di uguale soggetto essere venduta a 200mila euro dopo una gara appassionante.