Aste 3 e 4 ottobre 2018: OPERE SU CARTA e DIPINTI

3 ottobre 2018
OPERE SU CARTA:DIPINTI, DISEGNI E INCISIONI DAL XVI AL XIX SECOLO

4 ottobre 2018
DIPINTI DAL XV AL XX SECOLO | A R C A D E


L’intensa sessione autunnale di Pandolfini, che culminerà a fine ottobre con le vendite CAPOLAVORI DA COLLEZIONI ITALIANE e OPERE DI ECCEZIONALE INTERESSE STORICO ARTISTICO attese con sempre maggior attenzione dal mondo collezionistico e istituzionale, si apre con le vendite OPERE SU CARTA: DISEGNI, DIPINTI E INCISIONI DAL XVI AL XIX SECOLO e DIPINTI DAL XV AL XX SECOLO, in programma rispettivamente il 3 e il 4 ottobre.

A fronte del sempre maggiore interesse sul mercato internazionale per disegni e stampe, il catalogo opere su carta offrirà un’ampia selezione di fogli che va dai preziosi capolettera miniati quattrocenteschi, presenti nelle prime pagine, fino a importanti cartoni preparatori di maestri dell’Ottocento, per chiudere con una selezione di stampe.

Tra i lotti più importanti troviamo il SOTTOPORTICO DI PALAZZO DUCALE eseguito da Francesco Guardi, in catalogo con la valutazione di 30.000/50.000 euro. Questo suggestivo scorcio, peculiare di Venezia, era molto amato dal Guardi che l’ha ripetuto, variandolo, più volte: quello proposto è sicuramente all’origine dell’incisione dedicata al marchese Carlo Spinola il cui primo stato è conservato al Museo Correr.

Entrando nel dettaglio degli altri lotti ricordiamo il CAPOLETTERA MINIATO CON MARTIRIO DI CINQUE SANTI, da un antifonario, di Scuola lombarda della fine del XV secolo, la cui stima è di 3.000/5.000 euro, che può essere accostato alla produzione miniata di Giovanni Pietro da Cemmo in virtù dello stringente confronto con un suo capolettera conservato presso il Metropolitan Museum di New York.

In questa succinta rassegna è obbligo ricordare l’importanza della STRAGE DEGLI INNOCENTI del genovese Giovanni Battista Paggi, perché costituisce un’eccezionale testimonianza dell’intera grande tela, di cui oggi si conserva solo una porzione ritrovata dopo il furto avvenuto negli anni ‘80 del secolo scorso, commissionata i primissimi anni del Seicento a Paggi da uno dei più raffinati collezionisti dell’aristocrazia genovese, Gio. Carlo Doria. Il foglio in questione, che mostra in ogni dettaglio la parte ancora dispersa della tela, circa la metà dell’intera composizione, è offerto con la stima di 8.000/12.000 euro.

Il rapporto tra disegno preparatorio e dipinto ci porta a ALCESTI RESA DA ERCOLE AD ADMETO, che ha una stima di 7.000/10.000 euro, del bergamasco Enrico Scuri. L’opera offerta da Pandolfini è il cartone preparatorio per la tela oggi dispersa, che traduceva visivamente la scena madre dell’Alceste di Vittorio Alfieri, esposta con successo alla mostra annuale di Brera del 1828.

Passiamo al Seicento con un raro esempio di “ritratto” dal vero a penna, inchiostro e inchiostro acquarellato di DUE MULI di mano di Claude Lorrain. L’opera proposta in catalogo per 4.000/6.000 euro, va inserita nel nucleo di disegni raffiguranti animali che contava circa un’ottantina di esemplari datati tra gli anni trenta e quaranta del Seicento, decenni entro cui si colloca la maggior parte degli studi di natura e di paesaggio dell’artista lorenese.

Ancora, un bel nudo di Anton Raphael Mengs, in catalogo per la cifra di 4.000/6.000 euro, e l’eccezionale PROCESSIONE DEL CORPUS DOMINI, di Salvatore Busuttil, una serie di 33 fogli uniti in un’unica striscia arrotolata all’interno di un cofanetto, lunga ben 13 metri, la cui stima è 15.000/20.000 euro.

Il 4 ottobre è la volta dei dipinti, sarà battuto il catalogo dipinti dal xv al xx secolo, il primo che porta il logo ARCADE, il nuovo brand di Pandolfini che identifica un corpus di opere sempre di qualità ed attentamente selezionate ma economicamente meno impegnative di quelle normalmente offerte, che caratterizzano e distinguono la Casa d’Aste di Borgo degli Albizi per l’eccellenza delle offerte e del mondo collezionistico di riferimento.

Sfogliando le pagine del catalogo troviamo, con la stima di 18.000/25.000 euro, il dipinto di Cecco Bravo, RITRATTO DI CARLO FERDINANDO DEL TIROLO, corredato dal parere di Mina Gregori che considera la nostra opere quale modello del Ritratto del Granduca Ferdinando Carlo del Tirolo a cavallo oggi conservato nel Castello di Ambras a Innsbruck e che costituisce una rara testimonianza dell’ultimissima attività dell’artista fiorentino.

Di scuola fiorentina del XVII anche un altro ritratto, quello di LEOPOLDO DEI MEDICI che è in catalogo con una valutazione di 8.000/12.000 euro.

Da Firenze a Milano con lo stacco di affresco di Bernardino Luini, TESTA VIRILE, la cui stima è di 5.000/7.000 euro. L’opera è datata al secondo decennio del cinquecento in virtù della stretta vicinanza con altri stacchi del Luini presenti nella Collezione Cologna e pubblicati nel ’29 da Fernanda Wittgens. Va ricordato che Luini negli anni che vanno dal 1520 al 1524 portò a termine un importante ciclo di affreschi nel salone della Villa La Pelucca e che questi vennero staccati e trasportati su tavole di legno tra il 1821 e 22.

Si segnala infine il giuoco della cuccagna, realizzato a olio su tavola a Napoli agli inizi del secolo XIX, inserito in catalogo con la stima di 8.000/12.000 euro. La tavola, magistralmente eseguita per qualità compositiva e pittorica, è un raro esemplare, destinato a un salotto raffinato, di un gioco d’azzardo, incrocio tra tombola e roulette.  All'interno di una cornice decorata con stilizzati motivi floreali si trova il vero e proprio tavolo da gioco, diviso in 36 caselle figurate e numerate, con intorno altre 24 caselle triangolari nelle quali sono indicate le combinazioni ammesse. L'ulteriore cornice con una greca nera su fondo verde presenta altre possibilità di puntate, auspicate dalla frase che campeggia in alto: "Questo è il gioco della cuccagna chi più mette più guadagna".

La sessione di opere dal XIX al XX secolo presenta 150 lotti tra dipinti, disegni e sculture.

Tra le varie scuole pittoriche rappresentate troviamo quella toscana, tra cui figurano maestri macchiaioli e post-macchiaioli come Vincenzo Cabianca, Adolfo Tommasi, Ulvi Liegi, Eugenio Cecconi, Galileo Chini, dell’artista fiorentino il catalogo annovera l’olio su tela FAR FIORENZA BELLA, la cui stima è di 4.000/6.000 euro.

Come testimoniato da una cartolina d'epoca, spedita nel 1917 e illustrata in catalogo, l'opera apparteneva alla decorazione della Sala di Lettura e di Corrispondenza per i Forestieri della Banca Italiana di Sconto, già ubicata in via de' Cerretani a Firenze nel palazzo che oggi ospita la sede della Banca Nazionale del Lavoro (attuale proprietaria dell'edificio) e la libreria Feltrinelli. Negli uffici della banca si conserva ancora una vetrata poligonale a cupola della Manifattura "Fornaci San Lorenzo", attorno alla quale si dispiega un frammentario fregio ad affresco di mano del pittore. 
Non manca una buona rappresentanza della scuola napoletana con maestri quali Gonsalvo Carelli, Vincenzo Migliaro, Vincenzo Caprile, Michele Cammarano e Nicola Palizzi del quale ricordiamo l’olio su tela CANI DA CACCIA per il quale sono richiesti 7.000/10.000 euro.

In catalogo sono presenti anche opere di Onorato Carlandi, Enrico Coleman, Pio Joris quali espressioni della scuola romana mentre per il mondo di riferimento lombardo segnaliamo la presenza di artisti quali Lodovico Pogliaghi, Ambrogio Alciati e Riccardo Pellegrini.

Per quanto riguarda la scultura ricordiamo una testa di Mussolini, un bronzo di Giuseppe Graziosi in catalogo per la cifra di 4.000/6.000 euro, e due bronzi dello scultore fiorentino Carlo Rivalta, FIGURA ALLEGORICA CON LUME
e FIGURA ALLEGORICA CON NAVE, stimate 1.300/1.600 euro ciascuna.