1 MILIONE E 500 MILA EURO PER I DIPINTI ANTICHI E DELL’800

Dal Rinascimento al primo 900. Percorso attraverso cinque secoli di pittura” ha permesso a Pandolfini di ottenere un altro ottimo risultato: i 66 lotti, che costituivano una serie di opere di qualità, in ottimo stato conservativo e con impeccabili provenienze, hanno sfiorato il 1.500.000 euro, ossia il 128% delle stime pre-asta.

Il catalogo esitato il 2 febbraio, data non usuale ma quasi obbligata per inserire le vendite posticipate lo scorso autunno in un calendario 2021 che si vuole il più regolare possibile, ha registrato importanti aggiudicazioni a riprova che l’attenzione del mondo collezionistico e la tenuta del mercato nazionale e interazionale non sono venuti meno, anzi, in un momento in cui è forte la percezione della transitorietà si cerca, quasi a garanzia, l’opera storicizzata. Inoltre, la competizione internazionale ha contribuito in maniera significativa, specialmente nella sezione dedicata ai dipinti antichi, al successo di diverse opere.

Tra i 48 selezionatissimi lotti dell’antico ha brillato il raffinato RITRATTO DI CARLO EDOARDO STUART, sfortunato pretendente al trono dei suoi avi nato e vissuto a  Roma, eseguito da un giovane Francesco Guardi per il Maresciallo Schulenburgh. Il dipinto, che grazie al concorso di collezionisti italiani e stranieri che hanno infiammato la competizione, ha corso una lunga gara fino a 150.000 euro (lotto 34).

Da Malta sono giunte numerose richieste per la composizione FRUTTIERA, LIMONI E VASO DI FIORI, CON TENDAGGI E TAPPETO ORIENTALE restituita al catalogo di Francesco Noletti, noto come il Maltese anche se sempre attivo a Roma; disputata da una ventina di concorrenti, la bella tela è passata di mano per 106.250 euro, un vero e proprio exploit (lotto 38). Restando in ambito internazionale, ma su un piano diverso, vale la pena ricordare il ricercato GIOVE E SEMELE, del pittore lionese Laurent Pécheux, tornato in Francia a fronte di 15.000 euro (lotto 45).

Per quanto riguarda la scena italiana partiamo dalla delicata MADONNA COL BAMBINO E UN DONATORE su sfondo di paesaggio della bottega di Filippino Lippi, che è passata di mano per 97.500 euro (lotto 26). Ci spostiamo dal Rinascimento fiorentino al Seicento romano con l’importante aggiudicazione di quattro tondi raffiguranti LE STAGIONI di Monsù Bernardo, pseudonimo con cui è conosciuto l’artista di Helsingør Eberhard Keil. Le quattro figure che rapportano le stagioni all’età dell’uomo sono soggetti inediti e mai replicati, del tutto originali rispetto alle altre serie di egual soggetto dell’artista danese, una peculiarità che ha portato all’aggiudicazione per 81.250 euro (lotto 37). Da segnalare anche i 62.500 euro con cui è ora in una nuova collezione ALESSANDRO ENTRA TRIONFANTE IN BABILONIA di Giovan Battista Pittoni, un “modelletto” in cui l’artista ripropone il tema del dipinto eseguito per il palazzo di Filippo V di Spagna su commissione di Juvarra (lotto 35), mentre si è conclusa a 60.000 euro la corsa dell’opera di Tommaso Ruiz, IL GOLFO DI POZZUOLI, un grande olio su tela che presenta uno dei suoi temi preferiti e di maggior successo (lotto 44).

La seconda parte del catalogo era una selezione di opere dell’Otto e primo Novecento, diciotto dipinti e una scultura che grazie a una gara combattuta a suon di rilanci ha più che raddoppiato la stima chiudendo a 100.000 euro. L’opera in questione è AMORE ACCECA, un gruppo in marmo bianco dello scultore lombardo Donato Barcaglia che con esiti impeccabili prosegue nel solco della scultura monumentale, senza avvicinarsi al plasticismo innovativo della scapigliatura milanese (lotto 53). Tornando ai dipinti spicca il successo, non inaspettato visto soggetto e autore, dell’ODALISCA di Francesco Hayez che ha chiuso una bella gara a 93.750 euro, oltre sei volte la richiesta. Il dipinto che raffigura una giovane con turbante, assorta e pensierosa sullo sfondo di un appena tratteggiato paesaggio boschivo, rientra in uno dei filoni pittorici preferiti da Hayez, quello orientalista. (lotto 52).

Una figura femminile è anche il soggetto di un inedito dipinto di Vittorio Matteo Corcos, che alla luce delle commissioni, dei telefoni collegati e dei concorrenti in sala e attivi sulla piattaforma Pandolfini Live, è risultato sicuramente il più gettonato della seduta. RITRATTO DI GENTILDONNA CON CARROZZINA, un olio su tela che ritrae una giovane con alle spalle una carrozzina che passeggia lungo una strada cui fa da sfondo la città di Firenze, ha più che quadruplicato la stima correndo fino alla cifra di 68.750 euro (lotto 66). Poi, una tela che rimanda all’estate, la tersa e soleggiata VEDUTA DI PALERMO di Francesco Lojacono, artista siciliano a cui la capacità di infondere luminosità ai propri dipinti gli valse in vita il soprannome di "ladro del sole"; l’opera, dipinta a olio è passata di mano per 32.500 euro (lotto 59).

Per il Novecento bel successo per LA BAMBINA E IL CANE di Armando Spadini, un olio su tela dall’impasto ricco e tinte cariche di luce che è stato battuto a 43.750 euro (lotto 55), e per le due splendide nature morte di Oscar Ghiglia: NATURA MORTA CON VASO DI CALLE E LIBRO e MAGNOLIE, entrambe dipinte su compensato, hanno suscitato l’attenzione e l‘interesse di molti collezionisti che se le sono disputate in due gare vivaci fino alle rispettive aggiudicazioni di 42.500 e 40.000 euro (lotti 64 e 69).