Seconda edizione delle celebri tavole anatomiche
Eustachi, Bartolomeo. Tabulae Anatomicae. Roma, Pagliarini, 1728.
In folio (358 x 245 mm); XXVIII, 79, [11] pagine. Antiporta con ritratto del cardinale Albani, vignetta al frontespizio che mostra una dissezione, 47 tavole anatomiche incise in rame (qualche leggera fioritura e brunitura.) Legatura coeva in piena pergamena (sciupata).
Incise nel 1552, le tavole erano data per disperse nella Biblioteca Vaticana dove vennero ritrovate agli inizi del '700 ed affidate da Clemente XI a Giovanni Maria Lancisi perché le pubblicasse con un suo commento. Le due edizioni romane sono particolarmente pregiate per essere le uniche stampate con i rami originali. Queste tavole sono ritenute più accurate dell'opera di Vesalio. Singer era dell'opinione che, se fossero apparse nel 1552, Eustachio sarebbe stato annoverato, insieme a Vesalio, tra i fondatori dell'anatomia moderna. Scoprì la tromba di Eustachio, il dotto toracico, le ghiandole surrenali e il nervo abducente, e fornì la prima descrizione accurata dell'utero. Descrisse anche la coclea, i muscoli della gola e l'origine dei nervi ottici.
Second edition of the famous anatomical plates