Rara prima edizione italiana della più importante opera di geometria attribuita al matematico arabo
Al Baghdadi, Muhammed. De Superficierum Divisionibus liber. Pesaro, 1570.
In quarto (193 x 130 mm); [4], 44 carte. Frontespizio con marca tipografica incisa in legno, fregi e iniziali ornate, figure geometriche a corredo del testo (macchia d'inchiostro al frontespizio e su due carte, sporadiche bruniture.) Legatura del XVIII secolo in piena pergamena, tassello cartaceo per titolo manoscritto al dorso. Ex libris Pietro Buoninsegni, Siena, 1814.
Opera nata dalla collaborazione tra il matematico, astronomo, astrologo e alchimista inglese John Dee (1527–1608) e l’umanista e matematico italiano Federico Commandino (1509–1575). Matematico, teologo e giurista del X secolo nato a Baghdad, Al-Baghdadi contribuì anche all’aritmetica. Nel 1563, lo studioso inglese John Dee consegnò al matematico Federico Commandino una sua traduzione latina del trattato arabo sulla divisione delle figure piane rettilinee De superficierum divisionibus. Commandino la pubblicò nel 1570, aggiungendo due problemi originali per estendere la teoria a tutte le figure piane rettilinee. Nello stesso anno uscì una traduzione italiana realizzata da un suo allievo. L’opera è preceduta da una lettera di Dee, in cui ipotizza – erroneamente – che il testo arabo sia il perduto Liber Divisionum di Euclide, anche se contiene elementi di geometria euclidea.
Rare first Italian edition of the most important work on geometry attributed to the Arab mathematician