Assai rara prima edizione di questo importante trattato medico
Manardi, Giovanni. Epistolae medicinales in quibus multa recentiorum errata et antiquorum decreta reserantur. Ferrara, Odonino, 1521.
In quarto (215 x 160 mm); [8], 72 carte. (Frontespizio foderato, rinforzi e alcuni fori di tarlo nei margini che non toccano il testo.) Legatura del XIX secolo in mezzo marocchino nocciola, con tassello per il titolo in oro (piccola mancanza alla cuffia inferiore). Nota di possesso di Leonardo Trissino datata “Vicenza, 1817”.
Nipote di Pico della Mirandola, l’autore pubblicò nel 1521 i sei libri delle Epistolae medicinales, che ebbero immediata risonanza. Vi affronta questioni di nomenclatura storica e discute l’identificazione dei morbi e dei farmaci citati dagli antichi. Applicando alla medicina il razionalismo di Pico e il rigore filologico della scuola ferrarese, insiste sul legame indissolubile tra speculazione, studio delle fonti e pratica clinica. Netta la sua condanna dell’astrologia, contrapposta all’elogio di Savonarola: il vero medico deve amare la verità, cercare cause naturali delle malattie e rifuggire dalle vanità astrologiche. Di qui la sua critica all’idea che la sifilide dipenda da influssi astrali o che possa curarsi con oroscopi, amuleti o la teoria dei giorni critici, posizione che lo portò a scontrarsi con Fracastoro.
Very rare first edition of this important medical treatise