Giulio Aristide Sartorio
(Roma, 1860 - 1932)
MEDITERRANEO
olio su tela, cm 60x80
firmato e datato "Mediterraneo MCMXXIX" in alto a destra
MEDITERRANEAN
oil on canvas, 60x80 cm
signed and dated "Mediterranean MCMXXIX" upper right
Nel 1929 Giulio Aristide Sartorio intraprende un lungo viaggio nel Mediterraneo sulla motonave Duilio ed è questa l’occasione per eseguire una serie di quadri, alcuni di grandi dimensioni, altri solo a livello di bozzetti, nei quali l’artista sperimenta nuove composizioni e tagli prospettici innovativi.
Nei due mesi che trascorre in mare a bordo della motonave, esposto alla possente aria rigeneratrice del mare, Sartorio si appassiona a dipingere e a studiare tutte le varie parti meccaniche del mezzo. La sua attenzione si concentra tanto sui minuziosi dettagli degli ingranaggi quanto sulla maestosità di cannoni e aerei. Questi elementi diventano i protagonisti delle sue rappresentazioni, spesso ambientate nell’azzurro terso del cielo o nel blu increspato del mare, mentre la figura umana resta sullo sfondo, quasi marginale.
Molte delle opere di questo periodo risultano disperse, ma i documenti di archivio che ne testimoniano la realizzazione, mostrano soluzioni stilistici e composizioni moderne e audaci, come vediamo nell’opera inserita nella nostra vendita, firmato e datato in alto a destra Mediterraneo MCMXXIX.
Nell’immagine solare in cui la motonave, con i cannoni rivolti al mare, solca le onde spumeggianti dell’azzurro Mediterraneo, Sartorio coglie l’equipaggio in un momento di tranquillità, di non belligeranza, come testimoniano i panni tesi al vento a prua, dove i marinai affaccendati sono raccolti al sole.
Sartorio non era nuovo a queste spedizioni in mare. Nel 1924 aveva partecipato al grande periplo dell’America Latina a bordo della Regia Nave Italia. In quella occasione Sartorio si era imbarcato in qualità di Commissario per le Belle Arti e portò con sé sessanta quadri “di Guerra”, opere di ben diverso registro rispetto a quelle eseguite nel Mediterraneo nel 1929, in quanto realizzate dopo la sua prigionia a Mauthausen tra il 1917 e il 1918.