Giovanni Colacicchi
(Anagni, 1900 - Firenze, 1992)
a) IL SOGNO DI GIACOBBE
olio su tela, cm 127x127
b) IL SOGNO DI GIACOBBE
matita nera su carta, mm 253x190
a) THE DREAM OF JACOB
oil on canvas, 127x127 cm
b) THE DREAM OF JACOB
black chalk on paper, 253x190 mm
Provenienza
Collezione privata
Esposizioni
Giovanni Colacicchi, Firenze, Galleria Firenze, 24 maggio - 7 giugno 1950, n. 6
Giovanni Colacicchi, Firenze, Galleria Steen, 8 - 30 maggio 1969, n. 14
G. Colacicchi, Firenze, Galleria La Gradiva, 12 aprile - 5 maggio 1972, n. 48
Colacicchi, Anagni, Palazzo Comunale, 5 settembre - 5 ottobre 1974, n. 37
Colacicchi, Bologna, Galleria due Torri, 5 - 30 marzo 1983, n. 32
Firenze Made in Florence, Firenze, Palazzo Vecchio, Sala d'Arme, 8 - 31 marzo 1986
Giovanni Colacicchi. Figure e Ritmo di Luce nella Firenze del '900, Firenze, Museo di Villa Bardini, 18 aprile - 19 ottobre 2014
Bibliografia
Giovanni Colacicchi, catalogo della mostra (Firenze, Galleria Firenze, 24 maggio - 7 giugno 1950), Firenze, 1950, n. 6
Giovanni Colacicchi, catalogo della mostra (Firenze, Galleria Steen, 8 - 30 maggio 1969), Firenze, 1969, n. 14
G. Colacicchi, catalogo della mostra (Firenze, Galleria La Gradiva, 12 aprile - 5 maggio 1972), presentazione a cura di S. Giannelli, Firenze, 1972, n. 48
Colacicchi, catalogo della mostra (Anagni, Palazzo Comunale, 5 settembre - 5 ottobre 1974), n. 37
Firenze Made in Florence, catalogo della mostra (Firenze, Palazzo Vecchio, Sala d'Arme, 8 - 31 marzo 1986), a cura di T. Paloscia e C. Del Bravo, Firenze, 1986
M. Fagiolo dell'Arco, A. Trombadori, F. Morelli e S. Ragionieri, Giovanni Colacicchi, Milano, 1991, fig. 101, p. 207, n. 91
Giovanni Colacicchi. Figure e Ritmo di Luce nella Firenze del '900, catalogo della mostra (Firenze, Museo di Villa Bardini, 18 aprile - 19 ottobre 2014), a cura di M. Ruffini e S. Ragionieri, Firenze, 2014, fig. 51, p. 79; n. 67, p. 346; pp. 352-353
Contemporaneo della Moglie di Loth, anche il Sogno Giobbe, che in questa vendita presentiamo assieme ad uno studio preparatorio dell’opera stessa, “ebbe un’ esecuzione travagliata: gli angeli al centro della scala furono infatti completamente ridipinti nel 1958; le loro vesti mutate in abiti moderni: Colacicchi immagina la visione della vallata fra Anagni e i monti Lepini, imbevuta di luce lunare; fra Giacobbe e la scala si estende un prato fiorito di piccole calle bianche, come l’artista aveva visto in Sud Africa. Giacobbe ha accanto a se il bastone, attributo del pastore, ma anche del viandante e dunque allusione al senso di nomadismo che per anni aveva accompagnato l’artista”(in: Giovanni Colacicchi, 1991, n. 91, p. 207).