Charles Fairfax Murray
(Londra, 1849 - 1919)
IL SUONATORE DI VIOLINO, IL RE E LA REGINA
olio su tavoletta, cm 124x79 (con cornice); Il suonatore di violino, cm 38,5x20,5; Il re e la regina, cm 36x22
THE VIOLIN PLAYER, THE KING AND QUEEN
oil on panel, 124x79 cm (with frame); the violin player 38.5x20.5 cm; the king and queen, 36x22 cm
Esposizioni
Nel segno di Ingres-Luigi Mussini e l'Accademia in Europa nell'Ottocento, Siena, Complesso Museale Santa Maria della Scala, 6 ottobre 2007 - 6 gennaio 2008, n. 98
Bibliografia
Nel segno di Ingres-Luigi Mussini e l'Accademia in Europa nell'Ottocento, catalogo della mostra (Siena, Complesso Museale Santa Maria della Scala, 6 ottobre 2007 - 6 gennaio 2008), a cura di C. Sisi ed E. Spalletti, Milano, 2007, pp. 286-287, n. 98
Sin da Giovane sotto le indicazioni dei John Ruskin, Fairfax Murray allora sedicenne cominciò a frequentare lo studio di Edward Burne -Jones nel 1867 il circolo dei Preraffaelliti. Lavorò con Dante Gabriele Rossetti e William Morris per la loro compagnia di Decorazioni Morris & Co., occupandosi anche di trasferire i bozzetti di Burne Jones dai cartoni ai vetri. Nel 1872 fu mandato da Ruskin in Italia (Firenze, Siena, Pisa, Venezia) per copiare i Maestri Antichi ed ebbe modo di esercitare molto le sue abilità. A Firenze sposò la sedicenne Angelica Collivicchi e si stabilì a Firenze mantenendo la sua giovine famiglia con il suo lavoro.
Mantenne costantemente rapporti con Burne -Jones, Morris e Webb e fu anche corrispondente di Sir Federick Burton, direttore della Nation Gallery e dal 1877 ebbe una fitta corrispondenza con Wilhelm von Bode direttore della Gemaldegalerie di Berlino e fu socio di Thomas Agnew a Londra. Nel 1882 tornò a Londra riconsolidando la sua amicizia e legami con il gruppo dei Preraffaelliti mentre la moglie rimase in Italia. E successivamente iniziò una relazione con Blanche Richmond. Alla sua morte la collezione dei disegni fu venduta in blocco a J.Piermont Morgan di New York ma molti dei suoi disegni e delle opere che possedeva, per sua volontà passarono ad altre istituzioni inglesi.
Per quanto riguarda l’opera che presentiamo in questa vendita riconosciamo nelle due tavolette laterali che fondono elementi veneziani con l’atmosfera languida tipica di Burne -Jones, costituiscono gli studi preparatori per l’opera The violin Player della Walker Art Gallery di Liverpool (cfr: The taste of yesterday, catalogo della mostra, Liverpool, 1970, pag. 33, fig.68).
Non si conosce con esattezza soggetto e destinazione dell’opera che ci riporta al clima preraffaellita e all’amore per le rievocazioni leggendarie e medievaleggianti particolarmente care a Burnes-Jones.
La fata Morgana, gouache di analoghe dimensioni del 1862, (Londra Leighton House) il cui soggetto è tratto dalla Morte d’Arthur di Thomas Malory, presenta lo stesso tipo di figura, in piedi in un paesaggio, avvolta ni panneggi all’antica dai colori decisi e contrastati.