Ascanio Luciani
(Napoli, 1621 - 1706)
RESURREZIONE DI SAN LAZZARO
olio su tela, cm 50x74
THE RESURRECTION OF SAINT LAZARUS
oil on canvas, 50x74 cm
Bibliografia
D. Marshall, Ascanio Luciano: a neapolitan Follower of Viviano Codazzi, in "Paragone", XXXIX, 466, 1988, pp. 23-43.
I dipinti di Ascanio Luciani hanno sempre posto agli storici dell’arte questioni delicate riguardo all’autografia delle figure. A differenza di Viviano Codazzi, che ricorreva sistematicamente a specialisti per l’inserimento dei personaggi – nei dipinti napoletani si avvalse soprattutto di Domenico Gargiulo – Luciani sembra, con quest’opera, rivendicare direttamente tale competenza. Le sue figure si distinguono infatti per i mantelli voluminosi e tesi, modellati su ampi contrasti chiaroscurali volutamente semplificati.
Eppure, anche in questa tela il confronto con Domenico Gargiulo si impone con evidenza, così come appare innegabile il rimando diretto alla celebre composizione di Sebastiano del Piombo, alla quale derivano le figure di Lazzaro, di Cristo e delle donne inginocchiate, oggi conservata alla National Gallery di Londra.
Quando la pittura di Luciani si avvicina a quella di Codazzi – a partire dagli anni Quaranta del Seicento – le figure che compaiono nelle rispettive composizioni, e dunque dipinte da Gargiulo, risultano pressoché indistinguibili. Non soltanto la gamma cromatica degli abiti – dominata dalle tonalità di arancione, rosso, blu, ocra e nero – risulta perfettamente coincidente, ma anche alcune tipologie figurative presentano corrispondenze tanto strette da rendere arduo distinguere con certezza l’intervento dei due artisti.