ROBERT RAUSCHENBERG
(Port Arthur 1925 - 2008)
Senza titolo
1988
solvent transfer e acrilico su carta
cm 29,2x22,9
firmato e datato
al retro in basso a destra iscritto a matita "88.D54"
al retro al margine superiore iscritto a matita "Aurelio Stefanini FI98"
al retro del supporto cartiglio Cienne
L'opera è accompagnata da autentica su foto firmata da David White con timbro Rauschenberg Foundation, New York e ivi registrata col n.RR#88.D054.
Provenienza
Collezione privata, ivi donato dall'artista
Butterfield & Butterfield, San Francisco, 22 Aprile 1998, lotto 6216
Collezione privata, Firenze
Galleria Aurelio Stefanini, Firenze
Collezione privata
Esposizioni
Palermo, Loggiato San Bartolomeo (Porta Felice), American Pop Art, 20 Dicembre 1998 - 9 Febbraio 1999
Untitled di Robert Rauschenberg, realizzato nel 1988, sarà presentato nella prossima asta di arte moderna e contemporanea a Milano. L’opera, realizzata con la tecnica del solvent transfer e acrilico su carta, riflette l’enorme grado di innovazione che portò l’artista all’interno del panorama dell’arte degli anni 60. Considerato, insieme all’amico Jasper Johns, come principale esponente del movimento nordamericano noto come New Dada, e precursore della pop art, Rauschenberg rappresenta uno dei pilastri dell’arte di rottura e di sperimentazione.
Nell’opera, firmata e datata dall’artista, si può osservare la complessità del lavoro di Rauschenberg. Sul foglio sono presenti varie forme, come i numeri di un orologio, una farfalla e il misterioso cerchio nel mezzo che ricorda un occhio, un altoparlante o un obbiettivo fotografico. È proprio in queste enigmatiche composizioni che viene evidenziata la poetica dell’artista, elementi meccanici e naturali convivono sulla stessa superficie, generando l’idea di una realtà frammentata che si ricompone in un significato unico. Immagini che non raffigurano soltanto dei soggetti, ma anche l’idea di traccia, di memoria, di scarto e di riciclo.
In questa visione è di notevole importanza la tecnica utilizzata, il solvent transfer, messo a punto da Rauschenberg a partire dalla fine degli anni Cinquanta. Consiste nel trasferire sulla carta immagini tratte dalla stampa illustrata attraverso solventi chimici, che sciolgono l’inchiostro e ne permettono la trasposizione sul nuovo supporto, generando immagini frammentarie e stratificate, che riflettono la memoria instabile e sfuggente della vita di tutti i giorni.
L’uso di materiali comuni e di immagini reperite nei giornali o nei media era parte di una pratica più ampia: sin dai Combine Paintings degli anni Cinquanta, Rauschenberg ha incorporato nell’opera oggetti di uso quotidiano, scarti, elementi industriali, aprendo la strada a una nuova concezione dell’arte come “riciclo del mondo”. Un approccio che unisce ironia e rigore, libertà creativa e riflessione critica sul bombardamento visivo della società contemporanea.
Il 2025 segna il centenario della nascita di Rauschenberg, un’occasione che ha riportato la sua figura al centro dell’attenzione internazionale. Numerose sono state le mostre dedicate all’artista americano, da new York ad Hong Kong, passando per Madrid e Milano.
Untitled si presenta dunque come un’imperdibile testimonianza della straordinaria innovazione portata da Rauschenberg, dove oggetti industriali e quotidiani si incontrano per restituire l’immagine di una realtà moderna sempre più frammentata e soggettiva, in cui una farfalla può volare dentro un orologio.
© Robert Rauschenberg Foundation