FILIPPO TOMMASO MARINETTI & TULLIO D'ALBISOLA
(Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944) - (Albisola 1899 -1971)
Parole in libertà futuriste, tattili-termiche olfattive
1932
lito-latta
cm 24x24
dedicato sulla terza di copertina "All'amico futurista Guglielmo Jannelli con ammirazione futurista / Tullio d'Albisola / 7 Gennaio XI°"
prima edizione, stampato su 15 fogli di metallo, poesie e illustrazioni di Filippo Tommaso Marinetti, legatura editoriale
in metallo con dorso a cilindro
101 esemplari, di cui soltanto 50 in commercio
Edizioni Futuriste di “Poesia”, Roma
Nel 1932 Filippo Tommaso Marinetti pubblicò Parole in libertà futuriste olfattive tattili termiche, una delle opere più iconiche e sperimentali del futurismo italiano. Edito dalle Edizioni Futuriste di “Poesia” in collaborazione con la Lito-Latta di Savona, il volume rappresenta l’espressione più compiuta della poetica marinettiana delle “parole in libertà”, dove la scrittura si fonde con la materia e il libro stesso si trasforma in un oggetto artistico e sensoriale.
Già dal titolo, l’opera dichiara la sua ambizione a coinvolgere tutti i sensi — non solo la vista e l’udito, ma anche l’olfatto, il tatto e la percezione termica. L’esperimento linguistico inaugurato da Marinetti con Zang Tumb Tuum nel 1914 trova qui una delle sue forme più radicali: la parola, liberata dalla sintassi e dalla linearità, diventa ritmo visivo, impatto sonoro e costruzione plastica.
Il progetto vide la collaborazione con Tullio d’Albisola, ceramista e artista ligure, tra le figure più vitali del futurismo applicato alle arti decorative. La stampa fu affidata a Vincenzo Nosenzo, titolare dello stabilimento savonese “Lito-Latta”, specializzato nella produzione di scatole metalliche per biscotti. La scelta della latta come materiale di stampa fu un gesto fortemente simbolico: il metallo, emblema di modernità e industria, sostituiva la carta per trasformare il libro in un manufatto resistente, brillante, meccanico — un oggetto futurista per eccellenza.
Come documentato da Domenico Cammarota nella Bibliografia di Filippo Tommaso Marinetti (Skira, 2002), il volume è composto da 15 fogli di latta litografata, rilegati con dorso tubolare e chiusura “al cartoccio”, per un peso complessivo di 852 grammi. Il volume comprende trenta pagine non numerate e presenta dieci illustrazioni di Tullio d’Albisola, cui il testo è dedicato:
“Al mio caro e grande amico Tullio d’Albisola, primo ceramista futurista d’Italia — MARINETTI.”
Nell’antiporta figura un ritratto di Marinetti, mentre il corpo del libro raccoglie nove tavole parolibere, dove segni tipografici, linee dinamiche e onomatopee si fondono in una sinfonia visiva che traduce sulla superficie metallica la simultaneità e l’energia del mondo moderno.
L’esemplare qui presentato in asta possiede un valore storico e collezionistico particolare: è dedicato da Tullio d’Albisola all’amico e poeta futurista Guglielmo Jannelli, figura anch’egli legata agli ambienti artistici del tempo. Rimasto da allora nella medesima collezione privata, il volume si presenta oggi come una straordinaria testimonianza dell’intreccio umano e creativo che animò le avanguardie italiane tra le due guerre.
Parole in libertà futuriste olfattive tattili termiche non è soltanto un libro, ma un’opera d’arte totale: un esperimento in cui parola, immagine e materia si fondono in un unico gesto creativo. Marinetti vi realizza la sua visione di una poesia concreta e dinamica, capace di incarnare la vitalità del progresso, la modernità delle macchine e la sensualità della materia. Un’opera che, ancora oggi, continua a incarnare lo spirito più audace e rivoluzionario del futurismo.