IMPORTANTI MAIOLICHE RINASCIMENTALI

Firenze, 
mer 20 Ottobre 2021
Asta Live 1099
20

GRANDE VASO BIANSATO, DERUTA, PRIMO TERZO SECOLO XVI

€ 6.000 / 9.000
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GRANDE VASO BIANSATO, DERUTA, PRIMO TERZO SECOLO XVI

in maiolica dipinta in blu di cobalto con lustro dorato; alt. cm 31,2, diam. bocca cm 17,6, diam. piede cm 13,6

 

A LARGE TWO-HANDLED JAR, DERUTA, FIRST THIRD 16TH CENTURY

 

Bibliografia di confronto

D. Thornton, T. Wilson, Italian Renaissance Ceramics. A Catalogue of the British Museum’s Collection, Londra 2009, p. 467 n. 277;

T. Wilson, The golden age of Italian Maiolica Painting. Catalogue of a private collection, Torino 2018, pp 112-113 n. 44

 

Il vaso ha corpo ovoidale appiattito, poggiante su un alto piede a base svasata, dotato di una bocca larga a bordo rifinito a stecca. Appena sotto l’orlo due anse a cordolo scendono arcuate per ricongiungersi al corpo appena sopra il punto di massima espansione. Sotto il bordo, largamente orlato di lustro, compare nella parte mediana del corpo un ornato con due medaglioni a mandorla che recano le immagini rispettivamente di un pellicano e di un pavone; un complesso decoro fitoforme con foglie e fiori circonda i medaglioni lambendo le anse, mentre appena sotto appare una fascia decorata da un motivo con boccioli e foglie disposti a corolla; sul calice del vaso è presente una decorazione a “baccellature oblique”, mentre il piede è adornato da un finto bugnato accompagnato dalla medesima ghirlanda della fascia centrale. L’ornato è realizzato in blu di cobalto su smalto stannifero con decori a lustro giallo dorato.

Il vaso, imponente per dimensioni, è ricco nella decorazione con ampio uso non solo di cobalto, ma anche di lustro. I due uccelli raffigurati rispecchiano una simbologia religiosa: il pavone simboleggia l’immortalità, il pellicano entra nella simbologia cristiana come emblema di Gesù Cristo.

Per questa particolare e rinomata produzione si veda quanto già detto a proposito del lotto 19).

Il vaso ha un riscontro preciso in un esemplare appena più piccolo, con animali riferibili all’amor cortese, studiato recentemente da Timothy Wilson nel regesto di una collezione privata. L’ornato con fiori a bocciolo inoltre è facilmente riferibile alla tesa di un piatto del British Museum dalla tesa decorata a ghirlanda recante lo stemma di papa Giulio II, e pertanto databile tra il 1503 e il 1513, gli anni del suo pontificato, termine utile anche per la datazione del nostro vaso, riferibile al più tardi agli anni venti del XVI secolo.