Fascino e splendore delle maioliche e delle porcellane: la raccolta di Pietro Barilla ed una importante collezione romana

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DUE PIATTI, VENEZIA, MANIFATTURA DI GEMINIANO COZZI, 1770-1780

€ 900 / 1.300
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DUE PIATTI, VENEZIA, MANIFATTURA DI GEMINIANO COZZI, 1770-1780

in porcellana. Il primo con tesa appena sollevata e obliqua, cavetto profondo e orlo liscio, decorato in policromia con tavolozza Imari con decoro “blò e rosso o del Giapon, che ebbe una discreta fortuna nella produzione della manifattura veneziana: nella tesa mazzetti minuti e orlo con motivo a riserve con reticolo e fiori listato in oro, nel cavetto motivo orientale con roccia da cui fuoriescono fiori di pesco, peonie, e balaustra che raccorda i motivi definendo l’orizzonte. Il secondo con tesa obliqua e orlo mistilineo, decorato con motivo “al ponticello o del Giapon”, anch’esso molto richiesto nella produzione veneziana, con uno scenario orientaleggiante centrato da un ponte che conduce a un’architettura a pagoda con fiori e rocce all’orientale. Sul retro di entrambi i piatti marca “ancora” in rosso diam. cm 22,8 e cm 23,5

 

Bibliografia di confronto

M. Ansaldi, A. Craievich (a cura di), Geminiano Cozzi e le sue porcellane, Venezia 2016, pp. 175-180 nn. 1-14 (piatto ponticello); p. 193 n. 40 (piatto Imari)