ONLINE AUCTION | MONTELUPO: RENAISSANCE MAIOLICA

11  -  19 APRIL 2023
Timed auction, 1224
10

A SPOUTED PHARMACY JAR, MONTELUPO, SECOND HALF 16TH CENTURY

Estimate
€ 4.000 / 8.000
Auction closed
The lot was awarded at a value of: 6300 €  c.i.

A SPOUTED PHARMACY JAR, MONTELUPO, SECOND HALF 16TH CENTURY

 

ORCIOLO, MONTELUPO, SECONDA METÀ SECOLO XVI

in maiolica dipinta in policromia, corpo ovoidale con piede a disco e collo cilindrico breve terminante in un orlo appena estroflesso e tagliato a stecca; dalla spalla scendono due anse a forma di drago che terminano con una coda semplice, non arricciata. Il collo è decorato da una linea giallo arancio con filetti in blu di cobalto, le anse dipinte in policromia con verde, giallo e blu con tocchi più scuri a definire le squame. Un largo motivo decorativo “a palmetta persiana” si estende su tutta la superficie del vaso, ad eccezione di una vasta porzione sul fronte occupata da un medaglione incorniciato da una ghirlanda robbiana arricchita da piccoli frutti e pigne, centrata da fioretti multipetalo e fermata da sottili nastri: al centro del medaglione lo stemma della famiglia fiorentina Catani (D'azzurro, alla fascia d'argento accompagnata da tre conchiglie d'oro), sormontato da una riserva con un uccello affrontato a una spiga di grano; ai lati dell’emblema due figure fantastiche “a candelabra” con teste barbate e corpi puntinati. Il vaso appartiene a un contesto farmaceutico nobiliare laico e trova puntuali riscontri nei manufatti delle botteghe di Montelupo, tra i quali la maggiore vicinanza nel progetto dell’impianto decorativo si riscontra con l’orcio ora conservato nella Galleria di Palazzo Cini a Venezia, già della collezione Pringsheim, anch’esso prodotto per una farmacia laica e pubblicato da Carmen Ravanelli Guidotti, unitamente a due esemplari molto simili recentemente transitati sul mercato londinese (Sotheby’s, From Earth to Fire, Londra 1 novembre 2018, lotto 622), che condividono con il nostro il decoro a “palmetta persiana”, ma anche la presenza di grottesche con figure mostruose barbate, lì a circondare l’emblema della famiglia Stepazola di Verona. Tutti questi confronti sono databili tra il 1545 e il 1580 circa, arco temporale che riteniamo conforme per il vaso qui presentato, accostabile per morfologia e decoro ad una coppia di orci venduti qui da Pandolfini il 16 novembre 2022 (lotto 33); alt. cm 42, diam. bocca cm 14,5, diam. piede cm 14,5

 

Comparative Bibliography

O. von Falke, Le maioliche italiane della Collezione Pringsheim, ed. Ferrara 1994, vol. I, n. 41 tav. XXV;

C. Ravanelli Guidotti, Maioliche di Montelupo, Firenze 2019, pp. 134-135 n. 14