Works on paper: 15th to 19th century drawings, paintings and prints

14 APRIL 2021
Auction, 1006
49

Carlo Dolci

Estimate
€ 4.000 / 6.000
Price realized  Registration

Carlo Dolci

(Firenze,1616 – 1686)

RITRATTO DEL CARDINALE GIOVANNI DE' MEDICI

matita nera e rossa, carta vergellata, mm 209x154

 

PORTRAIT OF CARD. GIOVANNI DE' MEDICI

black and red chalk, laid paper, mm 209x154

 

Iscrizioni

"Card. Gio. Carlo Medici Duca D Paolo Giando?" a penna in basso sul recto; "Padoan" a matita in basso a sinistra sul recto

 

Bibliografia di riferimento

C. Monbeig Goguel, Dessins toscans XVIe - XVIIIe siècles: tome II: 1620 – 1800, Musée du Louvre, Cabinet des Dessins: Inventaire général des dessins italiens, Parigi 2005, pp. 230-241.

F. Baldassari, Carlo Dolci: complete catalogue of the paintings, Firenze 2015; Maria Cecilia Fabbri, La "pazienza" di Carlino: aspetti e novità nella produzione grafica di Dolci, in Carlo Dolci 1616 – 1687, catalogo della mostra (Firenze 2015) a cura di S. Bellesi, A. Bisceglia, C. Acidini Luchinat, Livorno 2015, pp, 100 – 113.

 

Ritrattista straordinario, di grande acutezza psicologica, sin da precoci prove come nei ritratti di Giovane uomo e di Arnolfo de’ Bardi della Galleria Palatina e degli Uffizi (1631-1632), Carlo Dolci dimostra la stessa spiccata abilità tecnica e di indagine emotiva anche con la matita. Quasi commoventi i suoi volti di bimbi o della moglie Teresa alla quale dedica almeno due disegni tra i quali quello conservato presso la Fondation Custodia di Parigi con la medesima virtuosistica combinazione di matita nera e rossa del nostro.

Il cardinale Giovanni Carlo de’ Medici (Firenze, 1611 – Villa di Castello, 1663), secondogenito maschio del granduca di Toscana Cosimo II e di Maria Maddalena d’Austria e fratello del futuro Ferdinando II de’ Medici, fu uno dei più importanti collezionisti d’arte e mecenati del suo tempo: fine conoscitore, si procurò nel corso degli anni centinaia di opere di diversa scuola, epoca e provenienza, Raffaello, Correggio, Francesco Parmigianino, Veronese, Rubens, nonché di pittori fiorentini suoi contemporanei.

Vivace e attento è lo sguardo che indirizza verso lo spettatore in questo ritratto di Dolci, sguardo che rivela la sua propensione a godersi la vita e il “bello” di cui si circondava.

 

Opera dichiarata di interesse particolarmente importante dal Ministero per i beni e le attività culturali, Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Roma il 3 dicembre 1980.

The Italian Soprintendenza considers this lot to be a work of national importance and requires it to remain in Italy; it cannot therefore be exported from Italy.