MODERN AND CONTEMPORARY ART | ONLINE

25 JUNE - 2 JULY 2020

MODERN AND CONTEMPORARY ART | ONLINE

Timed auction, 0347
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Estimate   0 € - 3000 €

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1 - 30  of 238
154

GIAMPIERO POGGIALI BERLINGHIERI

(Firenze 1936)

Senza titolo

1987

litografia ritoccata a mano

cm 70x50, battuta cm 59x40

firmato e datato in basso a destra

prova d'autore

 

Untitled

1987

hand-retouched lithograph

70x50 cm, measurement battute 59x40 cm

signed and dated lower right

artist proof

 

Giampiero Poggiali Berlinghieri nasce a Firenze il 17 luglio 1936. L’esordio della sua

attività artistica è del 1968 e segna il termine di un'accelerata fase di ricerca e di

formazione autodidatta con la prima mostra personale presso la Galleria Inquadrature di

Firenze a cui fanno seguito circa 80 mostre personali in Italia e all’estero. Opere di

Poggiali trovano posto in collezioni museali pubbliche e private. Un suo autoritratto fa

parte della raccolta degli autoritratti della Galleria degli Uffizi. Negli anni Ottanta,

l’allestimento di due importanti esposizioni, nell’88 al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e

nell’89 a Palazzo Strozzi di Firenze, segna due momenti antologici dell’attività dell’artista.

Gli anni Novanta, sono caratterizzati dalle esecuzioni di numerose installazioni,

documentate dal volume monografico a cura di Pierre Restany-Poggiali sculture e

installazioni 1969-1995 edito dal Museo Civico di Taverna. Significativa l’installazione

Simposio del 1996 al Museo Marino Marini, patrocinata dal Comune di Firenze.

Nel 1997, edita da LoGisma, esce l’opera multimediale interattiva Delfo: una pinacoteca

virtuale di oltre 300 immagini di quadri, sculture, installazioni, e cinque video,

accompagnate da musiche elettroniche originali appositamente composte.

 

 

Estimate € 50 / 100
Auction closed
130

ENNIO MORLOTTI

(Lecco, Como 1910 - Milano 1992)

Ritratto di Picasso

1981

cm 24,5x31,2

tiratura di XXV esemplari, es. XI/XXV

firmato in basso a destra

 

Picasso portrait

1981

etching

24.5x31.2 cm

edition of XXV exemplars, es. XI/XXV

signed lower right

 

Per i pittori astrattisti, invece, Picasso e Cézanne erano considerati i capisaldi della

rappresentazione di una realtà non mimetica, in cui la materia pittorica e la mano

dell'artista (quindi la sua sfera psicologica ed esperienziale) potessero conquistare una

propria autonomia creativa rispetto al dato reale, come accade nelle plurime ramificazioni

della pittura “informale” francese e americana.

In questo contesto, però, cerca di farsi spazio anche un nuovo “naturalismo”

ll naturalismo di Morlotti unisce l’estetica romantica all’inconscio freudiano, fondandosi su

una forte corrispondenza tra l’io dell'autore e la realtà circostante. Le opere di Morlotti,

però, vengono presentate per la prima volta al pubblico da Testori per la mostra alla

Saletta di Modena nel 1952 (uscita poi come Appunti su Morlotti in Paragone, n. 33,

1952); il giovane critico d’arte delinea un percorso che va dagli esordi post-cubisti,

caratterizzati da un particolare interesse per i paesaggi di Cézanne, alla maturità artistica

in cui affronta il rapporto dialettico tra figura umana e paesaggio disarticolato: «Lo sprone

forte (il sussulto) la poesia lo riceveva da quella catena di paesaggi […] e lo scrollo

dialettico, lo riceveva, invece, dalle Figure. Una dialettica che si concatenava,

appassionata e fulgente, sui più diretti fatti della cultura». 

(cit. Una triangolazione ‘informale’: Morlotti, Testori, Arcangeli di Filippo Manni)               

 

Estimate € 50 / 100
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