ARCADE| 16th TO 20th CENTURY PAINTINGS

3 MARCH 2020

ARCADE| 16th TO 20th CENTURY PAINTINGS

Auction, 0334
FLORENCE
Palazzo Ramirez Montalvo
Borgo degli Albizi 26


10.30 a.m.
lots 1-120

2.30 p.m.
lots 121-234

4.30 p.m.
lots 244-353
Viewing

FLORENCE
Friday          28 February       10am-6pm 
Saturday      29 February       10am-6pm
Sunday          1  March          10am-6pm
Monday          2  March          10am-6pm


info@pandolfini.it

 
 
 
Estimate   250 € - 20000 €

All categories

211 - 240  of 342
228

Scuola toscana, prima metà sec. XVIII

VOLATILI CON FRUTTA E FIORI

coppia di dipinti, matita nera, inchiostro e tempera su pergamena, mm 320x250

(2)

 

Tuscan school, first half of 18th century

BIRDS WITH FRUITS AND FLOWERS

a pair of paintings, black chalk, ink and tempera on parchment, mm 320x250

(2)

 

Nel panorama della natura morta fiorentina del Seicento, le miniature di Giovanna Garzoni (Ascoli, 1600 – Roma, 1670) offrirono senz’altro spunti interessanti a pittori quali Bartolomeo Ligozzi, Andrea Scacciati e Bartolomeo Bimbi, condizionando invece più direttamente artisti che anche dal punto di vista tecnico imitarono più scopertamente i motivi garzoniani. Fra questi si distinsero Lorenzo Todini, documentato a Firenze dal 1683 al 1689, Alessandro Marsili, attivo a Firenze soprattutto per Violante di Baviera moglie del Gran Principe Ferdinando e Teresa Beatrice Vitelli, al secolo Suor Veronica Vitelli, al lavoro nel capoluogo toscano dal 1706 al 1729 e di cui sono note due pergamene firmate e datate, facenti parte della collezione conservata presso la Galleria Palatina di Palazzo Pitti (cfr. Gli Incanti dell’iride. Giavanna Garzoni pittrice del Seicento, catalogo della mostra a cura di G. Casale, Cinisello Balsamo 1996, pp. 120-123, schede 46-47). Il disegno piuttosto particolareggiato delle scene naturalistiche di mano di quest’ultima, con segni a matita ancora visibili, e i colori chiari ma stesi intensamente su alcune parti, restituendo un vivace dinamismo alle composizioni naturalistiche, avvicinano anche la nostra coppia con volatili frutti e fiori alla produzione di tale pittrice.

 

Estimate   € 4.000 / 6.000
Price realized  Registration
229

Scuola veneta, sec. XVI

LA MADONNA COL BAMBINO APPARE A FANTINO PIZZAMANO

VENEZIA RICEVE LA SPADA DELLA GIUSTIZIA 

coppia di miniature da commissione ducale, tempera, inchiostro e oro su pergamena, mm 210x146 circa

(2)

 

Venetian school, 16th century

MADONNA AND CHILD APPEARING TO FANTINO PIZZAMANO

VENICE RECEVEING THE SWORD OF JUSTICE

a pair of illuminations from a commissione ducale, tempera, ink and gold on parchment, mm 210x146 circa

(2)

 

Bibliografia di riferimento

H. K. Szépe, Venice Illuminated. Power and Paintings in Renaissance Manuscripts, Yale University Press, New Haven and London 2018.

 

La coppia di raffinate miniature fa parte della Commissione del doge Alvise Mocenigo (1570-1577) a Fantino Pizzamano, come è riportato sul testo manoscritto presente sul verso della pergamena raffigurante Venezia mentre riceve la spada della Giustizia, relativa all’incarico del patrizio veneto come capitano di Brescia.

Le Commissioni dogali o ducali erano lussuose presentazioni di contratti che sancivano l’elezione a incarichi amministrativi sul territorio della Repubblica di Venezia: alcune pagine di tali copie manoscritte venivano abbellite con immagini allegoriche e religiose volte a celebrare la carriera politica dell’eletto e naturalmente la Serenissima.

Dopo la fine della Repubblica molti di questi manoscritti furono venduti e smembrati proprio per le loro preziose miniature e per le suntuose rilegature.

Da un punto di vista compositivo le due pergamene offerte sono assai vicine a quella con Girolamo Venier in adorazione della Madonna col Bambino proveniente dalla Commissione per Girolamo di Giovanni Andrea Vernier conservata presso la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, volta a ricordare il suo incarico di Podestà e Capitano di Capodistria del 1564 (cfr. H. K. Szépe, Venice Illuminated. Power and Paintings in Renaissance Manuscripts, Yale University Press, New Haven and London 2018, p. 29, fig. 0.14): simile è l’impostazione e il protagonismo delle figure all’interno di una cornice dorata, nel nostro caso più riccamente decorata.

Più stringenti confronti stilistici possono invece essere effettuati con alcune esemplari attribuiti al cosiddetto “Morgan Master”. Si tratta di una coppia di miniature per l’elezione di Sebastiano di Fantin Marcello a provveditore e capitano di Salò e della Riviera del Garda nel 1565, oggi nella collezione della Bibliothèque de l’Arsenal di Parigi (cfr. H. K. Szépe, Venice Illuminated, cit., p. 30, fig. 0.16) e di un’altra raffigurante Venezia che riceve la spada della Giustizia (da una Commissione di Antonio di Andrea Bragadin come Podestà di Brescia del 1567) della Pierpont Morgan Library di new York ( cfr. H. K. Szépe, Venice Illuminated, cit., p. 187, fig. 5.40), quest’ultima con una cornice abitata dalle personificazioni delle Virtù come nel nostro caso.

Le figure sono debitrici della cultura artistica veneta contemporanea e in particolare è stato suggerito come confronto i dipinti di Veronese e Giambattista Zelotti inseriti all’interno di fastose decorazioni dorate sui soffitti di Palazzo Ducale a Venezia. Si sottolinea infine il suggestivo naturalismo ritrattistico nella raffigurazione del volto del committente in adorazione della Madonna col Bambino.

 

 

 

Estimate   € 8.000 / 15.000
233

Scuola toscana, sec. XVI
MADONNA COL BAMBINO
olio su carta applicata su tavoletta, mm 318x233€ 

Tuscan school, 16th century
MADONNA COL BAMBINO
oil on paper, laid down on panel, mm 318x233

Iscrizioni “GIORGIO VASARI 70” a pennello sul retro della tavoletta

Evidente il rapporto di filiazione di questa deliziosa Madonna col Bambino dipinta su carta con le numerose prove su questo tema, sia pittoricheche disegnative, di Giorgio Vasari (Arezzo, 1511 – Firenze, 1574). L’abbraccio tra madre e figlio si ritrova del tutto analogo nella tavolaconservata presso il County Museum of Art di Los Angeles, identificata con la Sacra Famiglia dipinta dall’aretino a Venezia per il banchiereFrancesco Leoni (cfr. U. Baldini, Giorgio Vasari pittore, Firenze 1994, p. 162; tav. p. 53; L. Lehmbeck, a cura di, Gifts of European Art from TheAhmanson Foundation. Vol. 1, in Italian Painting and Sculpture. Los Angeles, Los Angeles County Museum of Art, 2019). I contorni, ondulati marisoluti, che segnano le forme delle due figure, ribaditi da un sottile tratto a punta di pennello, sono poi gli stessi che caratterizzano i molti fogliautografi di Vasari, così come l’insistito panneggiare che risalta le solide volumetrie dei corpi: si veda per esempio la Sacra Famiglia con Sant’Annae il Battista del british Museum di Londra (inv. 1895 – 9- 15 – 650) o l’analogo soggetto di un disegno della collezione del Louvre di Parigi(inv. 2087; cfr. F. Härb, The Drawings of Giorgio Vasari (1511 – 1574), Roma 2015, pp. 248-249, schede 104-105), datati entrambi verso il 1545.

Estimate   € 4.000 / 6.000
Price realized  Registration
250

Piet Jan Van der Ouderaa

(Antwerpen 1841 - 1915)

IL FRUTTIVENDOLO VENEZIANO

olio su tavola, cm 113x71

firmato e datato "Antw 1875" in basso a destra

retro: etichetta della galleria Guillaume Campo di Anversa, cartiglio iscritto "PVanderouderaa / Plantyn Lei 56 / Antwerpen / Venitiaansche / Fruitverkoopers / Prys / 2500 Franken"

 

THE VENETIAN FRUIT SELLER

oil on panel, 113x71 cm

signed and dated "Antw 1875" lower right

on the reverse: label of the Guillaume Campo gallery in Antwerpen, label inscribed "PVanderouderaa / Plantyn Lei 56 / Antwerpen / Venitiaansche / Fruitverkoopers / Prys / 2500 Franken"

 

Pierre Jean Van der Ouderaa nasce ad Anversa nel 1841, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti, divenendo allievo di Jacob Jacobs e Joseph van Lerius. Prosegue la carriera accademica come professore all’Istituto Superiore delle Arti e come membro del Corpo Accademico nel 1890. Durante il suo percorso compie viaggi di studio in Italia: visita con sicurezza Roma dove ammira le opere di Raffaello e Venezia nel 1866, dove prende ispirazione per l’esecuzione del dipinto che presentiamo in asta. Si reca poi in Terra Santa nel 1893, tappa fondamentale per la realizzazione di soggetti biblici.

Van der Ouderaa dipinge paesaggi, ritratti, scene di genere, in cui si distingue per l’attenzione al dettaglio, ma predilige i soggetti storici, legati in particolare alla storia della sua città, Anversa. Nel 1912 espone la tela “Due poveri eredi” a Palazzo Strozzi a Firenze in occasione della mostra dell’Associazione degli artisti italiani. Tra le sue opere più rilevanti ricordiamo “Le Baiser judiciaire” del 1879, “L’ultima spiaggia” del 1885, due grandi affreschi eseguiti tra il 1886 e il 1888 per il Palazzo di Giustizia di Anversa, e “L’ultimo rifugio” conservato nel Museo di Bruxelles.

 

 

Estimate   € 15.000 / 25.000
Price realized  Registration
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