19TH CENTURY PAINTINGS. TUSCAN PAINTERS FROM THE OLSCHKI COLLECTION AND FROM OTHER ITALIAN COLLECTIONS

13 NOVEMBER 2018
Auction, 0275
54

Vincenzo Gemito

Estimate
€ 1.500 / 2.500
Price realized  Registration

Vincenzo Gemito

(Napoli 1852 - 1929)

TESTA

cera, alt. cm 7

retro: reca iscrizione "Gemito. Studio di Medusa 1917"

 

HEAD

wax, h. cm 7

on the reverse: inscription "Gemito. Studio di Medusa 1917"

 

Provenienza

Collezione privata, Roma

 

La piccola cera che abbiamo il piacere di presentare costituisce una preziosa aggiunta al catalogo di Vincenzo Gemito. Dello scultore napoletano si conservano numerose opere in cera, tra cui ricordiamo la Maschera dell'imperatore Alessandro e due Testine di Medusa, tutte conservate alla Galleria d'Arte Moderna di Milano (inv. 1038, inv. 6536 e inv. 6538, vedi Gemito, catalogo della mostra (Napoli, Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, 29 marzo – 5 luglio 2009), a cura di D.M. Pagano, Milano 2009, pp. 188 n. 67 e 211 n. 81), un Busto di fanciulla napoletana in collezione privata romana (vedi Gemito... cit., pp. 162-163 n. 53b) e il Bozzetto del Monumento funebre per Papa Pio X del Museo di Capodimonte di Napoli (vedi Gemito... cit., p. 204 n. 77).

L’iscrizione sul retro della nostra cera ne indica il soggetto come Testa di Medusa, un tema affrontato con continuità all'interno del percorso dello scultore: si vedano le piccole cere rosse della Galleria d’Arte Moderna di Milano, già citate, la Coppa con Medusa in argento e argento dorato di collezione privata (vedi Gemito... cit., p. 190 n. 68), una spilla in oro raffigurante Testa di Medusa (vedi M. Picone Petrusa, Gemito a Villa Pignatelli, in "Napoli Nobilissima", X, 2009, 5-6, pp. 234-239) e un Piatto con la testa di Medusa del 1911, conservato a Malibu al J. Paul Getty Museum (M. Picone Petrusa, Gemito... cit., p. 237). Ciononostante, come emerge dal confronto con le opere appena citate, la testina in cera non è identificabile con la figura mitologica della Medusa, anche per l’assenza del tratto caratteristico della gorgone, ovvero la massa di serpenti che ne compongono la chioma. La nostra testina sembra comparire invece quasi identica nel volto femminile inserito nella vasca della fontana-piedistallo ai piedi del giovinetto con anfora dell'opera La Sorgente, la cui versione in argento del 1912 si conserva in collezione Gaetano Caltagirone (vedi Gemito... cit., p. 184 n. 65b) (figg. 1-2).

Come ci suggerisce gentilmente la professoressa Isabella Valente, che qui ringraziamo, i lineamenti del volto, l'arcata sopracciliare, l'orbita oculare e il mento sporgente si ritrovano anche in uno dei volti di Alessandro Magno in bronzo, oggi in collezione privata napoletana (vedi Gemito... cit., p. 212 n. 82) (fig. 3).