IMPORTANT OLD MASTER PAINTINGS

21 APRIL 2015
Auction, 0001Part 1
17

Scultore della fine del XV secolo

Estimate
€ 12.000 / 18.000
Price realized  Registration

Scultore della fine del XV secolo

MADONNA COL BAMBINO

bassorilievo in marmo, cm 46,5x34,5

ridotto lungo il margine superiore, alcuni danni

 

Corredato da parere scritto di Alessandro Delpriori

 

"La Madonna a mezzo busto col Bambino nudo in piedi sopra un cuscino al suo fianco (detta anche Madonna del davanzale) è una delle composizioni più frequenti nella seconda metà del Quattrocento soprattutto in Toscana e in particolar modo a Firenze, dove il modello principale fu elaborato da Verrocchio e poi replicato in innumerevoli versioni, sia in pittura che in scultura, da moltissimi artisti.

Sempre da modelli fiorentini discende il volto di Gesù, con i caratteri fisionomici marcati e i capelli leggeri intagliati in pochissimo spessore e mossi in ciocche spettinate che ricordano a distanza le prove di Desiderio da Settignano". La veste della Vergine si allontana invece dalle soluzioni della scultura toscana: "le pieghe insistite sulla manica che si rincorrono per tutto il braccio, sembrano uscite da un atelier lombardo. Allo stesso modo il velo che copre i capelli della Madonna è affatto lontano dalle acconciature solitamente rappresentate nella tradizione fiorentina e più vicine anche in questo caso alla più lineare eleganza lombarda, come per esempio nelle sculture di Andrea Bregno". Quest'ultimo giunse a Roma nel momento più importante per la rinascita artistica della città nel Quattrocento, dopo l’ascesa al soglio pontificio di Sisto IV, e dove, spesso anche negli stessi cantieri, era presente il toscano Mino da Fiesole, insieme al quale collaborò alla creazione di uno stile specifico della scultura rinascimentale a Roma che coinvolse in seguito anche Giovanni Dalmata.

La scultura qui proposta si presenta pertanto stilisticamente in bilico tra la tradizione toscana e gli esempi lombardi, discendendo probabilmente da questo momento in cui a Roma si potevano osservare entrambe le soluzioni. Lo studioso propone una datazione per l'opera verso la fine del secolo, negli ultimi quindici anni.