L'INTRIGO NELL' ORDITO DI SETA

Una storia tessuta intorno a diverse generazioni della Famiglia Montalto, quella dell’arazzo “Leonessa nell’acqua”, opera d’arte che verrà presentata nell’asta “Capolavori da collezioni italiane” il prossimo 12 novembre 2019 a Palazzo Ramirez-Montalvo.
Frutto dell’artista brussellese del primo Seicento Jan I Reas, in collaborazione con la manifattura di Catherina van den Eynde, la scena, tessuta con un ordito di seta di alto pregio ed estrapolata dai racconti e nozioni zoologici tramandati fin dall’Antichità, effigia una leonessa immersa nelle acque del fiume per lavar via le tracce di un accoppiamento con un leopardo, per eludere l’ira del leone geloso; nella scena è presente anche un serpente intento ad abbeverarsi dopo essersi svuotato del veleno e liberatosi della vecchia pelle tra le rocce.
Ma cosa si nasconde tra le trame di questa iconografia? Sicuramente potrebbe far riferimento a una metafora cristiana, dove la purificazione e il battesimo sono azioni importanti per perseguire la salvezza eterna. O si tratta semplicemente del desiderio del Cardinale Montalto di ammirare un grande spettacolo naturalistico nelle proprie mura domestiche, spinto dalla sua passione per la cultura zoologica?