IL SESTERZIO DI ELIO CESARE, IL GENERALE CHE NON OTTENNE MAI IL TITOLO DI IMPERATORE

Il ritratto che compare sullo straordinario sesterzio che verrà esitato nella prossima asta del 16 e 17 dicembre “Libri, argenti, porcellane e maioliche, numismatica” che, per la sua elevata rarità e la straordinaria qualità conservativa è stato notificato dalla Soprintendenza Archeologica nel 2013, rappresenta Lucio Ceionio Commodo, designato futuro imperatore e successore di Adriano con il nome di Elio Cesare
Di origini etrusche, era famoso per la sua condotta di vita lussuriosa e dedita ai piaceri, tanto che le fonti ci attestano che accanto al suo letto teneva sempre due libri, una raccolta di poesie erotiche di Ovidio e un trattato di Apione dedicato alla lussuria. Attiratosi le invidie di molti dei suoi contemporanei per l’adozione a successore del principe, Elio morì improvvisamente nel 138 d.C., la notte prima di tenere un discorso davanti al Senato riunito, lasciando il figlio Lucio Vero che fu poi adottato, insieme con Marco Aurelio, dall’imperatore Antonino Pio. Per questo non riuscì mai ad ottenere il titolo di “Cesare” conservando solo quello di generale dell’Impero romano.
Di questa moneta, proveniente dalla importante collezione Mazzini di Milano pubblicata in cinque sontuosi volumi, si conoscono pochissimi esemplari, alcuni dei quali conservati tra le più esclusive collezioni pubbliche italiane ed internazionali tra cui, per notorietà, citiamo quella del Museo Archeologico Nazionale di Roma e quella del British Museum di Londra. Sul mercato antiquario invece è stato possibile reperire un solo esemplare esitato in asta nel 2007 negli Stati Uniti.

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