IL SERVITORE DI VELASQUEZ

Moresco, di famiglia poverissima, Juan de Pareja accompagnò, come schiavo servitore, Diego Velázquez nel suo secondo viaggio in Italia. Nel 1650 fu ritratto a Roma dal pittore nel celebre dipinto, oggi al Metropolitan di New York, che consentì a Velázquez d'essere ammesso all'Accademia Nazionale di San Luca e ottenere l’importantissima commissione per l’effige di Innocenzo X (ora nella Galleria Doria Pamphilj a Roma).

Dopo essere stato affrancato, Juan de Pareja restò nella bottega di Velázquez divenendo fedele collaboratore e, successivamente, autore di numerose tele.

Caratterizzata da un taglio che riesce a restituire l’espressività dell’animale che fissa il suo osservatore, verrà offerta il 2 ottobre da Pandolfini, durante l’asta Dipinti dal XVI al XIX secolo, una tela firmata da Juan de Pareja con i simboli di San Domenico, il cane con la fiaccola in bocca e i gigli, tramutati in un suggestivo brano di natura morta.