IL FASCINO DELLA SCULTURA NELL’ASTA DI ARCHEOLOGIA DEL 18 DICEMBRE

L'asta di archeologia del 18 dicembre proporrà un'ampia selezione di opere d'arte egizie e classiche.
Fra queste spiccano, per rarità e difficile reperibilità, prodotti scultorei. Realizzati in pietra o legno, questi manufatti sono prova dell'eccellenza artistica e artigianale dell'antichità.
Il mondo egizio è significativamente rappresentato da una portatrice d'offerte in legno del II millennio a.C. (una giovane fanciulla che porta bene i suoi quattro millenni di vita!) e da un rilievo in calcare proveniente da un edificio di culto eretto dal faraone Amasi (vi secolo a.C.) a Menfi.
Altri frammenti dello stesso edificio sono conservati, oltre che in Egitto, anche nel museo di Memphis (Tennessee). Questi prodotti sono proposti con un certificato di libera circolazione.
Quattro sculture classiche costituiscono un campione significativo dei livelli raggiunti dall'arte scultorea di età imperiale: un torso di Afrodite nuda in marmo greco insulare, un'erma in marmo di Carrara con una testa del dio Apollo e un togato monumentale (alto oltre 220 cm), in calcare, raffigurante un notabile dell'età del principato avvolto nella toga, la veste prerogativa del cives romanus.
Pregiato dono votivo del II secolo d.C. è invece una statua di Asclepio in marmo bianco: il dio medico, avvolto in un elaborato mantello, è rappresentato stante, in tutta la sua maestà. L'accurato modellato ed i precisi passaggi di piano la caratterizzano come un prodotto di elevatissima qualità formale. 
L’esposizione di queste ed altre opere si aprirà venerdì 14 e durerà fino al lunedì prima dell’asta.
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