ELEGANTI E RAFFINATI I PERSONAGGI SIMBOLO DELL’ARTE DI BUENO

Nella prossima asta sarà presentata una preziosa raccolta di opere di Antonio Bueno, provenienti da una collezione privata. Opere rappresentative del ritorno alla figurazione iniziato dal 1968, quando i suoi soggetti preferiti erano quelli che lui stesso amava definire “neokitsch” e “pompieristiche”.
Bueno aveva elaborato il grazioso per mostrare l’anti-grazioso, l’eleganza, la raffinatezza e l’apparente semplicità per denunciare in modo personale e ironico il disagio.
Questa nuova scelta stilistica, congiuntamente al boom economico, fece crescere l’interesse del mercato e dei collezionisti di tutta Italia. Bueno è stato un’instancabile sperimentatore, passò dall’astrattismo  (1950-53), al  neometafisico con la serie dei dipinti con pipe di gesso (1953-57), all’ Informale con le impronte (1960-62), al segnaletico e pop a metà degli settanta.  Della sua vasta produzione restano soprattutto noti al pubblico le figure dai busti e teste tondeggianti, fanciulli vestiti da marinaretti, pompieri, reinterpretazioni di grandi opere della storia dell'arte. Il piccolo nucleo di opere che sarà presentato nell’asta di giugno 2020 è un tipico esempio di come collezionare voglia dire anche amare il bello.