ASTA DI ARCHEOLOGIA IL 29 NOVEMBRE
Inizialmente prevista per l'inizio di ottobre, l’asta Pandolfini di Archeologia è stata spostata al 29 novembre 2018.
Questo rinvio si deve all’acquisizione di un’importante collezione che verrà presentata nella prossima asta.
Fra il materiale proposto a fine novembre si segnala un rilevante nucleo di sculture: un monumentale togato in calcare, databile al I secolo a.C. e alto più di due metri; un torso di Afrodite anadiomene in marmo greco insulare; un’erma in marmo con testa di Apollo, analoga per iconografia a quelle ai Musei Capitolini e allo stadio panatenaico di Atene; una piccola statua del dio medico Asclepio ascrivibile al tipo Anzio, con un’elaborata resa del mantello; una squisita statuina femminile in marmo bianco, forse una musa, rinvenuta all’inizio del secolo nei pressi del 22° km della via Aurelia. Si segnalano poi tre pannelli di mosaico, arredo di una villa romana di Cartagine: uno con una testa femminile e due raffiguranti xenia (doni ospitali) con conigli, uva e melograni.
Inoltre, ceramica, vetri e oggetti in bronzo dall’Egitto e dal mondo classico confermano l’interesse di Pandolfini a soddisfare le richieste della clientela più esigente.
Questo rinvio si deve all’acquisizione di un’importante collezione che verrà presentata nella prossima asta.
Fra il materiale proposto a fine novembre si segnala un rilevante nucleo di sculture: un monumentale togato in calcare, databile al I secolo a.C. e alto più di due metri; un torso di Afrodite anadiomene in marmo greco insulare; un’erma in marmo con testa di Apollo, analoga per iconografia a quelle ai Musei Capitolini e allo stadio panatenaico di Atene; una piccola statua del dio medico Asclepio ascrivibile al tipo Anzio, con un’elaborata resa del mantello; una squisita statuina femminile in marmo bianco, forse una musa, rinvenuta all’inizio del secolo nei pressi del 22° km della via Aurelia. Si segnalano poi tre pannelli di mosaico, arredo di una villa romana di Cartagine: uno con una testa femminile e due raffiguranti xenia (doni ospitali) con conigli, uva e melograni.
Inoltre, ceramica, vetri e oggetti in bronzo dall’Egitto e dal mondo classico confermano l’interesse di Pandolfini a soddisfare le richieste della clientela più esigente.
