“Le date? Sai perché sono molto importanti? Perché se tu scrivi ad esempio su un muro ‘1970’ sembra niente, ma tra trenta anni… Ogni giorno che passa questa data diventa più bella, è il tempo che lavora.
Le date hanno proprio questa bellezza, più passa il tempo e più divengono belle” (intervista con Mirella Bandini, 1972, in catalogo Boetti 1965-1994, Mazzotta 1996, p. 200).
I primi ricami su tessuto risalgono agli inizi degli anni ’70, Alighiero Boetti li crea come strumento per formulare una quadratura del linguaggio, parole che si tramutano in concetto astratto, e che diventa arte.
Le molteplici composizioni, di frasi ripetute e sempre diverse, vengono realizzate dall’artista nel suo studio a Roma, abbinando a ogni frase-struttura una combinazione di colori sempre diversi, ergo ogni ricamo, per quando riproduca la stessa frase, è sempre un’opera unica.
Le tele poi saranno spedite in Afghanistan verranno poi ricamati a mano dalle donne di Kabul.