ARCADE | DIPINTI DAL SECOLO XV AL XVIII

8 MARZO 2023

ARCADE | DIPINTI DAL SECOLO XV AL XVIII

Asta, 1195
FIRENZE
Palazzo Ramirez Montalvo



Ore 10.00
Lotti: 1-100

Ore 15.00
Lotti 101-173
Esposizione
FIRENZE
Sabato 4 marzo 2023 10-18
Domenica  5 marzo 2023 10-13
Lunedì 6 marzo 2023 10-18
Martedì 7 marzo 2023 10-18

 
 
 
Stima   500 € - 25000 €

Tutte le categorie

61 - 90  di 173
63

Icilio Federico Joni

(Siena 1866-1946)

MADONNA CON BAMBINO E ANGELI

olio su tavola, cm 90x69,5

 

MADONNA WITH CHILD AND TWO ANGELS

oil on panel, cm 90x69,5

 

Bibliografia

G.Mazzoni, Quadri antichi del Novecento, Vicenza 2001, p.130-134 e fig. 143.

 

Di seguito riportiamo un estratto della scheda critica di Gianni Mazzoni pubblicata nel testo sopracitato:

 

La Madonna seduta in trono è raffigurata in atto di leggere un libro che tiene aperto nella mano destra. Il Bambino, poggiato su un cuscino dal quale pendono due nappe, è rivolto verso chi osserva. Con la mano destra benedice, con la sinistra mostra un cartiglio, in parte interrotto dal bordo della pittura, sul quale si legge "EGOSU[M] LUX M[UNDI]". Dietro il trono sono due angeli adoranti disposti simmetricamente. Sul fondo si distinguono i margini quadrilaterali delle foglie d'oro applicate e si numerano almeno cinque diversi punzoni utliizzati per il decoro delle aureole. Intorno alla testa della Madonna la scritta: "AVE GRAÇIA PLENA DOMIN[O]". La superficie pittorica ha evidentemente un processo di invecchiamento. Si distringuono varie creapture longitudinali, cadute di colore, sporcature e numerose macchie puntiformi. Si tratta con piena evidenza di una copia dierivata dallo scomparto centrale del Polittico di Montepertuso, attualmente conservato nella chiesa di S. Fortunato a Vescovado di Murlo, un'opera firmata e datata da Benvenuto di Giovanni nel 1475. Il polittico stazionò a lungo, per il restauro, nei locali della Pinacoteca senese, allora contigua agli spazi dell'Istituto di Belle Arti, finché non fu restituito alla parrocchia di Montepertuso, presso Murlo, nell'ottobre del 1916 (cfr. ASS, Istituto di Belle Arti, Affari 1917, Inserto 16). Joni ebbe modo di studiarlo più volte molto attentamentem e infatti ne trasse questa copia ed una seconda, Santa Caterina d'Alessandria (cfr. infra), entrambe immesse nel mercato antiquario. Egli rammenta nelle sue Memorie: "In quel tempo feci la copia del centro del grande trittico di Benvenuto di Giovanni, che ora si trova a Montepertuso [...].

Stima   € 4.000 / 6.000
Aggiudicazione  Registrazione
69

Artista lombardo-veneto, sec. XVIII

IL SABBA DELLE STREGHE

olio su tela, cm 66x86

 

Venetian-lombard painter, 18th century

THE SABBATH OF WITCH

oil on canvas, cm 66x86

 

Il Sabba rappresenta quello che secondo la dottrina cattolica era il ritrovo delle streghe durante il quale venivano compiuti numerosi riti blasfemi; giunte nel luogo prestabilto a cavallo di animali, bastoni o altri utensili si riunivano in presenza del demonio per procedere con le pratiche iniziatorie volte alla conversione al culto del diavolo, tra cui l'apostasia, la parodia della messa, il calpestamento di oggetti sacri e innumerevoli incatesimi magici.

Le fonti principali che descrivono questi rituali si possono trovare all'interno di alcuni testi riguardanti la dottrina cattolica e i processi per stregoneria; tra questi possiamo citare il Malleus Maleficarum (1486-87) di Jacob Sprenger e Heinrich Kramer e il Compendium Maleficarum (1608) di Francesco Maria Guaccio.

L'iconografia del nostro dipinto coglie probabilmente ispirazione dalla cultura artistica dell'Europa centrale, in particolare francese e olandese dove vengono frequentemente descritte scene di carattere orgiastico gremite di personaggi grotteschi, demoni e animali antropomorfi che imitano comportamenti umani mentre il cielo è sorvolato da streghe accompagnate da mostri o diavoli.

Il soggetto può essere confrontato con l'opera eseguita da Claes Jacobsz van der Heck (1575-1652) nel 1636 oggi al Rijkmuseum di Amsterdam e con altri due dipinti di Frans Franken il giovane (1581-1642) presenti uno Kunsthistoriches Museum di Vienna e l'altro alla Staatsgalerie di Neuburg in Germania; confronti più stringenti possono essere fatti con le incisioni dell'artista francese Claude Gillot (1673-1722) datate intorno al 1700-1720 tratte da 'Les Sabbats' e con alcune opere di David Teniers il giovane (1610-1690).

 

 

 

Stima   € 14.000 / 18.000
Aggiudicazione  Registrazione
61 - 90  di 173