Porcellane della Compagnia delle Indie Meraviglie cinesi per l'Europa

21 DICEMBRE 2022
Asta, 1189
69

PIATTO, CINA, DINASTIA QING, PERIODO QIANNLONG, 1745 CIRCA

Stima
€ 3.000 / 5.000

PIATTO, CINA, DINASTIA QING, PERIODO QIANNLONG, 1745 CIRCA

in porcellana monocroma e oro. Sul retro etichetta EYMERY & C. – PARIS; diam. cm 22,8

 

A PLATE, CHINA, QING DYNASTY, QIANLONG PERIOD, CIRCA 1745

 

Il piatto, in porcellana dura, bianca sonora, ha forma piana a tesa orizzontale e poggia su un basso piede ad anello. Il decoro, interamente realizzato in rosa Puce, vede nella tesa un complesso intercalare di elementi architettonici e riserve decorate a squame con riserve nei punti cardinali contenenti l’immagine di un pavone. La scena vede un pescatore che sulla riva attende pazientemente la preda, tra cestini e trappole per aragoste, in un paesaggio sereno con colline di sfondo e alberi circondati dal volo degli uccelli.

Le porcellane cinesi con questo soggetto, noto come “Le Pecheur”, traggono probabilmente ispirazione da un disegno originale di C.J. Scheurleer, molto prossimo alle porcellane, anche se per alcuni lo spunto deriva da una stampa di C.J. Visscher de Jonge, un incisore olandese che basò il suo progetto su un disegno di Abraham Bloemaert (1564-1651). La scena è stata poi associata a decori minori d’ispirazione europea, e trova alcuni confronti in collezioni musealizzate come il piatto del China Institute di New York. La lettura simbolica del decoro vede una allusione all’attività amorosa, dove le trappole per pesci sono allusive alla trappola d’amore.

 

Bibliografia di confronto

D. Howard, J. Ayers, China for the West, Vol. I, London 1978, pp. 281-283 n. 280,

C. LeCorbeiller, China Trade Porcelain: Patterns of Exchange Paperback, New York 2013, cat. 26;

M. Roethlisberger, Abraham Bloemaert and his sons, Doornspijk 1993, vol. I, pp. 270-271; vol. II cat. 403 fig. 568