DIPINTI E SCULTURE DEL XIX SECOLO

16 NOVEMBRE 2022
Asta, 1166
15

Francesco Bettio

Stima
€ 20.000 / 30.000
Aggiudicazione  Registrazione

Francesco Bettio

(Belluno 1855 - 1901)

DOPO LA POSA

olio su tela, cm 63x92

firmato in basso a destra

retro: sulla tela tracce di cartiglio                      

 

AFTER POSING

oil on canvas, 63x92 cm

signed lower right

on the reverse:on the reverse of canvas traces of label

 

Esposizioni

Esposizione Nazionale di Belle Arti, Milano 1881

Esposizione Nazionale di Belle arti, Venezia 1887

Ottocento veneto. Il trionfo del colore, Treviso, Casa dei Carraresi, 15 ottobre 2004 - 27 febbraio 2005

Il pittore e La Modella. Da Canova a Picasso, Treviso, Ca' dei Carraresi,13 novembre 2010 - 13 marzo 2011

 

Bibliografia di riferimento

Checchi, Milano 22 maggio 1881. L'esposizione artistica, in "La provincia di Belluno, 24 maggio 1881

L'Esposizione Artistica Nazionale illustrata. Venezia 1887, 197, agosto 1887, p.151

M. De Grassi, Belluno, in G. Pavanello (a cura di), la pittura nel Veneto. L'Ottocento,I, Milano 2002, pp.241, 254

M. De Grassi, Bettio Francesco, in G. Pavanello (a cura di), la pittura nel Veneto. L'Ottocento,II, Milano 2003, p. 646

G. Pavanello e N. Stringa (a cura di), Ottocento veneto. Il trionfo del colore, catalogo della mostra (Treviso, Casa dei Carraresi, 15 ottobre 2004 - 27 febbraio 2005), Treviso 2004, p.170, n.30

 

Allievo di Giacomo Favretto presso l’Accademia di Venezia, il bellunese Francesco Bettio fu legato ai temi cari al maestro, dedicandosi a immagini di vita quotidiana, paesaggi e ritratti. Il dipinto Dopo la posa, forse  una delle opere di esordio all’Esposizione di Milano del 1881, rivela una spiccata padronanza pittorica, nonché di strutturare la scena, capace di calamitare l’attenzione del fruitore attraverso una sapiente naturalezza.

Sulla sinistra, nel disordine di un interno che ha il fascino della sbrigliata ispirazione artistica, la modella si riveste a seguito della posa intrattenuta piacevolmente da uno dei pittori mentre, sulla destra, gli altri ammirano uno dei risultati del lavoro sul cavalletto, in una sorta di immaginario svolgimento temporale di opere quali La scuola di pittura (1871) del maestro Favretto.