IMPORTANTI MAIOLICHE RINASCIMENTALI

20 OTTOBRE 2021
Asta, 1099
23

PIATTO DA POMPA, DERUTA, 1540-1550 CIRCA

Stima
€ 2.000 / 3.000
Aggiudicazione  Registrazione

PIATTO DA POMPA, DERUTA, 1540-1550 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia con rosso ferro, giallo antimonio, verde ramina, blu di cobalto, manganese; diam. cm 37, diam. piede cm 13,2, alt. cm 7,5

 

A CHARGER, DERUTA, CIRCA 1540-1550

 

Bibliografia di confronto

T. Hausmann, Majolika. Spanische und italienische Keramik vom 14. bis zum 18. Jahrhundert, Kataloge des Kunstgewerbemuseums Berlin, Berlino 1972, pp. 210-214 nn. 160-161;

J. Giacomotti, Catalogue des majoliques des musées nationaux, Parigi 1974, pp. 156-157 n. 521;

C. Fiocco, G. Gherardi, L. Sfeir-Fakhri, Majoliques italiennes du Musée des Arts Décoratifs de Lyon. Collection Gillet, Lione 2001, nn. 88, 89, 90

 

Il piatto da parata mostra la caratteristica forma con un cavetto profondo e largo, la tesa è ampia e termina in un orlo rifinito a stecca appena rilevato, e poggia su un piede ad anello, anch’esso appena rilevato, e forato in origine a crudo per consentirne l’esposizione. Il verso è ricoperto di un’invetriatura appesantita di bistro di colore marrone camoscio scuro con un sottile strato di vetrina. La decorazione vede al centro del cavetto la raffigurazione di Santa Lucia che avanza sorreggendo nella destra il ramo di palma e nella sinistra una coppa contenente gli occhi, simboli del martirio, vestita con una lunga tunica rossa e un mantello annodato sulla spalla sinistra, lasciato cadere su un fianco. Il paesaggio è quello tipico con più piani sovrapposti a dare profondità alla scena, con piccoli e radi villaggi turriti sullo sfondo. La tesa, suddivisa in metope, vede alternarsi in una vivace cromia embricazioni, infiorescenze ed elementi ovali “a mandorla”.

La figura rappresentata che trova raffronto stilistico con le opere della prolifica bottega di Giacomo Mancini, detto 'El Frate', che elabora in chiave compendiaria anche soggetti non religiosi, come cavalieri, soldati e figure di popolani. I soggetti ascrivibili a questa produzione sono frutto di un’interpretazione in chiave più popolare di soggetti classici: la policromia è marcata, la pittura più corriva con pennellate marcate

L'opera trova confronto nella produzione di piatti da parata realizzati a Deruta intorno alla metà del secolo XVI, come si evince da un piatto con caratteristiche stilistiche affini conservato nel Kunst und Gewerbemuseum di Amburgo con l'arme di Giulio III, papa dal 1550 al 1555. Si vedano inoltre il bel piatto da pompa con Santa Lucia del Museo Adrien Ducheé di Limonges (inv. n. 5502) o quello con figura femminile con cuore infranto della collezione Gillet di Lione. Per lo stile della bottega si vedano invece i piatti del Kunstgewerbemuseums di Berlino (Inv. N. 62,33 e n. 61,309), con decoro differente sulla tesa