IMPORTANTI MAIOLICHE RINASCIMENTALI

20 OTTOBRE 2021
Asta, 1099
35

COPPA CENTROTAVOLA, FAENZA, 1545 CIRCA

Stima
€ 3.000 / 5.000

COPPA CENTROTAVOLA, FAENZA, 1545 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, diam. cm 21, diam. piede cm 6,2, alt. cm 10,5

 

A CENTREPIECE-BOWL, FAENZA, CIRCA 1545

 

Bibliografia di confronto

J. Giacomotti, Catalogue des majoliques des musées nationaux, Parigi 1974, p. 73 n. 289;

C. Ravanelli Guidotti, Le ceramiche delle collezioni rinascimentali, in C. Stella (a cura di), Ceramiche nelle civiche collezioni bresciane, Bologna 1988, pp. 98-146 p. 222 tav XIV a,b

C. Ravanelli Guidotti, La Donazione Angiolo Fanfani. Ceramiche dal Medioevo al XX secolo, Faenza 1990, pp. 287-305 n. 148;

C. Ravanelli Guidotti, Monte dei Paschi di Siena. Collezione Chigi Saracini. Vol. 5: Maioliche Italiane, Firenze/Siena 1992, p. 122 n. 35

 

La coppa ha forma emisferica con piede a disco e ampia tesa estroflessa e piana che termina in un orlo liscio. Sulla coppa sono applicati frutti, ortaggi, frutta secca e alcuni baccelli di legumi (pere, mele, cetrioli, noci, mandorle e fave). Sul retro spicca un decoro a petal back nei toni del blu e dell’arancio con piccoli rombi centrati da crocette a risparmio.

Secondo Carmen Ravanelli Guidotti, nel commento di una coppa faentina di questa stessa classe ceramica, le coppe “farcite” potrebbero essere state prodotte a Faenza dopo il terzo decennio del XVI secolo, come dimostrerebbe una coppa del Kestner Museum di Hannover che reca la data «1543».

Coppe di questa tipologia, presenti in alcune importanti collezioni private e museali tra cui il British Museum, sembrano comunque suggestionate da un’ispirazione robbiana. A partire da forme relativamente semplici, come la coppa in esame, si riscontrano morfologie sempre più complesse per arrivare alla crespina baccellata, che sembra essere prediletta dalla manifattura di Enea Utili attorno agli anni ’60–’70 del Cinquecento.