DIPINTI DEL SECOLO XIX. OPERE SCELTE DA UNA COLLEZIONE PRIVATA

9 NOVEMBRE 2021
Asta, 1079
133

Alberto Pasini

Stima
€ 9.000 / 18.000
Aggiudicazione  Registrazione

Alberto Pasini

(Busseto 1826 - Cavoretto 1899)

VENEZIA, SAN GIORGIO MAGGIORE

olio su tela, cm 27,5x 35,5

firmato e datato "1885" in basso a destra

retro: timbro e cartiglio della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, cartiglio della Galleria Guglielmi di Milano, timbro della mostra Il Paesaggio Italiano, timbro della Galleria Carini di Milano, cartiglio con iscritto “Gruppo B / San Giorgio Maggiore Venezia / 35x27 n. 62”, cartiglio con “24 / 21/10/64”, cartiglio con “18”, cartiglio con “869”

 

VENICE, SAN GIORGIO MAGGIORE

oil on canvas, 27.5x 35.5 cm

signed and dated "1885" lower right

on the reverse: stamp and label of the Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, label of the Galleria Guglielmi of Milan, stamp of the exhibition Il Paesaggio Italiano, stamp of the Galleria Carini of Milan, label with inscribed “Gruppo B / San Giorgio Maggiore Venezia / 35x27 n. 62”, label with “24 / 21/10/64”, label with “18”, label with “869”

 

Provenienza

Collezione Edoardo Livi

Galleria Guglielmi, Milano

Galleria Carini, Milano

Collezione privata

 

Esposizioni

VIIIa Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia, Venezia, 1909

Mostra Retrospettiva d’Arte Emiliana, Parma, 1913

Esposizione postuma delle opere del pittore A.P., piemontese, Galleria Centrale d’Arte per l’incremento artistico, Milano, 1917

Mostra d'Arte, Città di Busseto, settembre 1926

XVIa Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia, Venezia, 1928

Il Paesaggio Italiano. Artisti italiani e stranieri, Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, Milano, aprile-giugno 1954

Galleria Fogliato, Torino, 1965

 

Bibliografia

VIIIa Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia, 1909. Catalogo illustrato, Venezia 1909, p.93 n. 53

Centenario Verdiano, catalogo della Mostra Retrospettiva d’Arte Emiliana, secolo XIX, a cura del Comitato Verdiano, Parma 1913, n. 41

Direzione Galleria Centrale d’Arte per l’incremento artistico, Catalogo dell'esposizione postuma delle opere del pittore A.P., piemontese, Milano 1917, n. 18

Mostra d'Arte, catalogo della mostra (Città di Busseto, settembre 1926), Parma 1926, n. 9

U. Nebbia, La XVIa Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia, Roma 1928, n. 195

U. Ojetti, La pittura italiana dell’Ottocento, Roma-Milano 1929, p. 72 e fig. p. 183

A.M. Comanducci, I pittori Italiani dell’Ottocento, Milano 1934, prima ed. e successive, ad vocem Alberto Pasini

R. Buscaroli, La pittura di paesaggio in Italia, Bologna, 1935, p. 495

Il Paesaggio Italiano. Artisti italiani e stranieri, catalogo della mostra (Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, Milano, aprile-giugno 1954), Milano 1954, p. 185

Catalogo n. 21 (Galleria Fogliato, Torino, 1965), Torino 1965, s.n., tav. XXX

V. Botteri Cardoso, Pasini, Genova 1991, pp. 195, 354 n. 771

 

Questo dipinto di Alberto Pasini che ritrae uno scorcio dell’isola di San Giorgio Maggiore di Venezia è un’opera rara che colpisce per la struggente e intima nitidezza con cui il pittore ritrae l’amata città lagunare.

Con vibranti pennellate l’artista schizza le figurine che camminano lungo la sponda della Giudecca illuminata dal sole, incastonando sullo sfondo il magnifico complesso architettonico dell’isola di San Giorgio mentre una nave passa veloce nel canale.

È emozionante osservare come Pasini, famoso nel ritrarre i paesaggi del lontano Oriente, le smaltate moschee dalle cupole scintillanti e i gremiti mercati di Istanbul, si lasci andare ad un sentimento più intimista e personale nel ritrarre una Venezia nei suoi angoli meno noti e meno convenzionali.

Nel suo soggiorno veneziano il pittore amava soggiornare all’albergo Il Cavalletto, e ogni mattina, ansioso di aggirarsi per le calli, si alzava presto e spiava alla finestra l’arrivo del vecchio gondoliere Toni, del traghetto di San Tomà, che lo portava in giro a ritrarre e scoprire quegli scorci che sarebbero poi stati esposti nei saloni internazionali. Cercava i piccoli canali, i sottoportici, i voltoni e le pescherie, ma la Giudecca era la sua meta preferita e da lì Venezia gli appariva più bella e solitaria.

Proprio in quegli stessi anni in cui dà vita al dipinto che presentiamo in catalogo Pasini ritrae una Venezia dalla Giudecca sul cui retro annota di suo pugno la scritta “effetto grigio”. Il critico Lionello Venturi così si espresse a proposito di quest’ultima:

 

Non era Venezia ch’egli aveva dipinto, ma un effetto grigio a proposito di Venezia. Credo opportuno di segnalare quel titolo perché allora non era molto di moda, almeno in Italia. Ma fu un attimo breve: il gusto della “veduta” riprese in lui il sopravvento; ed egli fece opera d’arte soltanto quando all’amore dei suoi rapporti tonali sacrificava appunto la “veduta”.

 

in L. Venturi, Pretesti di critica, Milano 1929, pp. 154-155