Arte Moderna e Contemporanea

7 LUGLIO 2021

Arte Moderna e Contemporanea

Asta, 1056
FIRENZE
Palazzo Ramirez-Montalvo

ore 15:30
Esposizione
FIRENZE
Sabato         3 luglio 2021    10-18
Domenica   4 luglio 2021    10-13
Lunedì         5 luglio 2021    10-18
Martedì       6 luglio 2021    10-18
 
In relazione all’evoluzione dell’emergenza sanitaria in corso, l’accesso all’esposizione e alla sala d’asta potrà essere limitato ad un numero massimo di clienti. Per questo motivo vi consigliamo di prendere un appuntamento.

Contatti
info@pandolfini.it |  +39 055 2340888
 
 
 
Stima   200 € - 40000 €

Tutte le categorie

61 - 90  di 125
62

EMILIO SCANAVINO

(Genova 1922 - Milano 1986)

Nascenza

1978

olio su tela tamburata

cm 120x120

firmato in basso a destra

 

Nascenza

1978

oil on honeycomb canvas

120x120 cm

signed lower right

 

Provenienza

TornabuoniArte, Firenze

 

Bibliografia

Giorgina Graglia Scanavino, Carlo Pirovano, Scanavino. Catalogo Generale, Electa, Milano, 2000

 

“ [...] Non si può tralasciare di annotare, prima di concludere, che l’opera di Scanavino è permeata di un senso profondo di spiritualità, di latente misticismo, di un continuo, sotterraneo dialogo con ciò che potremmo chiamare “il sacro”, “il mistero delle cose” - aspetti che non sono solo desumibili dai titoli di singoli suoi dipinti. Le ferite e le lacerazioni, gli addensamenti e le vibrazioni, i grumi nei quali pare condensarsi tutta la verità di un’esistenza, le larve di presenza umane, “ierofanie” che si mostrano nella loro indefinitezza, parzialità e debolezza, le impenetrabili corazze da cui possono fuoriuscire fiotti di sangue, le grigie superfici di cenere, sindoni che trasudano tutto il senso della sofferenza e della fatica di vivere, il sentimento della vita come “amaro calice” che può essere allontanato, ci parlano, tutti, di una esperienza, strutturalmente esistenziale, che cerca un varco oltre l’immediatezza e la materialità dell’essere, una tensione verso ciò che appare inafferrabile ma “ necessario”.


Sandro Parmiggiani, Emilio Scanavino, Arte 92 Milano 21 ottobre 2010 - 29 gennaio 2011

Stima 
 € 12.000 / 20.000
Aggiudicazione  Registrazione
65

ANTON ROOSKENS

(Griendtsveen 1906 - Amsterdam 1976)

Birds with mask

1973

olio su tela

cm 100x80

firmato e datato "73" in basso a sinistra

al retro intitolato, datato e firmato


Birds with mask

1973

oil on canvas

100x80 cm

signed and dated "73" lower left

on the reverse titled, dated and signed

 

"In origine non era il movimento CoBra, era il gruppo sperimentale. Perché l'esperimento era centrale nel nostro metodo di lavoro, fondamentale era l'improvvisazione. Partivo dalla materia, quindi non pensavo a qualcosa in anticipo e trovavo poi motivo nella materia! Una sfaccettatura completamente nuova che non aveva mai avuto luogo nelle arti visive. L’esperimento è stato così importante, ecco perché è anche chiamato Gruppo Sperimentale. Dipingo solo ciò che mi interessa. Animale, pesce, uccello. Si può dire: questo è un uccello! Ma sicuramente non è un uccello. Ha la forma di un uccello. Nelle comunità primitive si hanno figure magiche. I sacerdoti travestiti da uccelli. Quella era magia”.  Anton Rooskens

 

Anton Rooskens (16 marzo 1906 - Griendsveen 28 febbraio 1976, Amsterdam)  è stato uno dei membri promotori del gruppo sperimentale in Olanda e del Gruppo Cobra. Dal 1924 al 1934 frequenta la scuola Technische, nel frattempo si interessa alle arti visive e frequenta Amsterdam per visitare i musei e le mostre, allo Stedelijk Museum scoprì gli artisti innovativi come i cubisti Picasso e Braque, il fauve Modigliani e gli espressionisti belgi Frits van de Berghe e Constant Permeke. Nel 1946 conobbe Appel, Corneille e Brands alla mostra collettiva Young Painters allo Stedelijk Museum di Amsterdam. La pittura di Anton Rooskens attinge fortemente all'arte primitiva, in particolare all'arte africana, nonché al surrealismo intuitivo di Joan Miró e André Masson. “Eravamo tutti consapevoli di essere tagliati fuori con il passato; avevamo anche raggiunto la libertà senza limiti. Solo i primitivi, i bambini e gli psicopatici avevano la nostra simpatia ". L'esperimento diventerà il mezzo fondamentale per arrivare a una nuova forma, il gioco di colori e forme delle sue tele hanno innegabilmente dato un contributo importante al movimento CoBrA. In seguito ha incorporato segni e simboli sempre più magici nei suoi dipinti, soprattutto dopo il 1954, quando fece un viaggio in Africa centrale. A metà degli anni '60, è tornato a composizioni più colorate più caratteristiche del movimento CoBrA.

Stima 
 € 3.500 / 5.500
Aggiudicazione  Registrazione
66

MIMMO PALADINO

(Paduli 1948)

Senza titolo

1992

olio su cartone

cm 103x72

al retro firmato e datato "1992"

al retro cartiglio Piramide Arte Contemporanea, Firenze

 

Untitled

1992

oil on cardboard

103x72 cm

on the reverse signed and dated "1992"

on the reverse label Piramide Arte Contemporanea, Firenze

 

Provenienza

Galleria Piramide Arte Contemporanea, Firenze

Collezione privata


Nessuna opera nasce dal nulla. Ogni lavoro dell’artista affonda le proprie radici nella storia dell’arte. Mimmo Paladino nasce a Paduli nel 1948, è pittore, sculture e incisore e uno dei maggiori esponenti della Transavanguardia, movimento che ha caratterizzato la scena artistica degli anni ’80. Il termine Transavanguardia viene coniato dallo storico e critico d’arte Achille Bonito Oliva nel 1979 e con esso si allude, come afferma la parola stessa, ad un attraversamento, un superamento
(trans) delle avanguardie. Gli artisti ritornano alla pittura e alle immagini. Si manifesta una volontà di andare oltre, avanti, ma anche indietro, con un atteggiamento nomade, che permette di viaggiare tra passato, presente e futuro.

In questo scenario Paladino lavora sempre sul piano della pelle della pittura, della sua superficie, a metà tra astrazione e figurazione. Le sue immagini evanescenti, a colori pastello, sembrano prendere vita davanti allo spettatore. Come afferma lui stesso “Lo sconfinamento è una dimensione che mi appartiene da sempre”. Così la lingua pittorica di Paladino è volutamente nomadica, ricca di echi che gli consentono di viaggiare nei territori più disparati; dalla pittura primitiva, alle avanguardie del primo Novecento, alla cultura popolare e quella colta. Le figure popolano costantemente i lavori dell’artista, elementi misteriosi che sembrano risiedere in un limbo intermedio tra intorpidimento e divenire: per metà fossili e per metà esseri viventi, vivi.

Il racconto di Paladino si muove dunque verso forme archetipe, primordiali, e alla fine di questo, ritroviamo sempre il mito e con il mito ricomincia il racconto e ricomincia la storia, la nostra storia: ciò che abbiamo vissuto e ciò che stiamo vivendo.

 

Stima 
 € 15.000 / 25.000
Aggiudicazione  Registrazione
77
Stima   € 20.000 / 25.000
Aggiudicazione  Registrazione
80

ANDY WARHOL

(Pittsburg 1928 – New York 1987)

Self Portrait Reversal

1978 ca.

serigrafia su carta, pezzo unico

cm 76,4x58

al retro timbri autenticazione Andy Warhol Foundation Estate of Andy Warhol

 

Self Portrait Reversal

1978 ca.

screen-print on paper, unique

76.4x58 cm

on the reverse authentication stamps by Andy Warhol Foundation Estate of Andy Warhol

 

Provenienza

Collezione privata, Germania

Collezione privata

 

Bibliografia

C. Defendi, F. Feldman, J. Schellmann, Andy Warhol Prints. Catalogo ragionato 1962-1987, New York 2003, p. 232 n. IIIA.10

 

La serigrafia, ispirata da un Photo Booth, è un progetto per l’opera su tela Self Portrait 1978.

 

“Se volete sapere tutto su Andy Warhol basta guardare alla superficie dei miei dipinti e di me stesso: io sono lì. Non c'è niente dietro” Andy Warhol 1967.

Il Warhol che giunge a New York nel 1949 è un ragazzo brufoloso, gracile e precocemente calvo. Non gli ci vuole molto tempo però per intuire quelli che diventeranno i suoi fondamenti artistici: tutto è ripetibile, cominciando dall’opera d’arte, non un unico gesto, ma un’immagine multipla, replicata ossessivamente per acquisire fama, denaro e notorietà. Decide quindi di trasformare il suo aspetto, iniziando dall’utilizzo delle parrucche, prima bionde platino e poi addirittura argento (il suo colore preferito). Nel 1963 è ormai diventato l’artista più cool della Grande Mela, il suo stile, semplice ma ricercato, viene emulato da tutti i collaboratori della Factory, nei loro guardaroba compaiono giacche di pelle, jeans, stivali, Ray Ban Wayfarer neri e il modello da vista con montatura trasparente e lenti spesse.
Nello stesso anno la collezionista di Detroit Florence Barron, desiderosa di possedere un’opera nello stile iconico dell’artista, commissiona a Warhol un suo ritratto. Tuttavia, il dealer della galleria Leo Castelli, Ivan Karp, riesce nell’intento di persuadere entrambi ad optare per la realizzazione di un autoritratto, che sarebbe stato ancora più suggestivo e rappresentativo. Tramite quindi l’utilizzo di tessere fotografiche realizzate nelle cabine della metro newyorkese, nasce la fortunata serie Self-Portrait. L’impiego degli autoritratti fotografici segna un punto di svolta storico-artistico, in particolare per l’artista irlandese Francis Bacon, che avrebbe utilizzato la stessa tecnica nel 1967 per il suo lavoro: Four Studies for Self Portrait.

Stima   € 10.000 / 20.000
61 - 90  di 125