ARCHEOLOGIA

23 FEBBRAIO 2021
Asta, 1020
164

HYDRIA MONUMENTALE

Stima
€ 24.000 / 28.000
L'opera è corredata di certificato di libera circolazione

HYDRIA MONUMENTALE

Puglia, metà IV secolo a.C.

 

Hydria apula con orlo a tesa con tratto esterno rovesciato, collo a profilo concavo, corpo ovoidale espanso, piede a tromba. Sotto il punto di massima espansione sono poste due anse orizzontali a profilo inclinato verso l’alto, mentre l’ansa verticale a bastoncello è impostata sotto l’orlo. La decorazione principale consiste in una scena elaborata con un grande naiskos ionico al cui interno sono tre figure in vernice bianca sovraddipinta: l’onorata - seduta su di uno sgabello a gambe incrociate in atteggiamento pensoso - e due ancelle, una raffigurata nell’atto di aprire una scatola e l’altra mentre muove il flabello davanti alla signora. Ai lati del naiskos sono due coppie di figure femminili ammantate, che reggono i simboli della cosmesi femminile (la scatola delle gioie, lo specchio) e una grande phiale. Il resto del corpo del vaso è coperto da un elaborato motivo a palmette che copre il retro, lo spazio sotto le anse e parte della spalla. Sul collo compare un tralcio di foglie d’olivo, in parte sovraddipinte, che si chiudono su di un elemento circolare. H. 72 cm.

Il vaso, di dimensioni fuori del comune, potrebbe essere avvicinato alla cerchia del Pittore Varrese, attivo in Puglia alla metà del IV secolo a.C. Fra i pochi esemplari analoghi per forma e dimensione possiamo ricordare due esemplari a Bologna (Museo Civico Archeologico, inv. 28 e 29: BAPD 9002851 e 9002852), un vaso ad Amburgo (Antikensamlung inv. 1984.447b: R. Hurschmann (ed.) Corpus Vasorum Antiquorum. Deutschland. Hamburg, Museum für Kunst und Gewerbe. Band 2. Unteritalisch Rotfigurige Keramik, Monaco di Baviera 2012, pp. 46-48, tav. 30) che si contraddistingue per analoga partizione decorato e per scena entro naiskos con tre figure. Particolare in questa categoria di vasi è l’accurata resa dei dettagli architettonici, si pensi in particolare all’alto podio decorato, alle colonne con capitello ionico, alla decorazione dello spazio frontonale con sculture nel fastigio e acroteri floreali: ispirazione di questi vasi dovevano essere la coeva architettura funeraria apula, di cui molto materiale è conservato.

Le grandi dimensioni rendono impossibile un suo uso come contenitore per liquidi: che fosse un contenitore ‘da parata’ privo di funzione pratica è attestato dal foro passante sul fondo e dai fori sotto le anse, presenti su tutti gli esemplari di grandi dimensioni.

 

Provenienza

Helmut Liebert, Krefeld

Collezione privata, Germania (dal 1982)

Galerie Alte Roemer, Amburgo

Christie's New York