DAL RINASCIMENTO AL PRIMO 900. PERCORSO ATTRAVERSO CINQUE SECOLI DI PITTURA

2 FEBBRAIO 2021
Asta, 1012
32

Carlo Portelli

Stima
€ 12.000 / 18.000
Aggiudicazione  Registrazione

Carlo Portelli

(Loro Ciuffenna, 1510 circa – Firenze, 1574)

MADONNA COL BAMBINO

olio su tavola, cm 102x75

 

MADONNA AND CHILD

oil on panel, cm 102x75

 

Provenienza

Torino, collezione privata; Milano, Finarte, asta del 19 novembre 1997, n. 92

 

Esposizioni

Capolavori che si incontrano. Prato, Museo di Palazzo Pretorio, 5 ottobre 2014 – 6 gennaio 2015, n. 7; Carlo Portelli Pittore eccentrico fra Rosso Fiorentino e Vasari. Firenze, Galleria dell’Accademia, 22 dicembre 2015 – 30 aprile 2016, n. 20

 

Bibliografia

A. Nesi, Carlo Portelli, in “Arte Cristiana” 2009, 851, pp. 103-104, fig. 9; p. 108, nota 25; C. Beltrami, in La Pinacoteca di Palazzo Thiene. Capolavori della Banca Popolare di Vicenza, a cura di Ferdinando Rigon, Ginevra – Milano 2001, pp. 87-88, n. 7; Capolavori che si incontrano. Bellini, Caravaggio, Tiepolo e i maestri della pittura toscana e veneta nella collezione Banca Popolare di Vicenza. Catalogo della mostra, a cura di Ferdinando Rigon, Ginevra-Milano 2014, p. 29, ill.; A. Cecchi, in Carlo Portelli Pittore eccentrico fra Rosso Fiorentino e Vasari. Catalogo della mostra, a cura di Lia Brunori e Alessandro Cecchi, Firenze 2015, pp. 148-49, n. 20.

 

Attribuito al Portelli da Federico Zeri in una comunicazione privata alla proprietà, il dipinto è passato in asta con questo nome nel 1997.

Analizzato più compiutamente da Alessandro Nesi, cui si devono i più recenti contributi all’artista, è stato esposto in occasione della mostra dedicata a Carlo Portelli presso l’Accademia di Firenze, che ha offerto l’opportunità di confrontarlo con opere documentate del pittore toscano e con altre di devozione privata a lui attribuite con sicurezza, quali una Sacra Famiglia con S. Giovannino passata a Londra da Christie’s nel 2000 e una Madonna col Bambino e San Giovannino (Musée Paul Dini, Villefranche-sur- Saone) fra tutte le più vicine alla nostra composizione.

Databile a cavallo tra il quinto e il sesto decennio del Cinquecento, e quindi di poco anteriore alle commissioni pubbliche ricevute dal Portelli per chiese di Firenze e della Toscana, la nostra tavola presenta molti dati della cultura visiva di questo raro e interessante pittore. Se le pale d’altare, oggetto di critica da parte di Giorgio Vasari, trovano nei volumi scheggiati, i volti a tratti spiritati, le composizioni affollate del Rosso Fiorentino il loro più immediato riferimento, le opere destinate alla committenza privata rielaborano modelli del primo Cinquecento, aggiornati a contatto con le raffinatissime soluzioni di Francesco Salviati e addirittura del Bronzino, palesemente richiamate nei riccioli elaborati della Vergine e nella posa del Bambino nell’opera qui offerta.

Smagliante nei colori e ricercata nei partiti decorativi, la nostra tavola presenta altresì – del tutto inconsueto- lo squarcio di paesaggio oltre la finestra sul fondo, fiabesco nei suoi motivi e nella colorazione azzurrina.