Dal Rinascimento al Primo '900 Percorso attraverso 5 secoli di pittura | DIPINTI ANTICHI

1 LUGLIO 2020
Asta, 0338
7

Attribuito a Giuseppe Valeriano

Stima
€ 5.000 / 8.000

Attribuito a Giuseppe Valeriano

(L’Aquila, 1526 – Napoli, 1596)

MADONNA COL BAMBINO E SAN GIOVANNINO, CON I RITRATTI DEI COMMITTENTI

olio su tela, cm 59x52

 

Attributed to Giuseppe Valeriano

(L’Aquila, 1526 – Napoli, 1596)

MADONNA WITH CHILD AND SAINT JOHN THE BAPTIST, WITH THE PORTRAITS OF THE PATRONS

oil on canvas, cm 59x52

 

Concepito per la devozione privata di due committenti non identificati, questo inedito dipinto declina in maniera sofisticata motivi propri della religiosità popolare – l’immagine della Vergine castamente velata e cinta da una corona stilizzata, accompagnata dalle figure abbreviate di Gesù e del Battista – all’interno di una cornice architettonica ornata di marmi mischi e delle immagini a chiaroscuro di due personaggi entro nicchie – forse Profeti – concludendosi con i ritratti dei committenti che emergono da due tarsie marmoree, quasi finestre polilobate.

Sia l’immagine sacra che i ritratti ripropongono – sebbene miniaturizzati - modelli codificati sulla scena romana della seconda metà del Cinquecento da Scipione Pulzone da Gaeta (1544-1598) celebre per la sua pittura devota e raffinatissima, tra le espressioni più sorvegliate e insieme popolari della Controriforma, e ritrattista ricercato dai prelati della Curia come dai principi dalle corti italiane.

Sebbene la Vergine non riproduca un suo modello preciso, appare certamente ispirata ad immagini sacre del suo periodo estremo, quali la Madonna della Rosa alla Galleria Borghese, firmata e datata del 1592, o quella appena più tarda nella Cattedrale di Huesca, o ancora la meno nota e più antica Madonna nei depositi della Galleria Borghese o quella, pure firmata, a Londra, Trafalgar Galleries.

E’ stato quindi proposto da più parti, sebbene in maniera informale, di ricondurre il nostro dipinto all’esiguo catalogo di Giuseppe Valeriano, architetto e pittore per l’ordine dei Gesuiti, a cui apparteneva. Egli lavorò infatti a fianco di Scipione Pulzone nella chiesa del Gesù a Roma tra la fine del nono decennio del Cinquecento e i primi anni Novanta. Della loro collaborazione, ricordata dalle fonti biografiche, è particolarmente rilevante per il nostro assunto la serie di storie della Vergine per la cappella della Madonna della Strada, ideate e dipinte su tavola dal Valeriano con interventi di Pulzone.