Arte Moderna e Contemporanea

9 DICEMBRE 2019

Arte Moderna e Contemporanea

Asta, 0324
MILANO
Centro Svizzero
via Palestro, 2
ore 16.00

Per informazioni e commissioni scritte e telefoniche
dal 5 - 10 dicembre 2019
Centro Svizzero
Tel. +39 02 76320327
Tel. + 39 02 76320328
artecontemporanea@pandolfini.it
Esposizione
MILANO
Giovedì 5 dicembre      10-18
Venerdì 6 dicembre      10-18
Sabato  7 dicembre      10-18
Domenica 8 dicembre  10-18

Centro Svizzero
via Palestro, 2
 
 
 
Stima   500 € - 200000 €

Tutte le categorie

1 - 30  di 130
75

RUDOLF SCHLICHTER

(Calw 1890 - Monaco di Baviera 1955)

Abstraktion

1917

olio su tela

firmato e datato

cm 65,8x62,8

al retro timbri non decifrabili

al retro etichetta "Dada " 1977, Funfzehnte Europäische Kunstausslung, Berlin

al retro etichetta " Dada and Surrealismreviewed" Arts Council of great britain, cat. n.

4E62

 

Abstraction

1917

oil painting on canvas

signed and dated

65.8x62.8 cm

at the back non-decipherable stamps

on the reverse label "Dada" 1977, Funfzehnte Europäische Kunstausslung, Berlin

on the reverse label "Dada and Surrealismreviewed" Arts Council of great britain, cat. n.

4E62

 

Esposizioni

Berlin, Ort der Freiheit für die Kunst, Der dynastische Realismus and das Auftreten Edvard

Munchs, Vernstaltet von der Nationalgalerie der Ehemals Staarlichen Museen Berlin

und der hochschule für bildende Künste Berlin, Recklinghausen, 2 giugno - 17 luglio

1960; Vienna 2 agosto - 4 settembre 1960; Berlin 18 settembre - 6 novembre 1960

Berlin XXe siècle, De l'expressionisme à l'art contemporain, Deutsche Geselischaft für

Bildende Kunst, Musée cantonal des beaux-arts, 1968, Losanna

Dada in Europa, Werke und Dokumente, Städtische Galerie in Städelschen Kunstinstitut,

10 novembre 1977 - 8 gennaio 1978, Francoforte

Dada and Surrealism reviewed a cura di Dawn Ades con testo introduttivo di David

Sylvester e Elizabeth Cowling, 1978, Arts Council of Great Britain

 

Bibliografia

Berlin, Ort der Freiheit für die Kunst, Der dynastische Realismus and das Auftreten Edvard

Munchs, Vernstaltet von der Nationalgalerie der Ehemals Staarlichen Museen Berlin

und der hochschule für bildende Künste Berlin, Recklinghausen, 2 giugno - 17 luglio

1960; Vienna 2 agosto - 4 settembre 1960; Berlin 18 settembre - 6 novembre 1960, n.

114 ill.

Berlin XXe siècle, De l'expressionisme à l'art contemporain, Deutsche Geselischaft für

Bildende Kunst, Musée cantonal des beaux-arts, 27 novembre - 5 gennaio, 1968,

Losanna, n. 17 ill.

Dada in Europa, Werke und Dokumente, Städtische Galerie in Städelschen Kunstinstitut,

10 novembre 1977, Francoforte, n. 3/553 ill.

Dada and Surrealism reviewed a cura di Dawn Ades con testo introduttivo di David

Sylvester e Elizabeth Cowling, 1978, Arts Council of Great Britain , n. 4.63 ill

 

 

Stima 
 € 80.000 / 120.000
Aggiudicazione  Registrazione
76

RENATO PARESCE

(Carouge(Svizzera)1886-Parigi (Francia)1937)                                                          

Cosmo

1932                                                                

olio su tela

cm 65x81

al retro etichetta Galleria Annunciata

al retro etichetta Galleria D'Arte Bergamo

al retro etichetta Galleria del Milione

 

Cosmos

1932

oil on canvas

65x81 cm

on the reverse label of Galleria Annunciata

on the reverse label of Galleria D'Arte Bergamo

on the reverse label of Galleria del Milione

 

Bibliografia

L’opera è pubblicata in R. Ferrario, René Paresce. Catalogo ragionato delle opere, Skira, 2012, p. 221 ( cat. 22/32, intitolato Nebulose)

Renato Paresce, artista visionario ed eclettico, nasce nel 1886 a Carouge un sobborgo di Ginevra, con la famiglia si trasferisce a Firenze dove risiede fino alla età di 19 anni,   studia materie scientifiche all'Istituto Tecnico Industriale "Leonardo da Vinci" e frequenta per un anno la Facoltà di Fisica dell'Università di Bologna, laureandosi poi a Palermo, dove si era trasferito. Dedica molti dei suoi studi all'influsso degli elettroni sullo spettro, gli venne anche offerta la possibilità della carriera universitaria, ma che rifiuta. Nel 1911 torna a Firenze, dove per un breve periodo insegna fisica presso il Collegio della Quercia. Diventa amico del poeta e critico musicale Giannotto Bastianelli e del pittore Baccio Maria Bacci. L'anno successivo parte per Parigi e lavora presso il Bureau International des Poids et Mesures, ritorna a Firenze solo per brevi soggiorni. A Parigi si dedica alla pittura da autodidatta, dipingendo di sera con la luce elettrica, dimostrando di avere piena padronanza dei mezzi tecnici e un'attenzione vivace per le innovazioni stilistiche che la pittura francese propone in quel periodo. Sono gli anni del gruppo Les Italiens de Paris,  sette artisti : Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Filippo De Pisis, Gino Severini, Massimo Campigli, Mario Tozzi e Paresce, gruppo patrocinato dal critico George Waldemar. Con Savinio ha un rapporto più intenso che si riflette nel lavoro di entrambe. Ritrova l'amico Baccio Maria Bacci, col quale talvolta si reca a dipingere en plein air lungo la Senna, frequenta gli artisti di Montparnasse e dei café letterari, la Cloiserie de Lilas e la Rotonde. Nonostante il suo carattere schivo, s'inserisce nell'ambiente degli artisti residenti a Parigi, conosce Picasso e Modigliani. Fa parte dell'Ecole de Paris insieme a Moïse Kisling, Chaime Soutine e partecipa ai Salons parigini, agli Indépendents e alle Tuileries. Quando scoppia la prima guerra mondiale con la moglie, la pianista russa Ella Klatchko, è costretto a lasciare la ville lumiére per recarsi a Londra. Qui lavora come assistente al National Laboratory di Teddington. Sovente viaggia per l'Europa, si reca e soggiorna più volte in Svizzera, a Zurigo, dove prende parte ad alcune importanti esposizioni al Kunsthaus e alla Galerie Tanner. L'attività parallela di giornalista e pittore lo porta spesso anche in Germania, a Berlino, dove espone in spazi pubblici e privati. Paresce è un artista protagonista di un momento complesso per l’arte, sono gli arbori di nuovi movimenti, dove s’intrecciano filoni diversi come il cubismo, il futurismo, il dadaismo, la metafisica e il  surrealismo, movimenti entro i quali si muovo gli artisti presenti a Parigi. Paresce crea raffigurazioni narrativamente oniriche, passa dai paesaggi naturali, alle dimensioni metafisiche. Nel 1926 e nel 1929 presenta i suoi lavori alle mostre di Novecento italiano alla Permanente di Milano. Contemporaneamente le sue tele vengono valorizzate durante un’esposizione ad Amsterdam.  Nel 1931 Paresce espone alla Quadriennale di Roma e nell’ambito di una matinée italienne, alla mostra collettiva al Théâtre de l’Oeuvre a Parigi, organizzata da Tozzi. Sempre in quell’anno tiene una personale a Londra alla Zwemmer Gallerie. Poi nel ’32 alla Galerie de la Renaissance di Parigi, la sua opera di popola di nuovi soggetti e luoghi surreali e cosmici. Nel ’33 espone alla Galleria de Il Milione a Milano.  Nel 1934 Paresce si reca alle isole Figi  e successivamente in America. Qui l’atmosfera dei musicisti jazz, lo spingono a scrivere un libro, “L’altra America”, il testo andò distrutto insieme ad un cospicuo numero di dipinti, durante i bombardamenti di Milano del 1943. L’attività pittorica dell’artista si chiude con il ciclo dedicato agli acrobati del circo, il quale porta al culmine l’astrazione dall’oggetto e il distaccamento dal reale. Paresce muore a Parigi nel 1937.

 

Stima   € 10.000 / 15.000
Aggiudicazione  Registrazione
6

PIERO DORAZIO

(Roma 1927 - Perugia 2005)

Senza titolo

olio su cartone applicato su legno

cm 64 diam.

al retro etichetta Galleria Cesena, Genova

al retro etichetta e timbri Studio D'Arte Cannaviello, Milano

 

Untitled

oil on cardboard applied on wood

cm 64 diam.

on the reverse label Galleria Cesena, Genoa

on the reverse label and stamps Studio D'Arte Cannaviello, Milan

 

La tela, la carta, diventano un campo magnetico con carattere cellulare, stellare. Lo stesso Dorazio da descritto chiaramente il suo procedimento: “ Cercavo di costruire uno spazio creando differenze di luminosità fra colori contigui e distinti, che facessero vibrare ogni istante nella materia di cui esso era fatto. Ovviamente, non esistevano altre forme, in questi quadri, se non quelle che ogni minima zona di colore più intenso sembrava definire su quella più tenue. A volte però, tutti i colori si equivalevano in intensità, lasciando scoppiare i bianchi e i neri come illuminazioni improvvise. Poi i toni contigui si sono sovrapposti creando trasparenze, forme più definite, colori compositi e carichi, come per induzione, delle tensioni e della luce di ogni componente , il colore diventa una figura”. Dorazio non ha mai avuto nostalgie per il figurativo. I suoi segni non si succedono temporalmente, ma forma una trama - qualche volta quasi fluorescente, nonostante la razionalizzazione classica del cromatismo - dove il momento dell’identificazione dell’osservatore pare prolungarsi all’infinito. Il quadro si presenta come un campo mobile di microstrutture, una sorgente di energia.
L’interazione di luce, colore e disegno illustrano la dialettica infinito-finito. [...]

Hans Gerd Tuchel 1974

 

Stima 
 € 6.000 / 10.000
Aggiudicazione  Registrazione
30

OTTONE ROSAI

(Firenze 1895 - Ivrea 1957)

Iris

1948

olio su tela

       cm 61,3x46,3

firmato in alto a destra O. Rosai.

al retro etichetta Galleria Santa Croce, Firenze

al retro etichetta D'Arte La Ghioggiola

      al retro sulla tela, etichetta e quattro timbri notarili Eredità Rosai datata 30/5/1957; a

pastello nero «113» [sottolineato] (n. di carico dell’Eredità]; timbro Galleria

Santacroce, Firenze, a pennarello rosso [n.] «580»; a pennarello verde «300»[cerchiato].

Sul telaio, a carboncino, autografo «”Iris”»; «Tela S»; timbro Leoncini, Firenze; due timbri

«61», «46» [altrettanti, identici, di difficoltosa lettura].

 

Iris

1948

oil painting on canvas

61.3x46.3 cm

signed top right O. Rosai.

on the reverse label Galleria Santa Croce, Florence

on the reverse  label D'Arte La Ghioggiola

on the reverse, the canvas, label and four notary stamps Eredità Rosai dated 5/30/1957; to

black crayon «113» [underlined] (legacy loading number), Galleria stamp

Santacroce, Florence, with red marker [n.] «580»; with green marker «300» [circled].

On the frame, charcoal, autograph «" Iris "»; «Canvas S»; Leoncini stamp, Florence; two stamps «61», «46» [as many, identical, difficult to read]

 

 

L'opera è accompagnata da autentica rilasciata dal Dott. Giovanni Faccenda

 

 

Provenienza

P. Rosai, Trieste

Collezione privata, Trieste

 

    Esposizioni

    Rosai inedito. Dipinti dell'eredità, testo di G. Bertolini, Galleria Santacroce, Firenze, s.d. [dal 6 ottobre 1962], riprodotto   in cat. [p. 7 (misure errate)], n. 29 (elenco opere).

 

Bibliografia

Ottone Rosai, introduzione e note di M. Di Volo, Edizioni Arnaud, Galleria

Santacroce, Firenze, 1964, riprodotto n. 28.

 

 

Stima 
 € 8.000 / 12.000
Aggiudicazione  Registrazione
24

OTTONE ROSAI

(Firenze 1895 - Ivrea 1957)

Sonatori nella via

1956

olio su tela

cm 90x54,9

firmato in basso a destra O. Rosai

al retro sulla tela, a carboncino «50 [sottolineato] / Santini». Sul telaio,

a carboncino«Foto Biffoli»; timbro rettangolare Galleria Piemonte Artistico e

Culturale, Torino; a carboncino «14» [sottolineato due volte]; «55x 0»; timbro F.lli

Rigacci, Firenze

al retro timbro «cm 55»; timbro «90»

 

Ringtones in the street

1956

oil on canvas

90x54.9 cm

signed lower right O. Rosai

on the reverse on the canvas, charcoal «50 [pointed] / Santini» On the chassis,

charcoal «Foto Biffoli»; rectangular stamp Galleria Piemonte Artistico e

Cultural, Turin; charcoal «14» [underlined twice]; «55x 0»; F.lli stamp

Rigacci, Florence

on the reverse  stamp "cm 55"; «90» stamp

 

L'opera è accompagnata da autentica rilasciata dal Dott. Giovanni Faccenda

 

Provenienza

P. Rosai, Trieste

Collezione privata, Trieste

 

Esposizioni

O. Rosai, a cura di P.C. Santini, Centro Culturale Olivetti, Ivrea, maggio 1957, riprodotto in cat. [p. 133], n. 58; Figure e Paesaggi di Ottone Rosai [mostra proveniente dal Centro Culturale Olivetti di Ivrea], presentazione di L.C. [L. Carluccio], Piemonte Artistico e Culturale, Galleria «Gazzetta del Popolo», Torino, 8-25 giugno 1957; Mostra dell’Opera di Ottone Rosai, 1911-1957, a cura di P.C. Santini, Palazzo Strozzi, Firenze, maggio-giugno 1960, riprodotto in cat. tav. 82 (n. 251, p. 90, elenco opere).

 

Bibliografia

P. Bigongiari, «Il grido di Ottone Rosai», Il Critone, maggio 1957; P.C. Santini,

Rosai, Vallecchi, Firenze, 1960, [seconda edizione 1972], riprodotto n. 354 (scheda p.

223).

 

Stima 
 € 15.000 / 25.000
Aggiudicazione  Registrazione
1 - 30  di 130