Opere su carta: disegni, dipinti e stampe dal secolo XV al XIX

1 OTTOBRE 2019

Opere su carta: disegni, dipinti e stampe dal secolo XV al XIX

Asta, 0316
FIRENZE
Palazzo Ramirez - Montalvo
ore 15.30
Esposizione
FIRENZE
Venerdì     27 settembre  10-18  
Sabato      28 settembre  10-18
Domenica  29 settembre  10-18
Lunedì       30 settembre  10-18

 
 
 
Stima   200 € - 10000 €

Tutte le categorie

1 - 30  di 197
59

Scuola veneta, sec. XVI

LA MADONNA COL BAMBINO APPARE A FANTINO PIZZAMANO

VENEZIA RICEVE LA SPADA DELLA GIUSTIZIA

coppia di miniature da commissione ducale, tempera, inchiostro e oro su pergamena, mm 210x146 circa

(2)

 

Venetian school, 16th century

MADONNA AND CHILD APPEARING TO FANTINO PIZZAMANO

VENICE RECEVEING THE SWORD OF JUSTICE

a pair of illuminations from a commissione ducale, tempera, ink and gold on parchment, mm 210x146 circa

(2)

 

Bibliografia di riferimento

H. K. Szépe, Venice Illuminated. Power and Paintings in Renaissance Manuscripts, Yale University Press, New Haven and London 2018.

 

La coppia di raffinate miniature fa parte della Commissione del doge Alvise Mocenigo (1570-1577) a Fantino Pizzamano, come è riportato sul testo manoscritto presente sul verso della pergamena raffigurante Venezia mentre riceve la spada della Giustizia, relativa all’incarico del patrizio veneto come capitano di Brescia.

Le Commissioni dogali o ducali erano lussuose presentazioni di contratti che sancivano l’elezione a incarichi amministrativi sul territorio della Repubblica di Venezia: alcune pagine di tali copie manoscritte venivano abbellite con immagini allegoriche e religiose volte a celebrare la carriera politica dell’eletto e naturalmente la Serenissima.

Dopo la fine della Repubblica molti di questi manoscritti furono venduti e smembrati proprio per le loro preziose miniature e per le suntuose rilegature.

Da un punto di vista compositivo le due pergamene offerte sono assai vicine a quella con Girolamo Venier in adorazione della Madonna col Bambino proveniente dalla Commissione per Girolamo di Giovanni Andrea Vernier conservata presso la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, volta a ricordare il suo incarico di Podestà e Capitano di Capodistria del 1564 (cfr. H. K. Szépe, Venice Illuminated. Power and Paintings in Renaissance Manuscripts, Yale University Press, New Haven and London 2018, p. 29, fig. 0.14): simile è l’impostazione e il protagonismo delle figure all’interno di una cornice dorata, nel nostro caso più riccamente decorata.

Più stringenti confronti stilistici possono invece essere effettuati con alcune esemplari attribuiti al cosiddetto “Morgan Master”. Si tratta di una coppia di miniature per l’elezione di Sebastiano di Fantin Marcello a provveditore e capitano di Salò e della Riviera del Garda nel 1565, oggi nella collezione della Bibliothèque de l’Arsenal di Parigi (cfr. H. K. Szépe, Venice Illuminated, cit., p. 30, fig. 0.16) e di un’altra raffigurante Venezia che riceve la spada della Giustizia (da una Commissione di Antonio di Andrea Bragadin come Podestà di Brescia del 1567) della Pierpont Morgan Library di new York ( cfr. H. K. Szépe, Venice Illuminated, cit., p. 187, fig. 5.40), quest’ultima con una cornice abitata dalle personificazioni delle Virtù come nel nostro caso.

Le figure sono debitrici della cultura artistica veneta contemporanea e in particolare è stato suggerito come confronto i dipinti di Veronese e Giambattista Zelotti inseriti all’interno di fastose decorazioni dorate sui soffitti di Palazzo Ducale a Venezia. Si sottolinea infine il suggestivo naturalismo ritrattistico nella raffigurazione del volto del committente in adorazione della Madonna col Bambino.

 

 

 

Stima   € 8.000 / 15.000
57

Scuola tosco romana, sec. XVI

PROGETTO PER UNA DECORAZIONE AD AFFRESCO

matita nera, penna e inchiostro, pennello e inchiostro acquarellato, carta vergellata, mm 278x370

 

Tosco Roman school, 16th century

DESIGN FOR FRESCO DECORATION

black chalk, pen and ink, brush and wash, laid paper, mm 278x370

 

Iscrizioni

"Maturino f. [...] Roma" a penna in basso sul recto.

 

Il nome di Maturino da Firenze compare, e così nel nostro caso, in iscrizioni antiche su numerosi disegni dall’attribuzione sempre discussa dalla critica, incerta tra i diversi allievi e seguaci di Raffaello.

Nato a Firenze ma attivo soprattutto a Roma, è Vasari a introdurre la sua figura nella doppia biografia dedicata a lui e a Polidoro da Caravaggio (Caravaggio, ca. 1500 - Messina 1546), citando opere fatte in associazione tra i due, decorazioni di facciate di palazzi, per lo più con monocromi a chiaroscuro o a graffito imitanti i rilievi antichi, la maggior parte andate perdute ma testimoniate da repliche e incisioni contemporanee.

Gli affreschi provenienti dal distrutto Casino Del Bufalo, staccati e oggi conservati, se pur in stato lacunoso, presso il Museo di Roma, sono tra i pochissimi resti di opere di Polidoro e Maturino a noi pervenute (cfr. S. Ginzburg Carignani, Rinascenza dell’antico e lingua moderna negli affreschi del Casino Del Bufalo: Polidoro e Maturino per Angelo Colocci, in Survivals, revivals, rinascenze, Roma 2017, pp. 407-419, con bibliografia precedente).

In mancanza di un sicuro appiglio disegnativo di mano di Maturino da utilizzare quale confronto, possiamo in questa sede limitarci a constatare il plasticismo e il gusto per il dettaglio decorativo che il foglio qui offerto condivide con le scene affrescate appena menzionate: di grande interesse si rivela per esempio accostare l’Andromeda incatenata alla roccia, lì raffigurata, con la capigliatura ondeggiante sulla roccia, alle solide figure alate del nostro disegno, con analoghi capelli fatti di ciocche serpentiformi. 

 

 

Stima   € 3.000 / 5.000
Aggiudicazione  Registrazione
58

Scuola toscana, sec. XVI

MADONNA COL BAMBINO

olio su carta applicata su tavoletta, mm 318x233

 

Tuscan school, 16th century

MADONNA COL BAMBINO

oil on paper, laid down on panel, mm 318x233

 

Iscrizioni

“GIORGIO VASARI 70” a pennello sul retro della tavoletta

 

Evidente il rapporto di filiazione di questa deliziosa Madonna col Bambino dipinta su carta con le numerose prove su questo tema, sia pittoriche che disegnative, di Giorgio Vasari (Arezzo, 1511 – Firenze, 1574). L’abbraccio tra madre e figlio si ritrova del tutto analogo nella tavola conservata presso il County Museum of Art di Los Angeles, identificata con la Sacra Famiglia dipinta dall’aretino a Venezia per il banchiere Francesco Leoni (cfr. U. Baldini, Giorgio Vasari pittore, Firenze 1994, p. 162; tav. p. 53; L. Lehmbeck, a cura di, Gifts of European Art from The Ahmanson Foundation. Vol. 1, in Italian Painting and Sculpture. Los Angeles, Los Angeles County Museum of Art, 2019). La composizione è stata adattata a un formato notevolmente ridotto, mantenendo il solo intreccio tra la Vergine e Gesù Bambino e alcuni dettagli decorativi volti a impreziosire un oggetto evidentemente destinato a un ambiente privato e a una sua osservazione raccolta, aggiungendone di ulteriori. Raffinatissimo il velo trasparente che dalla sommità del capo della Madonna scende sulla sua spalla, quasi a celare la spilla appuntata sulla veste.

I contorni, ondulati ma risoluti, che segnano le forme delle due figure, ribaditi da un sottile tratto a punta di pennello, sono poi gli stessi che caratterizzano i molti fogli autografi di Vasari, così come l’insistito panneggiare che risalta le solide volumetrie dei corpi: si veda per esempio la Sacra Famiglia con Sant’Anna e il Battista del british Museum di Londra (inv. 1895 – 9- 15 – 650) o l’analogo soggetto di un disegno della collezione del Louvre di Parigi (inv. 2087; cfr. F. Härb, The Drawings of Giorgio Vasari (1511 – 1574), Roma 2015, pp. 248-249, schede 104-105), datati entrambi verso il 1545.

 

 

Stima   € 5.000 / 8.000
124

Scuola toscana, prima metà sec. XVIII

VOLATILI CON FRUTTA E FIORI

coppia di dipinti, matita nera, inchiostro e tempera su pergamena, mm 320x250

(2)

 

Tuscan school, first half of 18th century

BIRDS WITH FRUITS AND FLOWERS

a pair of paintings, black chalk, ink and tempera on parchment, mm 320x250

(2)

 

Nel panorama della natura morta fiorentina del Seicento, le miniature di Giovanna Garzoni (Ascoli, 1600 – Roma, 1670) offrirono senz’altro spunti interessanti a pittori quali Bartolomeo Ligozzi, Andrea Scacciati e Bartolomeo Bimbi, condizionando invece più direttamente artisti che anche dal punto di vista tecnico imitarono più scopertamente i motivi garzoniani. Fra questi si distinsero Lorenzo Todini, documentato a Firenze dal 1683 al 1689, Alessandro Marsili, attivo a Firenze soprattutto per Violante di Baviera moglie del Gran Principe Ferdinando e Teresa Beatrice Vitelli, al secolo Suor Veronica Vitelli, al lavoro nel capoluogo toscano dal 1706 al 1729 e di cui sono note due pergamene firmate e datate, facenti parte della collezione conservata presso la Galleria Palatina di Palazzo Pitti (cfr. Gli Incanti dell’iride. Giavanna Garzoni pittrice del Seicento, catalogo della mostra a cura di G. Casale, Cinisello Balsamo 1996, pp. 120-123, schede 46-47). Il disegno piuttosto particolareggiato delle scene naturalistiche di mano di quest’ultima, con segni a matita ancora visibili, e i colori chiari ma stesi intensamente su alcune parti, restituendo un vivace dinamismo alle composizioni naturalistiche, avvicinano anche la nostra coppia con volatili frutti e fiori alla produzione di tale pittrice.

 

Stima   € 4.000 / 6.000
35
Stima   € 1.000 / 1.500
1 - 30  di 197