Sculture e oggetti d'arte

31 MAGGIO 2019
Asta, 0303
130

IMPORTANTE SCUDO DA PARATA, METÀ SECOLO XVI

Stima
€ 8.000 / 12.000
Aggiudicazione  Registrazione
IMPORTANTE SCUDO DA PARATA, METÀ SECOLO XVI
in ferro sbalzato e cesellato con tracce di doratura, diam. cm 60,5

A 16TH CENTURY PARADE SHIELD 

Provenienza
Venezia, collezione Antonio Salvadori;
Brescia, collezione privata

Bibliografia
Guida generale delle mostre retrospettive in Castel Sant'Angelo, Brescia 1911, p. 208, n. 11810

Profondamente sbalzato e finemente cesellato nonché, in origine, scintillante di bagliori dorati, lo scudo qui presentato mostra al centro la testa di Medusa e nel giro la Strage degli innocenti. 
Le drammatiche figure di tale racconto evangelico che si susseguono, senza soluzione di continuità e su diversi piani, tra due fregi arabescati sono la combinazione di due “best seller” figurativi cinquecenteschi, il bulino di Marcantonio Raimondi, tratto da un’invenzione di Raffaello (Bartsch XIV, 18 – 20), e la Strage degli innocenti con Erode e i suoi ufficiali in piedi su un palco di Baccio Bandinelli, incisa da Nicola Beatrizet (Bartsch XIV, 24 -21).
Il gruppo della donna che fugge con in braccio il figlioletto il cui piedino è trattenuto dal soldato intento a innalzare la sua lunghissima spada per trafiggerlo, posto sotto la testa di Medusa, traduce, per esempio, piuttosto fedelmente le figure sulla sinistra dell’incisione del Raimondi, mentre quello precedente, con il disperato tentativo della madre di proteggere il suo bambino mordendo il braccio del carnefice, è ispirato all’invenzione bandinelliana così come il feroce gesto del soldato che sta scagliando un piccolo innocente posto dalla parte opposta.
Frequente era il ricorso da parte di orafi e armaioli cinquecenteschi a celebri composizioni, sapientemente trasformate in motivo decorativo caratterizzato, nel nostro caso, da una furiosa animazione.
Per quanto riguarda la testa di Medusa, a partire dalla metà del Cinquecento si incontra una notevole diffusione di scudi da parata con il rilievo centrale raffigurante la testa gorgonea, scelto in quanto motivo apotropaico.