Opere su carta: disegni, dipinti e stampe dal XV al XIX secolo

3 OTTOBRE 2018

Opere su carta: disegni, dipinti e stampe dal XV al XIX secolo

Asta, 0281
FIRENZE
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
ore 10,30                     
lotti 1-149

ore 15
lotti 150-317

Esposizione
FIRENZE
29 settembre - 2 ottobre 2018
orario 10-13 / 14–19 
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it
 
 
 
Stima   0 € - 30000 €

Tutte le categorie

1 - 30  di 316
302

 Salvatore Busuttil

(Gozo, 1798 – 1854)

SOLENNE PROCESSIONE VATICANA DEL CORPUS DOMINI

serie di 33 fogli, matita nera, penna e inchiostro, pennello e acquarelli colorati, carta vergellata, mm 300x400 ciascuno, uniti in un’unica striscia arrotolata all’interno di un cofanetto, lunghezza totale m 13 circa

(33)

 

SOLEMN VATICAN PROCESSION OF CORPUS DOMINI

series of 33 sheets, black pencil, pen and ink, brush and colored watercolors, laid paper, mm 300x400 (each), m 13 (total length)

(33)

 

Bibliografia di riferimento

La processione del Corpus Domini nelle tavole di Salvatore Busittil (1837-1839), catalogo della mostra (Fondazione Marco Besso, 22 maggio – 30 giugno 2008), a cura di Antonio Martini, Roma 2008.

 

Un corteo di più di 750 persone si avvia lentamente, preceduto da tre plotoni di soldati in alta uniforme, verso la Basilica Vaticana: si tratta della processione che avviene ogni anno in Vaticano, quando il Pontefice nel giorno del Corpus Domini porta il Santissimo Sacramento per le strade di Roma, offrendolo alla venerazione pubblica.

Su una sequenza di 33 fogli il pittore maltese Salvatore Busittil, arrivato a Roma nel 1818 per accedere alla prestigiosa Accademia di San Luca dove entra in contatto con il già affermato Bartolomeo Pinelli, è riuscito a rendere la straordinaria mutevolezza di un corteo al quale partecipano centinaia di categorie diverse di personaggi, dagli eleganti abiti degli aristocratici ai costumi folcloristici dei popolani, sino ai paramenti dei diversi membri del clero e degli ordini monastici e alle sgargianti uniformi di ufficiali e soldati.

Innegabile è la cura con cui è analizzato ogni più piccolo dettaglio, quasi da “ripresa in diretta”, come dimostra la sua affinità anche con le cronache del tempo: il parallelo con l’opera del già menzionato Pinelli è da questo punto di vista piuttosto calzante nonostante ci sia un certo divario stilistico.

Ben note sono le versioni stampate e acquarellate di questo soggetto, realizzate da Busuttil tra il 1837 e il 1839, dopo una lunga progettazione, di cui rimane la testimonianza in numerosi disegni, molti dei quali si trovano nella Biblioteca Romana A. Sarti (Accademia di San Luca): si segnalano gli esemplari a stampa conservati presso la Biblioteca Casanatense di Roma e la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte della medesima città (BIASA).

Non si conosce la destinazione di questa versione disegnata, semplificata nello sfondo, e, con ogni probabilità destinata a un committente spagnolo per via delle didascalie che corrono in calce, in spagnolo appunto.

Identica rimane anche nell’esemplare qui presentato l’estrema sensibilità dell’artista nei riguardi delle variazioni di luci e ombre e nella resa dei vividi colori, attraverso una costante verifica sul naturale.

 

 

Stima   € 15.000 / 20.000
298

Sebastiano Galeotti

(Firenze, 1675 – Mondovì, 1741)

STUDIO PER ANGELO (recto)

STUDIO DI VOLTO FEMMINILE DI PROFILO (verso)

matita nera, carta vergellata, mm  282X224

 

STUDY FOR AN ANGEL (recto)

STUDY FOR A FEMALE PROFILE

black chalk, laid paper, mm 282x224

 

Bibliografia

G. Zanelli, L’esordio genovese di Sebastiano Galeotti: gli affreschi in Santa Maria Maddalena, in Sebastiano Galeotti a Palazzo Spinola, a cura di F. Simonetti e G. Zanelli, Genova, p. 16; p. 31, fig. 11.

 

L’elegante figura delineata su questo foglio attraverso un andamento della matita spezzato, ma risoluto, è da considerarsi studio preparatorio per l’angelo in volo, che indica l’apparizione della colomba dello Spirito Santo alla Maddalena penitente, dell’affresco eseguito da Sebastiano Galeotti sulla parete di fondo del presbiterio della chiesa dei Padri Somaschi a Genova. Il ciclo decorativo dedicato alla santa titolare di tale chiesa, Santa Maria Maddalena, che impegnò il Galeotti, a partire dal 1729, oltre che nella zona presbiteriale, anche nella cupola, fu l’esordio dell’attività del pittore in Liguria e, secondo la critica, uno spartiacque nella sua evoluzione stilistica verso forme più saldamente disegnate.

Se pur aggraziate, le figure si fanno evidentemente più monumentali, come ben dimostra il nostro angelo la cui muscolatura è esaltata dal veloce tratteggio che segna le ombre e che si fa più calcato dove questa si annida maggiormente, restituendo quell’effetto vibrato e graffiante tradotto in pittura nella tipica pennellata scheggiata del Galeotti.

Sul verso del foglio qui presentato è inoltre restituito attraverso un fuggevole contorno, sempre a matita nera, il profilo della Maddalena del medesimo affresco raffigurante l’estasi della santa prima menzionato.

Ulteriori studi preparatori sono conservati presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi e l’Accademia Ligustica di Genova.

 

Stima   € 2.000 / 3.000
295
Stima   € 800 / 1.200
291

Pier Leone Ghezzi

(Roma, 1674 – 1755)

LA FAMIGLIA FALCONIERI

penna e inchiostro, pennello e inchiostro acquarellato (recto); matita nera, penna e inchiostro, pennello e inchiostro acquarellato (verso), carta vergellata, mm 200x335

 

FALCONIERI FAMILY

pen and ink, brush and wash (recto); black chalk, pen and ink, brush and wash (verso), laid paper, mm 200x335

 

Filigrana

presente ma non identificata

 

I disegni delineati sul recto e sul verso di questo foglio sono due studi compositivi di mano di Pier Leone Ghezzi da mettere in relazione con le due lunette affrescate da Carlo Maratti nella sala d’ingresso di Villa Falconieri a Frascati, dove sono ritratti alcuni membri di tale famiglia affacciati a una balaustra marmorea (cfr. A. Lo Bianco, Pier Leone Ghezzi pittore, Palermo 1985, p. 116).

Nonostante un approccio sostanzialmente differente nell’ambito dello studio dal vero, essendo quello di Ghezzi quanto mai lontano dalla ricerca della bellezza ideale marattesca ma piuttosto rivolto a un verismo tale da sfiorare la caricatura, numerose sono le testimonianze di ammirazione, sia dipinte che disegnate, rivolte da Ghezzi al più anziano Maratti che lo tenne tra l’altro a battesimo.

Si conoscono infatti altre due prove grafiche, considerate sue autografe, che analogamente propongono variazioni di questi due ritratti di gruppo entro lunetta ideati da Carlo Maratti, l’una conservata a Dusseldorf mentre l’altra al Musée dea Beaux-Arts di Digione (cfr. C. Loisel, Pier Leone Ghezzi disegnatore, in Pier Leone Ghezzi. Settecento alla moda, catalogo della mostra a cura di A. Lo Bianco, Venezia 1999, pp. 61-63).

Ritroviamo negli studi qui presentati la stessa resa assai libera delle figure ma ulteriori varianti, rispetto agli affreschi, nella loro disposizione e nei loro atteggiamenti.

Risale circa agli anni venti, il rapporto di committenza e familiarità stretto da Pier Leone Ghezzi con Alessandro Falconieri, governatore di Roma eletto cardinale nel 1724, che per celebrare proprio questa nomina affidò al pittore la decorazione delle sue dimore di villeggiatura, il castello di Torrimpietra e la villa Falconieri di Frascati.

I nostri disegni si configurano pertanto come preludio a quest’ultima importante impresa portata a termine nel 1727 dopo aver affrescato tutte le pareti del grande salone della villa con scene di conversazione in cui figurano, ritratti al naturale, ancora personaggi di casa Falconieri e altri ospiti, mettendo a punto una tipologia decorativa innovativa, al contempo scenografica e illusiva. Quella “tangibilità fotografica”, come è stata definita la capacità del Ghezzi di rendere quasi presenti le figure dipinte nel ciclo decorativo di Frascati (A. Lo Bianco, La storia in presa diretta. Pittura alla moda, in Pier Leone Ghezzi. Settecento alla moda, catalogo della mostra a cura di A. Lo Bianco, Venezia 1999, pp. 21-24), unita alla sua visione mondana e disincantata per il presente, è infatti qui già in nuce.

 

Stima   € 3.000 / 5.000
Aggiudicazione  Registrazione
1 - 30  di 316