Dipinti dal XV al XX secolo

4 OTTOBRE 2018

Dipinti dal XV al XX secolo

Asta, 0266
FIRENZE
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26

ore 10.30           ore 14.30 ore 16.30
Lotti 1-150         Lotti 151-275 Lotti 301-452

I lotti contrassegnati con ★ sono di proprietà di un’importante azienda italiana e sono assoggettati ad un particolare iter di acquisto.

Esposizione
FIRENZE
29 settembre - 2 ottobre 2018
orario 10-13 / 14–19 
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it
 
 
 
Stima   150 € - 22000 €

Tutte le categorie

91 - 120  di 427
92

Cerchia di Giovanni Maria Butteri, fine sec. XVI

RITRATTO DI PRELATO

olio su tavola, cm 96x75

 

Circle of Giovanni Maria Butteri, later 16th century

PORTRAIT OF PRELATE

oil on panel, cm 96x75

 

 

Il ritratto qui presentato mostra alcune affinità stilistiche con le opere di Giovanni Maria Butteri,

allievo inizialmente di Agnolo Bronzino e in seguito di Alessandro Allori e Francesco Salviati.

Butteri lavorò nella bottega di Allori collaborando con il maestro agli affreschi in Palazzo Salviati

a Firenze (1574-1581), alla decorazione del salone di Poggio a Caiano (1579-1582) e a quella

del primo corridoio degli Uffizi (1581). L’artista fu anche molto legato alla committenza medicea

realizzando come suo primo incarico, nel 1570-71, due pannelli per lo Studiolo di Francesco

I in Palazzo Vecchio raffiguranti la Vetreria ed Enea approda in Italia oltre alle decorazioni per

l’apparato di nozze di Ferdinando I e Cristina di Lorena.

Si possono riscontrare alcune similitudini con il nostro dipinto soprattutto nei volti della Madonna

con Bambino in trono con Santa Caterina d’Alessandria, Sant’Agnese e membri della famiglia

Medici datata 1575 e conservata presso il Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto a Firenze. Tra

i personaggi, tutti raffigurati con l’aureola, è possibile riconoscere Cosimo I sulla sinistra mentre

all’estrema destra sono rappresentati Francesco I e Paolo Giordano Orsini, primo duca di Bracciano

dal 1560, che nel 1558 aveva sposato Isabella dei Medici figlia di Cosimo I.

Stima   € 10.000 / 15.000
98

Giovanni Agostino Cassana

(Venezia c. 1658 - Genova 1720)

NATURE MORTE CON GALLI, ANATRE E CONIGLI

coppia di dipinti a olio su tela, cm 117x87,5

(2)

 

STILL LIFE WITH COKS, DUCK AND RABBITS

couple of paitings oil on canvas, cm 117x87,5

(2)

 

Bibliografia di riferimento

Marilena Mosco, Natura Viva in Casa Medici, dipinti di animali dai depositi di Palazzo Pitti con esemplari dal Museo della Specola ; Palazzo Pitti, Andito degli Angioini, dicembre ’85 -Aprile ’86, Firenze, 1986.

 

La bella coppia di nature morte qui proposta raffigurante galli, anatre e conigli, di cui si conoscono altre due versioni a Roma e a Firenze, sono opere del pittore genovese Giovanni Agostino Cassana.

Il primo di questi con gallo al centro in primo piano si trova a Roma presso la collezione della Camera dei Deputati (n. inv. 77702), trasferito dai musei fiorentini e attualmente in deposito temporaneo dal 26 aprile 1924.

Il secondo è conservato al Museo della Natura Morta di Poggio a Caiano dal 2008, datato 1697 ca.  (in precedenza Galleria degli Uffizi e Galleria Palatina, n. inv. 4938), pubblicato, come confronto nel catalogo di Marilena Mosco - Natura Viva in Casa Medici - e presente nell'archivio della Fototeca Zeri (n. scheda 85902).

L'artista iniziò la sua attività artistica con il padre Giovanni Francesco, trasferitosi da Genova a Venezia al seguito di Bernardo Strozzi, così come i fratelli minori, Nicolò e Giovanni Battista: inizialmente interessato alla ritrattistica si spostò verso opere di natura morta, alcune di queste documentate nel'archivio del Principe Ferndinando dei Medici per il quale lavorò dal 1670 almeno fino al 1714.

 

 

 

 

Stima   € 18.000 / 25.000
117

Onorio Marinari

(Firenze, 1627 - 1715)

SALOMÉ CON LA TESTA DEL BATTISTA

olio su tela, cm 131x99

 

SALOME' WITH THE HEAD OF SAINT JOHN THE BAPTISTE

oil on canvas, cm 131x99

 

Interessante inedito di Onorio Marinari, il dipinto qui offerto propone un’ulteriore variante di un tema altre volte affrontato dal pittore fiorentino.

Celebre la raffinata versione a mezza figura che nel museo di Budapest si accompagna a una Giuditta, tema affine anch’esso più volte proposto dal Marinari in diverse soluzioni compositive.

Il nostro dipinto trova però immediato confronto con le due redazioni, tra loro variate in numerosi dettagli ma fondamentalmente consonanti nella presentazione della scena, conservate nella Strossmayerova Galerije di Zagabria e in collezione privata (già in vendita a Copenhagen nel 1965) pubblicate da Silvia Benassai (Onorio Marinari pittore nella Firenze degli ultimi Medici, Firenze 2011, nn. 61 e 62, rispettivamente; il primo dipinto pubblicato anche da Bellesi come in collezione privata).

Come nella tela qui offerta, Salomè è raffigurata a tre quarti di figura nell’atto di presentare su un piatto velato di lini candidi la testa recisa del Battista, mentre volge la persona e lo sguardo in direzione opposta. Tra loro consonanti, i dipinti citati differiscono da questa nuova versione appunto per la collocazione della testa in primo piano a destra, oltre che per una serie di motivi secondari riguardanti le vesti e i gioielli della protagonista, i tratti del Battista, nimbato solo nella versione di Zagabria, e i motivi del merletto che orla il panno bianco.

Fedele al canone fiorentino inaugurato della celebre Giuditta di Cristofano Allori, Marinari veste la sua protagonista degli abiti più belli e dei gioielli più raffinati, compiacendosi del contrasto tra il manto rosso e dorato e il blu intenso dell’abito, ma ancor più di quello tra bellezza e crudeltà impersonati da Salomè.

Una datazione tra ottavo e nono decennio del Seicento, proposta per le due redazioni qui citate, può senza dubbio convenire anche al nostro dipinto, la cui attribuzione a Marinari è stata confermata da Silvia Benassai, che vivamente ringraziamo, a seguito di visione diretta.

 

Stima   € 4.000 / 6.000
Aggiudicazione  Registrazione
91 - 120  di 427