Arte Moderna e Contemporanea

11 GIUGNO 2018

Arte Moderna e Contemporanea

Asta, 0258
MILANO

Centro Svizzero
via Palestro, 2
ore 15
Esposizione
MILANO
7 - 10 Giugno 2018
orario 10-19 
Per informazioni e commissioni scritte e telefoniche
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Stima   500 € - 50000 €

Tutte le categorie

1 - 30  di 162
57

SEBASTIAN MATTA

(Santiago del Cile 1912 - Civitavecchia 2003)

Tu beninteso cascellato

terre colorate su tela ripotata su tavola cm 120x175

eseguito nel 1963

 

Provenienza

Acquistato direttamente da Matta in occasione della mostra alla Galleria

S. Luca 1976, Bologna

Galleria Blu Milano

Collezione privata

 

Esposizioni

MATTA Opere 1938 – 1976, Galleria S. Luca 1976, Bologna

 

Bibliografia

Matta Echaurren Roberto Antonio Sebastian, MATTA Opere 1938 - 1976, pubblicato a  p. 23, Grafiche Zanini, 1976

 

Architetto e pittore cileno, considerato tra i massimi esponenti del surrealismo internazionale. Dopo gli studi in architettura, nel 1934 si trasferisce a Parigi, dove lavora a stretto contatto con Le Corbusier ed altri intellettuali del calibro di Federico Garcìa Lorca, Andrè Breton, Renè Magritte e Salvador Dalì. Aderisce presto al Surrealismo, elaborando una pittura personale incentrata su morfologie

psicologiche, in cui adotta la tecnica dell’automatismo: le macchie di colore steso sulla tela indirizzano il tracciato del pennello, le forme, la costruzione. All’inizio della Seconda guerra mondiale fugge a New York, dove esercita una decisiva influenza su altri artisti d’avanguardia come Jackson Pollock e Arshile Gorky. Trasferitosi a Roma nel 1949, diventa subito un importante punto di riferimento per il nascente astrattismo italiano; dagli anni Sessanta risiede a Tarquinia, stabilendosi in un ex convento dove è tuttora tumulato. Negli anni Settanta progetta e costruisce, assieme al pittore e scultore Bruno Elisei, l’”Autoapocalipse”, una casa edificata riciclando vecchie automobili, come provocazione contro il consumismo, che viene esposta in diverse città italiane. Nel 1985 il Pompidou di Parigi gli dedica una grande retrospettiva e le sue opere vengono esposte nei più importanti musei del mondo, da Washington a Tokyo, da Chicago a Londra.

 

Stima   € 40.000 / 60.000
Aggiudicazione  Registrazione
82

JEAN-MICHEL BASQUIAT

(New York, USA 1960 - New York, USA 1988)

Senza titolo

acrilico, olio e pigmenti organici su cartolina, cm 17,78x12,7

sul retro firmato e datato J.M.B 82

eseguito nel 1982

 

L'opera è accompagnata da autentica  rilasciata nel 2000, dal Authentication Committee

of the Estate of Jean-Michel Basquiat

L'opera è registrata presso l'Authentication Committee of the Estate of Jean-Michel

Basquiat, con il numero n. 10877

 

Provenienza

Collezione privata, Usa

Collezione private, Arezzo

 

Nel 1982, negli Stati Uniti, la sua prima mostra personale ha luogo negli spazi della

gallerista Annina Noesei a New York, nello stesso mese le opere di Basquiat sono incluse

nella collettiva Trasnavanguardia: Italia/America allestita da Achille Bonito Oliva nella

Galleria Civica di Modena. La mostra propone una nuova generazione di artisti nata da

culture differenti nella quale il nome di Basquiat compare accanto ai neoespressionisti

Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, David Deutsch, David Salle e Julian

Schnabel. In giugno è invitato a partecipare a Documenta 7, a Kassel, artista più giovane

tra i 176 presenti, i suoi lavori non solo compaiono nel novero delle nuove leve e quindi

con Francesco Clemente, Keith Haring, ma sono affiancati dalle opere di artisti ormai

affermati quali Joseph Beuys, Anselm Kiefer, Gerard Richter, Cy Twombly e Andy

Warhol.

I suoi primi lavori "ufficiali", sin da quelli realizzati dal 1979-1980, privilegiano o la

scrittura o un'immagine rapida, bruta, tracciata con l'urgenza dell'urlo, della

testimonianza, dell'ostentazione privata di ogni compiacimento estetico. Il concetto

funziona indifferentemente sulla carta e sulla tela: nel primo caso sembra acquisire talora

un impatto più immediato e forse logico, essendo questo il supporto più idoneo ad

accogliere un simile contributo gestuale. Emerge la traccia di un personaggio caricaturale

sulla cui testa, o sul retro delle sue opere, viene rappresentata una corona a tre punte.

Sulla corona si è espresso, l'amico Francesco Clemente: " la corona di Jean-Michel ha

trepunte, perchè triplice è il suo lignaggio reale: di poeta, di musicista e di grande

campione di boxe". (Luciano Caprile, Jean-Michel Basquiat La parola e l'immagine,

catalogo mostra Museo d'Arte Moderna Città di Lugano, Jean-Michel Basquiat).

 

Stima 
 € 20.000 / 40.000
Aggiudicazione  Registrazione
83

JEAN-MICHEL BASQUIAT

(New York, USA 1960 - New York, USA 1988)

Senza titolo (Everlast)

acrilico, olio e pigmenti organici su cartolina, cm 17,78x12,7

eseguito nel 1982

 

L'opera è accompagnata da autentica  rilasciata nel 2000, dal Authentication Committee

of the Estate of Jean-Michel Basquiat

L'opera è registrata presso l'Authentication Committee of the Estate of Jean-Michel

Basquiat, con il numero n. 10874

 

Provenienza

Collezione privata, Usa

Collezione privata, Arezzo

 

Prima ancora di iniziare a dipingere insieme alla metà degli anni ottanta, Andy Warhol e

Jean-Michel Basquiat condividevano un analogo interesse per determinati soggetti e temi.

Erano entrambi affascinati dalla combinazione di testi e scritti o stampati e immagini, ed

entrambi attinsero soggetti della cultura popolare. Nelle sue opere fondamentali dei primi

anni sessanta Warhol, aveva usato ripetutamente titoli di giornali, pubblicità, marchi di

fabbrica e prezzi di prodotti, personaggi dei fumetti e celebrità come soggetti dei suoi

dipinti e dei suoi disegni. L'opera di Basquiat, realizzata vent'anni dopo, s'imperniava su

elementi simili, ma accostati da una prospettiva diversa. Fu un evento fortuito e profetico

quando i due artisti vennero inviati a lavorare insieme. Nel 1984 Bruno Bischofberger

chiese a Warhol, a Basquait e a Francesco Clemente di creare dei dipinti in collaborazione.

Warhol apprezzava la compagnia e la creatività di Basquiat, e viceversa, e fra i due si

instaurò una forte amicizia, non solo su basi professonali ma anche personali. Da questo

momento continuarono a collaborare, per molti anni realizzando tele importanti, e come

testimonia questo lavoro di Basquiat, legato alla boxe e precursore della mostra che

realizzarono insieme presso la Galleria Tony Shafrazi, negli anni a seguire. Fu Basquait a

chiedere al fotografo Halsband se avesse fotografato un poster in stile boxing tradizionale

che lui e Warhol desideravano per un nuovo spettacolo. Il risultato, letteralmente, è la

storia.

Stima 
 € 20.000 / 40.000
Aggiudicazione  Registrazione
84

JEAN-MICHEL BASQUIAT

(New York, USA 1960 - New York, USA 1988)

Senza titolo

acrilico, olio e pigmenti organici su cartolina, cm 17,78x12,7

sul retro firmato e datato J.M.B 81

eseguito nel 1981

 

L'opera è accompagnata da autentica  rilasciata nel 2000, dal Authentication Committee

of the Estate of Jean-Michel Basquiat

L'opera è registrata presso l'Authentication Committee of the Estate of Jean-Michel

Basquiat, con il numero n. 10871

 

Provenienza

Collezione privata, Usa

Collezione privata, Arezzo

 

Nel febbraio del 1981, Jean-Michel Basquiat partecipa alla'esposizione New York /New

Wave progettata da Diego Cortez all'Institute for Art and Urban Resources di Long Island.

In mostra figurano più di venti artisti tra i quali Keith Haring, Robert Mapplethrope, Kenny

Scharf e Andy Warhol, a cui si aggiungono i graffisti Ali, Crash, Dondi, Fab 5 Freddy,

Haze, Lady Pink, Seen e Zephyr, Basquiat vi rappresentò una ventina di opere tra disegni

e dipinti che rivestono un'intera parete. Il suo lavoro attira in particolare l'attenzione dei

mercanti d'arte Emilio Mazzoli, Annina Nosi, e Bruno Bischofberger. In autunno Annina

Nosei lo invita a partecipare alla collettiva Public Address, allestita nella sua galleria di

New York, ne diventerà la gallerista di riferimento mettendolgi a disposizione il

seminterrato della galleria, che diventerà lo studio di Basquiat. Questa mostra e' il

trampolino di lancio che introduce ufficialmente Basquait nel mondo dell'arte, affermando

Basquiat come degno erede di CY Twombly e Jean Dubuffet, avendo assorbito e

accostato nelle proprie opere l'eleganza di Twombly ed il primitivismo di Dubuffet.

 

 

Stima 
 € 20.000 / 40.000
Aggiudicazione  Registrazione
32
PIERO DORAZIO
(Roma 1927 - Perugia 2005)
Tondo Doni II
olio su tela, diametro cm 110
sul retro: firmato, titolato e datato;
Timbro Studio Dorazio n. 2729
eseguito nel 1990

L'opera è registrata presso l'Archivio Piero Dorazio, Milano, come da certificato su fotografia in data 19.02.2018
Maestro dell’astrattismo e geniale colorista.Durante il suo percorso di artista incontra molti dei protagonisti del movimento dell’astrattismo, consolidandosi tra i protagonisti. Dopo aver aderito all’ attività del gruppo Arte sociale, frequenta lo studio di Guttuso, ma si allontana presto dalle tesi del realismo socialista. Risiede un anno a Parigi e nel 1950 apre una libreria-galleria a via del Babuino a Roma “l’age d’or”.  L'età dell'Oro, ovvero sei anni magici (1945-1951) in cui il dibattito artistico in Italia e nell'Europa del dopoguerra oltre che ai risultati tangibili in arte non fu mai più così intenso e produttivo.  E’ già famoso a livello internazionale quando nel 1953 si stabilisce a New York. Tornato in Italia continua l a sua intensa attività espositiva compiendo soggiorni artistici nelle città europee. Nel 1961 si avvicina all’attività del Gruppo Zero di Dusseldorf. Partecipa a tre edizioni della Biennale di Venezia, ad una mostra al MOMA di New York, espone alla Galerie Im Erker a San Gallo. La sua ricerca rimane incentrata sulle proprietà pittoriche della forma, del colore, degli spazi e materiali: macchie di colori primari disposte su direttrici curve, bande di colore incrociate, giochi di trasparenze e strutture cromatiche, che rivelano giochi di luci e di superfici.
Stima 
 € 13.000 / 20.000
Aggiudicazione  Registrazione
1 - 30  di 162