DIPINTI ANTICHI

15 MAGGIO 2018
Asta, 0250
27

Domenico di Bartolomeo degli Ubaldini, detto Domenico Puligo

Stima
€ 30.000 / 50.000

λ

Domenico di Bartolomeo degli Ubaldini, detto Domenico Puligo

(Firenze 1492-1527)

MADONNA CON BAMBINO E SAN GIOVANNI BATTISTA IN UN PAESAGGIO

olio su tavola, cm 76x60,6

 

Questo inedito dipinto destinato alla devozione privata rielabora un modello compositivo più volte sperimentato da Domenico Puligo negli anni della sua prima attività indipendente, intorno al 1515.

Il confronto immediato è infatti con la nota tavola della Galleria Borghese, la cui tradizionale attribuzione all’artista fiorentino è stata recentemente confermata da Elena Capretti: il gruppo principale della Vergine col Bambino, tratto dallo stesso modello, vi risalta su uno sfondo di paesaggio che, diversamente dal nostro, presenta tuttavia solo piccolissime figure.

Il dipinto della Borghese rielabora a sua volta una versione lievemente più antica venduta a Londra da Sotheby’s nel 1953 e forse proveniente dalle collezioni medicee (G.A. Gardner, The Paintings of Domenico Puligo. Ph. D. Diss. Ann Arbor (MI) 1987, n. 8, fig. 13). Una variante della stessa composizione, infine, è conservata a Montpellier, Musée Fabre (Gardner, 1987, n. 10, fig. 15): vi compare a destra nel paesaggio un’immagine del Battista virtualmente sovrapponibile a quella che nel nostro dipinto è raffigurata a sinistra.

L’opera qui presentata si distingue appunto per la raffigurazione, intorno al motivo centrale della Madonna dell’Umiltà, di una serie di episodi neo-testamentari sapientemente distribuiti nel paesaggio: procedendo in senso antiorario, riconosciamo infatti in lontananza, sulla cima del monte, l’annuncio ai pastori; su un piano intermedio, il giovane Battista indica Cristo; a destra, Cristo risorto appare alla Maddalena, concludendo il ciclo salvifico dell’Incarnazione. Un’eccezione a questa sequenza narrativa è la figura femminile nimbata, forse Sant’Apollonia, alle spalle della Maddalena: oggetto di specifica devozione, essa allude forse alla committenza della nostra tavola, mentre appaiono privi di un significato specifico i personaggi presso la città sullo sfondo.